ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017
Abbinamenti
Atto 5/12874 abbinato in data 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 20/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/11/2017
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/12/2017
Resoconto GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/11/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/12/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/12/2017

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

SVOLTO IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12858
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo presentato
Giovedì 30 novembre 2017
modificato
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   ALBANELLA, GIACOBBE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di aprile 2015 i lavoratori Qè, al fine di evitare licenziamenti collettivi, furono collocati in cassa integrazione e nel maggio del 2016, furono avviati i contratti di solidarietà per evitare il licenziamento di 90 esuberi e, nel giugno 2016, l'azienda approvò il bilancio consuntivo, con un passivo di circa 6,5 milioni di euro;

   Transcom World Wilde, la società che gestisce la commessa dell'Inps e che in questi anni ne ha dato in subappalto una parte a Qè, data la grave situazione, decise di sospendere il servizio. I lavoratori dichiararono sciopero a oltranza fino al fallimento dell'azienda;

   a seguito dell'incontro del 30 settembre 2017 con l'assessore alle attività produttive, Mariella Lo Bello, la regione si dichiarò disponibile a fare da garante. Intanto, il 3 ottobre i lavoratori recandosi sul posto di lavoro, trovarono chiusa la sede operativa del call center. Il 10 ottobre la direzione territoriale del lavoro convocò sia i sindacati che la proprietà, la quale non si presentò;

   il 23 novembre il vice ministro allo sviluppo economico, durante un incontro tenutosi a Roma sulla vertenza Qè con sindacati e proprietà, invitò l'azienda Qè a dichiarare fallimento. Il 28 novembre i lavoratori furono licenziati;

   all'incontro in regione del 14 dicembre 2016, la Di Bella Group presentò un progetto per la creazione di una nuova azienda multifunzionale, non riferita soltanto ad attività di Customer Care, con prospettive di reintegro per gli ex dipendenti Qè;

   a giugno 2017, l'ex amministratore di Qè Patrizio Argenterio viene indagato per non aver versato l'Iva per l'anno d'imposta 2014 e sottoposto a sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro. Alcuni, giorni dopo, Qè fallisce ufficialmente;

   il 6 luglio 2017, un nuovo confronto in prefettura tra i sindacati, l'imprenditore Franz Di Bella, i rappresentanti della regione Sicilia, il direttore ITL Catania Domenico Amich, il vicario Inps Catania Franco Caruso, i responsabili di Enel Energia. Davanti al prefetto l'imprenditore Franz Di Bella presenta ufficialmente il nome della nuova società, la Netith che avrebbe dovuto assorbire gli ex dipendenti Qè. Risposte positive arrivano anche da Enel che conferma la propria disponibilità nell'assegnazioni di volumi che permettano lo start up della commessa. La Transcom, non presente all'incontro, inviando una nota scritta, si dice disponibile ad un eventuale confronto con la nuova realtà imprenditoriale; vi è inoltre disponibilità anche da parte di Wind;

   tuttavia, soltanto da pochi giorni, la Netith ha cominciato a contattare ex dipendenti Qè, per selezionare un primo gruppo di lavoratori da coinvolgere nella fase di start up di nuove attività e che dispone al momento di più di 150 postazioni di lavoro. La Netith partirebbe con due commesse outbound: Vodafone e Fastweb. Resta comunque incertezza sulle prospettive occupazionali degli ex Qè, giunti ormai alla fine degli ammortizzatori sociali. Delle commesse dell'ormai fallito Qè, solo Enel avrebbe dichiarato la propria volontà di portare la commessa Enel-Energia presso la Netith, senza però alcun seguito concreto –:

   se i Ministri interrogati non ritengano necessario avviare un tavolo di concertazione, con tutti i soggetti interessati al fine di pervenire al più presto a soluzioni che possano garantire, da una parte, i volumi di lavoro, attraverso la riattribuzione della commessa Inps-Inail e, dall'altra, il riconoscimento di forme temporanee di sostegno al reddito al fine di garantire la necessaria continuità di reddito ai lavoratori in attesa di una loro ricollocazione.
(5-12858)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12858

  Le interrogazioni degli Onorevoli Albanella e Rizzetto vertono entrambe sul medesimo argomento: la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della società Qè di Paterno (CT) che ha espletato, in regime di subappalto, il servizio di contact center INPS-INAIL-EQUITALIA. Per esse, pertanto, fornirò una risposta congiunta.
  Al riguardo, faccio presente che – a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà in data 5 maggio 2016 – la società Qè ha fatto richiesta di accesso al trattamento straordinario di salariale (CIGS) in favore di un numero massimo di 257 lavoratori su un organico complessivo pari a 275 unità. A seguito di tale richiesta, il Ministero del lavoro - con decreto n. 96964 del 12 settembre 2016 - ha autorizzato la concessione della CIGS per il periodo dal 9 maggio 2016 al 8 maggio 2018 in favore di tali lavoratori.
  Tanto premesso, informo che l'Inps ha reso noto che – nell'ambito della procedura di gara pubblicata nel maggio 2017 e finalizzata a selezionare il nuovo fornitore del servizio di contact center multicanale Inps-Equitalia è stato fatto espresso riferimento alla clausola sociale prevista dall'articolo 1, comma 10, della legge n. 11 del 28 gennaio 2016. In forza di questa clausola, il nuovo appaltatore sarà tenuto a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva di settore o, in mancanza, secondo i criteri generali stabiliti da apposito decreto ministeriale.
  Al riguardo, l'INPS ha comunicato che la società Transcom – appaltatrice del predetto servizio di contact center – si è resa disponibile ad un confronto con la nuova società subappaltatrice NETIT al fine di consentire ai lavoratori licenziati da Qè una ricollocazione durante il – probabile – periodo di proroga del contratto di appalto che dovrebbe durare fino alla conclusione della nuova procedura di gara.
  In ogni caso, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella prospettiva di esaminarle eventuali criticità, tenuto anche conto degli istituti di tutela finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

licenziamento collettivo

accesso all'occupazione