ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12823

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: FUCCI BENEDETTO FRANCESCO
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/11/2017
Resoconto FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-DIREZIONE ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-DIREZIONE ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12823
presentato da
FUCCI Benedetto Francesco
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   FUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   negli anni scorsi è sorto a Napoli l'Ospedale del Mare, un grande centro ospedaliero di eccellenza, altamente tecnologico e votato a servire l'area della città metropolitana partenopea;

   tra i «fiori all'occhiello» dell'ospedale figurava la previsione di un grande reparto materno-infantile che avrebbe dovuto essere di assoluta eccellenza sia sul piano delle dotazioni strumentali e tecnologiche, che su quello della capacità di assistenza;

   con successive delibere dei commissari ad acta deputati a gestire la sanità campana, prima ancora della sua definitiva entrata in il reparto materno-infantile dell'Ospedale del Mare è stato progressivamente indebolito e infine abolito, per far spazio a un reparto di cardio-chirurgia;

   in modo trasversale e al di là delle appartenenze politiche, sulla vicenda sono state numerose le prese di posizione da parte delle forze politiche e delle stesse istituzioni locali, compresa l'amministrazione comunale di Napoli, con documenti scritti che hanno sottolineato la preoccupazione per una scelta che pare incomprensibile;

   il reparto in questione era stato dotato di tutte le attrezzature e le tecnologie necessarie, perfettamente installate e immediatamente fruibili: terapia intensiva neonatale, sale parto della massima modernità, sale chirurgiche attrezzate e isole neonatali;

   si fa presente che la città di Napoli, nell'ambito dei piani di riorganizzazione sanitaria degli ultimi anni, ha già conosciuto un depauperamento di «punti nascita». Proprio in vista della messa in funzione dell'area materno-infantile dell'Ospedale del Mare, sono stati chiusi sei «punti nascita» nelle Asl Napoli 1 e 3;

   in generale, la regione Campania presenta gravi inefficienze nella gestione delle nascite: su 50 casi di donne che muoiono per parto ogni anno, 13 sono quelli che si verificano in Campania, la percentuale di tagli cesarei risulta essere circa il doppio rispetto alla media nazionale;

   come esposto anche dai vertici della Aogoi, la decisione delle autorità di «spostare» l'attività materno-infantile, inizialmente prevista all'interno dell'Ospedale del Mare, che è un dipartimento di emergenza e accettazione di II livello e quindi attrezzato al massimo, verso altre strutture già funzionanti, (Villa Betania, struttura privata in convenzione dotata di un semplice «pronto soccorso») o verso altre strutture da attrezzare appositamente (Loreto Mare), non è spiegabile –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere il Governo anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari, rispetto a quanto esposto, al fine di garantire, nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza, forme adeguate di tutela della salute nell'area materno-infantile nel territorio di Napoli e della regione Campania.
(5-12823)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-12823

  Preliminarmente devo ricordare, anche in questa occasione, che la questione segnalata nell'interrogazione parlamentare in esame rientra negli ambiti delle esclusive competenze e delle scelte programmazione, organizzative e gestionali proprie delle Regioni.
  Rispondo, pertanto, con gli elementi informativi resi, per l'occasione, dalla Regione Campania.
  Nell'ambito del Piano Regionale di Programmazione per gli anni 2016-2018 della Rete Ospedaliera, elaborata ai sensi del decreto ministeriale n. 70/2015, è stato previsto che nella Città di Napoli vengano ricostituite le funzioni di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria presso il Presidio Ospedaliero Loreto Mare, che assorbe quelle previste presso l'Ospedale del Mare assieme a quelle già presenti della Casa di Cura «Villa Betania».
  In particolare, la Regione Campania ha ricordato che il citato Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera, approvato con Delibera del Commissario ad Acta del 30 maggio 2016, è stato definito nel rispetto degli indirizzi delineati nel decreto ministeriale n. 70/2015; al riguardo, ricordo che il citato decreto ministeriale, attesa la propria portata regolatoria generale, si limita ad individuare le diverse tipologie di discipline previste per i tre livelli di Presidi Ospedalieri (ospedali di base, presidi ospedalieri di I livello e di II livello), ed a fissare gli standard che – riferendosi in particolare al bacino di utenza – definiscono le Unità operative attivabili per ogni singola disciplina.
  La configurazione dell'Ospedale del Mare quale Dipartimento dell'Emergenza e Urgenza, che come ogni DEA di II livello, è programmato per servire un bacino di utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 abitanti, ha dunque tenuto conto sia degli standard sia dell'offerta di prestazioni ospedaliere già presenti in un ambito geografico che, per la collocazione della stessa struttura, si trova a cavallo tra il territorio della ASL Napoli 1 Centro, della ASL Napoli 3 Sud e della ASL Napoli 2 Nord.
  Si è inoltre tenuto conto della capienza della struttura, non compatibile con un numero di posti letto superiore a 448.
  In esito alla scelta programmatoria, in luogo della disciplina di Ostetricia e Ginecologia, già presente e programmata in numerosi presidi delle ASL del territorio di pertinenza dell'Ospedale del Mare, è stata prevista una Unità Operativa di Cardiochirurgia, che corrisponde ad un bisogno assistenziale non soddisfatto nel territorio, in quanto non risulta presente in nessun altro presidio delle tre citate ASL.
  Tale scelta programmatoria – accompagnata dalla ricostituzione delle funzioni di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria presso l'Ospedale Loreto Mare, nonché dalla previsione della presenza di una Terapia Intensiva Neonatale presso lo stesso Ospedale – è in linea con la complessità delle strutture DEA di II livello dotate di discipline a bassa diffusione e ad elevata specializzazione, e consente di inserire l'Ospedale del Mare a pieno titolo nella rete dell'infarto miocardico acuto, quale «hub» di secondo livello.
  La Regione Campania ha, peraltro, già anticipato che il citato assetto sarà riconfermato nella revisione della rete ospedaliera regionale in atto.
  Ciò posto in merito alle specifiche scelte gestionali della Regione Campania, oggetto del presente atto di sindacato ispettivo, intendo comunque assicurare l'onorevole interrogante che il Ministero della salute, avvalendosi delle attività del Comitato Percorso Nascita Nazionale, continuerà la sua azione di supporto ed affiancamento alla Regione Campania, ai fini dell'attuazione delle migliori soluzioni per la qualità e la sicurezza del percorso nascita.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

spese sanitarie

prima infanzia