ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12718

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 886 del 15/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: BIANCONI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 15/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NUTI RICCARDO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
16/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/11/2017
Resoconto NUTI RICCARDO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 16/11/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 16/11/2017
Resoconto NUTI RICCARDO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/11/2017

SVOLTO IL 16/11/2017

CONCLUSO IL 16/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12718
presentato da
BIANCONI Maurizio
testo di
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   BIANCONI e NUTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto emerge da Report del 27 marzo 2017, il Cnr avrebbe concesso fondi pubblici per milioni di euro senza controlli e nella pratica dirottati in favore di privati;

   tra i destinatari vi sarebbe l'Istituto per l'ambiente marino costiero (Iamc): l'ex segretario dell'istituto, Vittorio Gargiulo fermato il 27 marzo 2017 per peculato, trama e concussione, si sarebbe impossessato di circa un milione di euro, speso per ristrutturazione di casa, mobilio vario personale, prodotti informatici rivenduti su internet, giostre gonfiabili, e altro;

   emergono anche finanziamenti anticipati dal Cnr, su base di contratti mai esistiti, doppie fatturazioni, firme false su contratti ad aziende private, il progetto inesistente del 2014 «Report»;

   documentazione amministrativo contabile è sparita quando Laura Giuliano, già presidente dello Iamc, ha iniziato un audit per controllare l'utilizzo dei fondi;

   dai verbali dell'interrogatorio di Gargiulo emergerebbe un sistema di false consulenze in favore del direttore generale del Cnr, Massimiliano Di Bitetto, già condannato dalla Corte dei conti e del dirigente dell'Iamc, Ennio Marsella. Emergerebbero inoltre intimidazioni da parte di Di Bitetto a Gargiulo quando la nuova direttrice Giuliano si oppose ad avallare queste truffe: «tu e la tua direttrice la dovete finire di rompere. Io devo avere ancora due babà», presumibilmente riferendosi «ad altre consulenze per due milioni di euro»;

   emerge un legame tra Cnr e Messina Denaro: la sede di Capo Granitola dello Iamc ha ricevuto trasferimenti grazie all'ex dirigente del Cnr, Salvatore Mazzola per potenziare la rete oceanografica ma poi giustificate come spese per un convegno avvenuto 3 anni prima a Napoli;

   Salvatore Mazzola nel 2010 avrebbe affittato per 4 anni una foresteria senza contratto a Capo Granitola a Riccardo Germilli, il cui fratello Claudio è legato al mafioso Giovanni Risalvato, persona fidata di Messina Denaro e condannato a 14 anni di reclusione nel processo di mafia Golem II;

   un dipendente della sede di Capo Granitola ha dichiarato di aver recentemente avvistato Messina Denaro presso quegli uffici, mentre l'attuale capo della sede, Ario Sprovieri, dichiarava nel 2014 che «Capo Granitola è la casa di Matteo Messina Denaro»;

   l'Olaf ha già chiesto al CNR la restituzione di 15 milioni di euro di fondi dell'Unione europea –:

   quali risultati abbia prodotto la commissione di studio istituita sul caso e quali iniziative intenda assumere incluso l'eventuale invio di ispettori ministeriali, al fine di valutare, per quanto di competenza, le responsabilità in capo all'attuale presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, alle precedenti gestioni e ai responsabili dell'Istituto per l'ambiente marino costiero.
(5-12718)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12718

  On.le Bianconi,
  innanzitutto reputo importante sottolineare come il Ministero, non appena venuto a conoscenza, nel marzo scorso, delle vicende a cui Lei si riferisce, esercitando i propri poteri di vigilanza ha chiesto al vertice del CNR di attivarsi subito per fare piena chiarezza su quanto realmente accaduto.
  Come già affermato dalla Ministra Fedeli, di fronte ad accuse come quelle in argomento bisogna infatti essere tempestivi e dare risposte esaustive. Il MIUR è convinto che la massima trasparenza è d'obbligo, e ciò anche a tutela dell'immagine del CNR.
  Si ribadisce altresì la totale fiducia nel ruolo della magistratura ai fini dell'accertamento dei fatti.
  Dagli elementi forniti da parte del CNR in ordine a quanto accaduto presso l'Istituto per l'ambiente marino costiero (IAMC), emerge che sia stato lo stesso ente ad avviare l'attività di audit interna e ad attivare l'Autorità giudiziaria.
  In particolare, a seguito delle criticità riscontrate nell'ambito delle normali attività di chiusura dell'esercizio finanziario del 2014 dell'IAMC, il CNR ha presentato denuncia penale a carico dell'ex direttore del medesimo Istituto e ha altresì attivato la procedura disciplinare, che si è conclusa con il provvedimento sanzionatorio del licenziamento senza preavviso, poi confermato dalla competente Autorità giudiziaria.
  Inoltre, ritenendo di dover procedere ad un approfondimento interno, il CNR ha altresì disposto la nomina di una Commissione di indagine amministrativa per l'IAMC, con il compito, tra gli altri, di effettuare i necessari accertamenti per valutare l'attività amministrativa dell'Istituto e per accertare e verificare la sussistenza di eventuali elementi di responsabilità di rilevanza amministrativa, civile, penale ed erariale.
  In esito agli accertamenti emersi nel corso dell'attività della Commissione, il CNR ha integrato le originarie denunce, sia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli sia alla competente Procura della Corte dei conti.
  Circa la posizione degli altri dipendenti da Lei citati, il CNR ha comunicato di essere in attesa di conoscere le determinazioni che la Procura della Repubblica adotterà alla conclusione delle indagini preliminari, ancora in corso, al fine di poter attivare tempestivamente i provvedimenti che si renderanno necessari.
  Per quanto concerne la richiesta di restituzione di 15 milioni di euro di fondi europei, è stato rappresentato che OLAF, al termine di un procedimento di accertamento, ha inoltrato la richiesta alla Commissione Europea di procedere al recupero di circa 13,5 milioni di euro, con l'indicazione che le raccomandazioni finali verranno veicolate al MIUR attraverso la Commissione europea.
  Infine, si rappresenta che, oltre alla citata Commissione di indagine, il CNR ha comunicato di aver istituito una «Commissione di studio per l'efficienza e la trasparenza delle procedure amministrative del Consiglio Nazionale delle Ricerche», della quale fanno parte eminenti giuristi.
  A seguito di ciò, il CNR riferisce di aver già attivato le procedure di adeguamento del proprio statuto e dei propri regolamenti alle prescrizioni del decreto legislativo n. 218 del 2016. Le proposte di adeguamento sono al vaglio della stessa Commissione, la quale valuterà le nuove disposizioni con l'obiettivo di intensificare e potenziare le attività di controllo dell'Ente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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