Legislatura: 17Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 08/11/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 09/11/2017 Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 09/11/2017 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 09/11/2017 Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 09/11/2017
SVOLTO IL 09/11/2017
CONCLUSO IL 09/11/2017
BUSTO, DE ROSA, DAGA, MICILLO, TERZONI, ZOLEZZI, VIGNAROLI, DELL'ORCO, CRIPPA, CARINELLI, SPESSOTTO, PAOLO NICOLÒ ROMANO e DE LORENZIS. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la qualità dell'aria del nostro Paese costituisce un urgente problema sanitario, ma anche un grave problema sociale ed economico; secondo Oms e Osce gli oltre 90 mila decessi prematuri annui causati della pessima qualità dell'aria costano 88,5 miliardi di euro ogni anno, quasi il 5 per cento del prodotto interno lordo;
l'Italia, in generale, e le regioni della pianura padana, in particolare, presentano livelli di inquinamento superiori alle soglie fissate;
tre procedure d'infrazione sono in corso, rispettivamente, una per mancato recepimento della direttiva 2015/1480/UE, recante disposizioni relative ai metodi di riferimento, alla convalida dei dati e all'ubicazione dei punti di campionamento per la valutazione della qualità dell'aria ambiente, e due per la cattiva applicazione della direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria ambiente, (biossido di azoto e PM10);
la strategia sulle opere infrastrutturali dei Governi degli ultimi anni è rimasta ancorata all'impostazione della «legge obiettivo», con progetti basati sull'utilizzo dei combustibili fossili e le leggi di bilancio hanno continuato ad allocare risorse in questa direzione;
sarebbe necessario sviluppare tecnologie pulite e diffusione di veicoli ibridi ed elettrici, abbandonando i progetti e gli investimenti sulle grandi infrastrutture che devastano il territorio senza rispondere ai veri bisogni dei cittadini;
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, negli ultimi anni, ha emanato numerosi decreti di compatibilità ambientale favorevoli per opere nelle regioni padane potenzialmente impattanti sotto l'aspetto della qualità dell'aria: autostrade, sfruttamento degli idrocarburi, centrali termoelettriche, raffinerie;
il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione per impegnare, tra l'altro, il Governo a valutare l'ipotesi di dichiarare lo stato di emergenza per l'intera area della Pianura Padana –:
se il Governo abbia intenzione di assumere iniziative normative per prevedere le risorse necessarie ad affrontare l'emergenza «smog» in Pianura Padana, dando seguito agli impegni di cui al protocollo di giugno 2017, che prevede un'azione ad ampio raggio di riduzione delle emissioni inquinanti, e avviando una strategia per la qualità dell'aria che punti in particolare a integrare gli obiettivi sul clima e sull'inquinamento nelle politiche energetiche nazionali, sviluppare il verde urbano, potenziare i controlli, il monitoraggio e la ricerca ambientale, rivedere le procedure di valutazione di impatto ambientale, investire sulla mobilità sostenibile e potenziare la flotta di veicoli elettrici per il trasporto pubblico locale, avviare la riqualificazione energetica degli edifici, regolare l'utilizzo delle biomasse per il riscaldamento domestico, ridurre drasticamente le emissioni di ammoniaca in atmosfera nel settore agricolo e zootecnico, stabilire standard avanzati per la produzione industriale.
(5-12644)
Si fa presente, in via preliminare, che per fronteggiare il problema dell'inquinamento atmosferico il Ministero dell'ambiente ha da anni avviato una strategia condivisa con le regioni e gli altri Ministeri. Al riguardo, con particolare riferimento al Bacino padano, si evidenzia che lo scorso 9 giugno è stato sottoscritto un nuovo Accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente e le Regioni del Bacino padano maggiormente interessate dalle problematiche di qualità dell'aria, in cui sono state inserite una serie di ulteriori misure di mitigazione dell'inquinamento atmosferico da adottare, in modo congiunto e coordinato, nei settori dei trasporti, del riscaldamento civile a biomassa e dell'agricoltura.
Inoltre, in via di ordine generale, tra le iniziative assunte dal Governo va sicuramente ricordata la Strategia Energetica Nazionale, che prevede il rafforzamento di misure che impattano sulla qualità dell'aria, seguendo in particolare due traiettorie: l'efficientamento energetico nel settore dell'edilizia e la mobilità sostenibile. Nel settore dell'edilizia si prevede, in particolare, di ottimizzare il meccanismo delle detrazioni fiscali, l'ampliamento del campo degli interventi del costituendo fondo di garanzia, normative più stringenti relative agli impianti di riscaldamento e raffrescamento, il rafforzamento degli standard minimi per l'edilizia, nonché la riqualificazione energetica del parco immobiliare pubblico.
Vanno altresì, annoverati la Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, il Piano di Adattamento ai Cambiamenti climatici, il Piano Clima ed Energia nonché il recepimento della Direttiva 2016/2284 sui tetti nazionali alle emissioni (cosiddetta direttiva NEC), che dovrà avvenire entro la metà dell'anno 2018 ed un primo programma dovrà essere adottato entro la metà del 2019.
Pertanto, anche nel disegno di legge di bilancio sono allo studio specifiche proposte volte a finanziare, a partire dal 2019, interventi ad ampio raggio su tutti i settori responsabili delle emissioni in atmosfera. Si fa presente inoltre che dal prossimo anno, sempre per effetto della manovra, sarà possibile detrarre il 36 per cento delle spese per gli interventi di sistemazione a verde nel privato.
Si ricorda, infine, che è in vigore il nuovo Conto Termico da 900 milioni di euro, come anche i vari bandi attivi quale quello sulla mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.
Ad ogni modo, il Ministero continuerà a mantenere alta l'attenzione sulle problematiche evidenziate.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica energetica
violazione del diritto comunitario
lotta contro l'inquinamento