ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 08/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/11/2017
Stato iter:
09/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/11/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2017
Resoconto CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 09/11/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/11/2017

SVOLTO IL 09/11/2017

CONCLUSO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12641
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Carige ha dovuto attraversare negli ultimi anni momenti di grande difficoltà, che l'hanno determinata, nelle scorse settimane, a lanciare un nuovo aumento di capitale da 560 milioni di euro, dopo quelli da 800 del 2014 e 850 del 2015, rivelatisi insufficienti;

   in particolare, quest'ultima operazione segue un'offerta di conversione di obbligazioni subordinate in obbligazioni senior per il valore di 510 milioni di euro, ed è stati preceduta da una comunicazione dell'azionista di riferimento Malacalza Investimenti srl al consiglio di amministrazione, contenente la richiesta di limitare l'aumento alla sola ipotesi scindibile con opzione, contro l'iniziale previsione degli amministratori;

   in data 20 settembre 2017 Consob ha richiesto all'istituto integrazioni alla relazione illustrativa che accompagnava la richiesta di procedere ad aumento di capitale secondo le modalità suddette;

   in particolare si chiedeva: quali sarebbero state le conseguenze del mancato raggiungimento di uno o più obiettivi del piano industriale, dato che la stessa banca li indicava come contestualmente necessari; quali fossero i dettagli dell'accordo di pre-garanzia con Credit Suisse e Deutsche Bank; come avrebbe impattato l'eventuale adozione delle richieste del principale azionista relative all'emissione di nuove azioni; specifiche relative al piano industriale, con particolare riferimento alla gestione finanziaria degli esuberi di personale e all'impatto delle nuove regole contabili ifrs 9; aggiornamenti sull'operazione di cessione e cartolarizzazione di 940 milioni di crediti a sofferenza lanciata nel giugno 2017: tutte questioni non marginali, a cui Carige ha risposto sottolineando come il mancato rispetto delle condizioni previste dal piano industriale potrebbero portare i requisiti patrimoniali a non rispettare le soglie richieste dalla Bce, senza poter escludere impatti sulla continuità aziendale;

   lo stesso contratto di pre-garanzia non sembra offrire certezze in merito alla cogenza, prevedendo la propria inefficacia in caso di mancato perfezionamento entro il 31 dicembre 2017;

   appare all'interrogante chiara la ragione che abbia portato l'azionista di riferimento a richiedere al consiglio di amministrazione di limitare le modalità di offerta dell'aumento di capitale;

   questo livello di incertezza, che desta grande preoccupazione fra lavoratori, risparmiatori e tessuto economico ligure, dovrebbe essere oggetto di particolare interesse anche per la politica nazionale, che non dovrebbe in alcun modo permettere il permanere di elementi di incertezza sulla solidità degli istituti nazionali –:

   se stia monitorando con attenzione gli sviluppi del piano industriale e di rafforzamento patrimoniale di Carige e quali strumenti intenda eventualmente mettere in campo, per quanto di competenza, per garantire la stabilità dell'istituto e la salvaguardia dei lavoratori.
(5-12641)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-12641

  L'interrogazione in esame concerne l'intermediario banca Carige Spa ed, in particolare, si chiede al Ministro dell'economia e delle finanze se «stia monitorando con attenzione gli sviluppi del piano industriale e di rafforzamento patrimoniale di Carige e quali strumenti intenda eventualmente mettere in campo per garantire la stabilità dell'istituto e la salvaguardia dei lavoratori».
  Al riguardo, la Banca d'Italia, sentita in proposito, ha fatto presente che l'Istituto segue l'evolversi della situazione relativa a banca Carige, anche nell'ambito della partecipazione al Gruppo di Vigilanza Congiunto (Joint Supervisory Team) coordinato dalla Banca Centrale Europea (BCE), in collaborazione con la quale viene monitorata l'implementazione delle misure contenute nel piano industriale della banca.
  Su quest'ultimo e sugli specifici aspetti richiamati nell'interrogazione, la Consob ha fornito i pertinenti elementi, come di seguito riportati.
  In data 13 settembre 2017, il Consiglio di amministrazione dell'Emittente ha approvato il Piano Industriale 2017/2020, che sostituisce quello approvato il 28 febbraio 2017 e conferma le azioni di miglioramento della qualità dell'attivo e di rafforzamento patrimoniale annunciate il 3 luglio 2017.
  In particolare, il Piano Industriale 2017/2020, comunicato al mercato il 14 settembre 2017, prevede ulteriori cessioni di sofferenze per 1,4 miliardi di euro entro il 2017 e di inadempienze probabili («Unlikely To Pay – UTP») per 500 milioni di euro entro il 2018.
  Il piano si fonda, inoltre, su una complessiva manovra di rafforzamento patrimoniale che si articola in:
   1) un'operazione di ottimizzazione del passivo (cosiddetto « Liability Management Exercise – LME»);
   2) un aumento di capitale sociale per un importo massimo complessivo di euro 560 milioni, di cui una tranche, fino ad un massimo di euro 60 milioni, riservata ad una o più categorie di portatori di titoli subordinati oggetto di LME;
   3) alcune cessioni di asset, tra cui taluni immobili, la società di credito al consumo Creditis Servizi Finanziari S.p.A. («Creditis»), il ramo d'azienda relativo al recupero dei crediti in sofferenza, nonché il business dei servizi di incasso relativi ai contratti POS.

  La realizzazione della manovra di rafforzamento patrimoniale del Gruppo Carige è stata autorizzata dalla BCE in data 27 settembre 2017.
  In particolare, la BCE ha autorizzato:
   (i) le modifiche statutarie proposte confermando che le stesse non contrastano con la sana e prudente gestione dell'Emittente;
   (ii) l'aumento di capitale per un importo massimo fino a euro 560 milioni richiedendo che entro il 31 dicembre 2017 venga deliberato, sottoscritto e regolato almeno un importo pari ad euro 500 milioni;
   (iii) la riduzione dei fondi propri con la sostituzione di strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1) e di strumenti di capitale di classe 2 (Tier 2) con un valore aggregato di euro 510 milioni (oggetto dell'LME), con azioni ordinarie di nuova emissione classificabili come strumenti di CET 1, a condizione che tale emissione non fosse inferiore a circa 306 milioni di euro (ammontare da ricomprendere nei 560 milioni di euro dell'aumento di capitale).

  La BCE aveva inoltre richiesto, nell'ambito dell'autorizzazione alla manovra di rafforzamento patrimoniale, che qualora l'impatto positivo dell'operazione di LME non fosse risultato in linea con quanto rappresentato all'Autorità di vigilanza, la Banca avrebbe dovuto presentare, entro il 31 marzo 2018, un piano di rafforzamento con misure patrimoniali supplementari per coprire la differenza che si fosse venuta a determinare, pur prevedendo la possibilità di compensare tale differenza anche con eventuali utili superiori a quanto atteso dalle cessioni di asset in corso.
  Nel mese di ottobre la Banca ha quindi condotto l'esercizio di liability management conclusosi con successo, in considerazione dell'esito favorevole delle assemblee degli obbligazionisti alla consent solicitation, vincolante nei confronti di tutti i portatori delle obbligazioni subordinate interessate dall'operazione. Pertanto, l'operazione di LME può considerarsi effettuata sul valore nominale complessivo di euro 510 milioni.
  Ciò fermo restando che il regolamento dell'LME rimane subordinato al buon fine dell'aumento di capitale che sarà avviato a seguito dell'approvazione del Prospetto da parte della Consob.
  Quanto alle cessioni di asset, con comunicato stampa del 31 ottobre 2017, la Banca ha reso noto di aver firmato il preliminare di vendita del principale immobile in dismissione per un prezzo pari a 107,5 milioni di euro.
  Inoltre, nel comunicato stampa diffuso in pari data in merito all'approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2017, l'Emittente ha dichiarato che «sono in corso di definizione le shortlist delle controparti che hanno presentato offerte non vincolanti per le cessioni degli altri asset previsti nel Piano Industriale, il cui closing è atteso tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018».
  In particolare, dalla presentazione dei risultati dei primi 9 mesi dell'esercizio, emerge che, entro la fine di novembre, la Banca prevede di ricevere le offerte vincolanti relative alla cessione del portafoglio di sofferenze per 1,4 miliardi di euro e alla relativa piattaforma di recupero nonché alla società di credito al consumo Creditis.
  Con riferimento all'aumento di capitale, con comunicato stampa del 19 ottobre 2017, la Banca ha reso noto che Barclays è entrata a far parte del consorzio di garanzia, già composto da Credit Suisse e Deutsche Bank.
  A tal fine «è stato stipulato con le banche del consorzio un nuovo accordo, sostanzialmente in linea con quanto concordato nel precedente pre-underwriting agreement».
  Quanto alla tempistica di realizzazione dell'aumento di capitale, dalla sopra citata presentazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2017, emerge che la Banca prevede di dare avvio all'operazione nella seconda metà del corrente mese di novembre, per poterla concludere entro la prima metà del prossimo mese di dicembre.
  Consob segue i profili informativi dell'operazione, compresa l'istruttoria per l'approvazione del prospetto informativo relativo al suddetto aumento di capitale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

azione

garanzia di credito