Legislatura: 17Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Primo firmatario: ROCCHI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017 SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017 MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/09/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2017
ROCCHI, CAROCCI, SGAMBATO e MALISANI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il 25 settembre 2017 sette professori di diritto tributario sono stati messi agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione in procedimenti concorsuali per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento;
altri 22 docenti sono stati sospesi dall'insegnamento per dodici mesi, mentre il numero totale degli indagati dalla procura di Firenze in quella stessa inchiesta è di 59 persone: le accuse vanno dalla corruzione, all'induzione indebita e alla turbativa del procedimento amministrativo;
molti degli indagati, in quanto membri delle commissioni nazionali nominate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per rilasciare le abilitazioni all'insegnamento, sono pubblici ufficiali;
le indagini della procura di Firenze sono cominciate nel 2013 a partire dalla denuncia di un ricercatore dell'università di Firenze, candidato dal novembre del 2012 all'abilitazione all'insegnamento. Il ricercatore asseriva di aver ricevuto pressioni per ritirarsi da un concorso per il quale già erano individuati i vincitori;
la procura della Repubblica, a conclusione dell'indagine condotta dalla guardia di finanza, sostiene che la commissione concorsuale non utilizzava criteri di merito e di trasparenza, bensì risultava agire sulla base di un sistema di influenze, di logiche di spartizione territoriale e di scambi di favori;
dopo l'approvazione della legge n. 240 del 2010, la cosiddetta «riforma Gelmini», le abilitazioni sono il prerequisito necessario per accedere ai concorsi per docente universitario ordinario o associato;
la norma prevede che l'abilitazione si ottiene concorrendo ad una selezione ed il giudizio è affidato ad un'apposita commissione nazionale composta da 5 docenti che vengono sorteggiati tra gli ordinari di un determinato settore e che hanno inviato la loro candidatura. Dal 2016 è possibile presentare la propria richiesta nel corso di tutto l'anno. Le richieste (i cui requisiti sono fissati da un bando nazionale e poi precisati da ciascuna singola commissione) vengono successivamente raggruppate e valutate ogni 4 mesi. Per ottenere l'abilitazione è necessario il voto favorevole di 3 commissari su 5. L'abilitazione è valida per sei anni e dà la possibilità di partecipare ai concorsi delle varie università per avere un posto;
la magistratura accerterà le eventuali responsabilità, valutando la sussistenza dei capi accusatori, ma l'università italiana, per il prestigio che ha, per l'elevata funzione che svolge sia nell'insegnamento che nella ricerca, merita ampia considerazione e fiducia. In questo senso, ogni misura che garantisca la regolarità delle procedure che mette in atto, sarà estremamente utile e fondata –:
quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro interrogato, per quanto di competenza, per far sì che i metodi di selezione dei docenti universitari siano improntati a criteri di trasparenza e merito.
(5-12277)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):insegnante
inchiesta giudiziaria
accusa