ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 842 del 26/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: MURGIA BRUNO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 26/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 26/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11972
presentato da
MURGIA Bruno
testo di
Mercoledì 26 luglio 2017, seduta n. 842

   MURGIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il presunto assenteismo di alcuni dipendenti dell'Istituto centrale per la demoetnoantropologia di Roma Eur, già Museo delle arti e tradizioni popolari, è stato oggetto di attività di indagine;
   l'indagine verteva su false attestazioni di presenza in servizio di alcuni dipendenti (nove), e su una supposta negligenza – eventualmente dolosa – della direttrice dell'Istituto centrale, Maura Picciau;
   il quotidiano « Il Messaggero» di Roma, del 12 gennaio 2016, riportava la notizia di un doppio incarico della dottoressa Maura Picciau, la quale «risulta anche nell'organigramma del Segretariato regionale sardo, servizio di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico con la responsabilità dei beni storico-artistici, in qualità di funzionario esterno. Ovvero fuori sede. Lei che è di Cagliari, dunque, lavora a Roma però ha anche incarichi in Sardegna»;
   sempre Il Messaggero riporta che «a febbraio 2015, i carabinieri del reparto operativo annotano le sue uniche presenze in museo: 10, 11, 12, 18, 19 e 20 febbraio. Non si sarebbe accorta delle assenze ingiustificate dei suoi dipendenti, dunque, perché era la prima a non essere sempre in ufficio»;
   la pubblicazione degli articoli giornalistici ha avuto luogo in un tempo in cui i giudici non si erano ancora espressi in merito al caso;
   contemporaneamente all’iter giudiziario, e in seguito all'avvio del procedimento disciplinare per la dottoressa Picciau e per i nove dipendenti indagati, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha effettuato un'ispezione presso gli uffici dell'istituto centrale per la demoetnoantropologia e museo delle arti e tradizioni popolari;
   le risultanze dell'ispezione, depositate il 15 gennaio 2016, indicano che, nei numerosi giorni di assenza contestati dal pubblico ministero in riferimento al periodo in esame, la Picciau era per una parte in ferie regolari e per altra parte in missione per servizio esterno in funzione di altro incarico presso il segretariato regionale per i beni culturali della Sardegna del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, incarico privo di emolumenti integrativi, senza rimborsi spese né di missione;
   per quanto attiene al procedimento disciplinare avviato nei confronti della dottoressa Picciau, a seguito del colloquio dibattimentale, il 21 marzo 2016 il direttore generale del personale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dichiarava con apposito decreto la stessa «prosciolta da ogni addebito contestato per l'accertata insussistenza della responsabilità disciplinare in relazione ai fatti contestati»;
   in seguito alla sentenza della Corte di cassazione, totalmente riabilitativa della dottoressa Picciau, è stata disposta l'archiviazione di tutti i procedimenti a suo carico –:
   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per ristabilire l'immagine e l'onore di un dirigente dello Stato, competente e onesto, ingiustamente sottoposto a una violenta campagna mediatica, che ne ha minato la figura di dirigente e professionista. (5-11972)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

politica culturale

turismo