ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11797

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
06/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 06/09/2017
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2017

DISCUSSIONE IL 06/09/2017

SVOLTO IL 06/09/2017

CONCLUSO IL 06/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11797
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   BURTONE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   a seguito del sequestro disposto dalla magistratura, di due sale operatorie, del blocco parto, dei locali dell'unità di terapia intensiva e coronaria e della rianimazione del nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, alla vigilia della inaugurazione, sono da affrontare, con la massima tempestività, le ripercussioni su tutto il sistema sanitario territoriale;
   in particolare, come riportato anche dagli organi di stampa nazionali vi sono circa 60 pazienti con patologie oncologiche che non sanno dove e quando dovranno essere operati;
   l'asp di Ragusa ha comunicato che «la Direzione Strategica ha avocato a sé l'organizzazione dei servizi, garantendo già dalla prossima settimana il potenziamento delle attività operatorie nei diversi presidi aziendali, allo scopo di dare pronta e adeguata risposta ai pazienti con esigenze non procrastinabili soprattutto in ambito oncologico»;
   tuttavia, è evidente che tale situazione non sarà facile da gestire neppure per le altre strutture sanitarie;
   vi è forte preoccupazione tra i malati e i loro familiari per tutto ciò che consegue da questa situazione e per le ripercussioni sulla propria condizione –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intenda assumere, con la massima urgenza, per monitorare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza e assicurare risposte tempestive da parte delle strutture sanitarie ai citati pazienti oncologici.
(5-11797)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-11797

  L'interrogazione in esame riguarda un argomento specifico, peraltro di stretta attualità, sul quale, già nell'immediatezza degli eventi segnalati, il Ministero della salute ha avuto modo di riferire in occasione di altro atto ispettivo, con carattere d'urgenza, presentato alcuni giorni prima di quello che si discute oggi.
  L'occasione odierna risulta, allora, propizia per fornire ulteriori chiarimenti ed aggiornamenti sulla vicenda dell'ospedale di Ragusa, sulla quale – posso anticipare fin da ora – è stata riposta grande attenzione da parte del Ministero della salute.
  L'onorevole interrogante è certamente a conoscenza che lo stato di funzionalità delle strutture sanitarie dei due presidi ospedalieri di Ragusa sia completo a decorrere dal 17 luglio scorso e che le esigenze di supporto svolte al bisogno per pazienti selezionati da alcune discipline degli ospedali di Modica e Vittoria siano, per tale motivo, venute meno.
  Inoltre, come precisato dal Direttore generale della ASP di Ragusa sulla base della documentazione prodotta dall'Assessorato della Salute della Regione Siciliana in data 30 agosto 2017, la struttura complessa di oncologia del Presidio Ospedaliero «Arezzo» non era stata «in alcun modo interessata alle attività di trasferimento» presso l'Ospedale Giovanni Paolo II; in particolare, l'attività chirurgica sui pazienti oncologici era stata ripresa nel P.O. di Arezzo già a decorrere dal 10 luglio scorso.
  Premesso ciò, è appena il caso di rammentare che, già nell'immediatezza dei fatti segnalati dall'onorevole interrogante, il Ministero della salute ha seguito attentamente la vicenda e, soprattutto, le iniziative assunte dalla Prefettura di Ragusa per risolvere le criticità che avevano originato il sequestro preventivo del nuovo ospedale «Giovanni Paolo II» – provvedimento, questo, peraltro, poi non più convalidato.
  La Prefettura di Ragusa, infatti, aveva convocato con urgenza, già lo scorso 28 giugno, un apposito incontro con tutte le amministrazioni coinvolte per un esame congiunto delle criticità emerse nel citato procedimento dell'Autorità giudiziaria.
  In detto incontro, pur prendendosi atto dell'impossibilità di prevedere tempi certi per il trasferimento, attesa l'accertata assenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), indispensabile per l'attivazione della struttura, si era comunque raggiunta la consapevolezza della possibilità di prevedere il superamento delle anomalie che sono state oggetto di rilievo, grazie ad accorgimenti di immediata fattibilità.
  In particolare, in tale sede, era stata già acquisita la possibilità di proseguire nel cronoprogramma inizialmente predisposto, una volta completate tutte le operazioni previste, da adottarsi, in ogni caso, con assoluto rigore, al fine di avere una struttura pienamente operativa, con specifico riguardo ai servizi e ai reparti di emergenza quali il Pronto Soccorso, la Rianimazione, la terapia intensiva e le sale operatorie.
  Ad ogni modo, ritengo, comunque, necessario rammentare che tutte le questioni inerenti le problematiche segnalate nell'atto ispettivo in esame rientrano nelle specifiche competenze della Regione, alla quale spetta, come noto, l'organizzazione dei servizi sanitari, l'allocazione dei punti di erogazione e la connotazione degli stessi in considerazione delle specificità dei territori, sulla base dei relativi criteri epidemiologici e di accessibilità.
  Il Ministero della salute, nell'ambito della questione segnalata, ha dunque ritenuto di svolgere un ruolo proattivo a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini, in una situazione di particolare criticità, peraltro rapidamente rientrata.
  Ciò posto, desidero rassicurare l'onorevole interrogante che, secondo il medesimo approccio, il Ministero della salute continuerà a monitorare la situazione anche con riferimento alle ulteriori attività che il nuovo Commissario presso l'Asp di Ragusa riterrà di dover assumere.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sistema sanitario