ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11751

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 05/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
06/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/07/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/07/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/07/2017

SVOLTO IL 06/07/2017

CONCLUSO IL 06/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11751
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   PELLEGRINO, MARCON, FASSINA, GREGORI, FRATOIANNI, PASTORINO, CIVATI, BRIGNONE e ANDREA MAESTRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il comma 1 dell'articolo 28 della legge 6 agosto 2008, n. 133, ha istituito l'Ispra, un istituto sotto la vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   il comma 2 dell'articolo 28 della citata legge ha disposto che l'Ispra svolga le funzioni dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica e dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, i quali dalla data di insediamento dei commissari di cui al comma 5 dell'articolo 28 sono stati soppressi;
   il comma 3 dell'articolo 28 ha disposto che, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, fossero determinati tra gli altri: gli organi di amministrazione e controllo, le procedure per la definizione e l'attuazione dei programmi per l'assunzione e l'utilizzo del personale, l'erogazione delle risorse;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con decreto 21 maggio 2010, n. 123, ha emanato il decreto recante il regolamento con le norme relative alla fusione dell'Apat, dell'Icram e dell'Infs nell'Ispra;
   con la legge 28 giugno 2016, n. 132, sono state attribuite all'Ispra nuove competenze;
   dal bilancio dell'Ispra, sembrerebbe che vi siano stati tagli al contributo ordinario per circa 13 milioni di euro e il bilancio, esauriti gli avanzi di amministrazione degli enti le cui funzioni sono passate all'Ispra, rischia di non poter essere chiuso in pareggio;
   sono da tempo in corso presso la sede dell'Ispra, le proteste dei circa 90 lavoratori precari, sostenuti dall'Usb, che rischiano di non vedere prorogati i loro contratti, mettendo così anche a rischio le attività di ricerca; si tratta di lavoratori precari, ricercatori, tecnici e amministrativi in possesso dei requisiti per essere stabilizzati ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al testo unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
   la dotazione organica di personale pari a 1.209 unità delle quali 1.119 a tempo indeterminato rispetto alla pianta organica che ne preveda circa 1.400 unità –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari dell'Ispra, senza i quali sono a rischio le fondamentali attività, di ricerca, conoscitive e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente. (5-11751)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11751

  Con riferimento alle questioni poste, si evidenzia, in via preliminare che la legge istitutiva del Sistema nazionale a rete (legge n. 132 del 2016), entrata in vigore a gennaio 2017, ha ridisegnato il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e – quale perno di tale sistema – ha ridefinito i compiti e le funzioni di ISPRA Sono stati, infatti, introdotti nuovi obiettivi ambientali ed è stato attribuito ad ISPRA uno specifico ruolo strategico di coordinamento, introducendo rilevanti innovazioni organizzative e di funzionamento, finalizzate ad assicurare omogeneità ed efficacia all'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente, a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione a tutela della salute pubblica. Tuttavia, per esigenze di contenimento della finanza pubblica, tale legge ha previsto una clausola di invarianza finanziaria. Pertanto, non è stato previsto un incremento del contributo ordinario.
  Nella consapevolezza delle necessità di ISPRA, il Ministero dell'ambiente ha, inoltre, già provveduto ad erogare il contributo ordinario, che è stato tutto trasferito all'istituto in due tranches, per un totale di 80 milioni di euro.
  Il Ministero, senza venir meno alle proprie funzioni di Amministrazione vigilante, segue, peraltro, con la massima attenzione e partecipazione la situazione organizzativa interna ad ISPRA, partecipando anche agli incontri tra il Ministero del lavoro e le parti sociali. Viene, inoltre, costantemente informato dagli Organi dell'Ente, i quali hanno fatto presente che presso l'istituto l'incidenza percentuale dei lavoratori con contratti flessibili rispetto alla dotazione organica è passata, in meno di 10 anni, dal 40 per cento al solo 6 per cento. Oggi ISPRA conta circa 1.200 unità a tempo indeterminato. Tutti i lavoratori in possesso dei requisiti necessari sono stati ammessi alle procedure di stabilizzazione previste dal decreto-legge 101 del 2013 (convertito con legge n. 125 del 2013). Più precisamente, su 80 unità di personale con contratto a tempo determinato, 24 sono state inserite nelle procedure di stabilizzazione e si prevede che saranno assunte con contratto a tempo indeterminato entro la fine dell'anno. I restanti 56 lavoratori non hanno maturato i requisiti per partecipare alle procedure in atto e, in ogni caso, trova applicazione la disciplina normativa in materia di contratti di lavoro a tempo determinato.
  Dai numeri appena riportati, è chiaro che non si possa parlare di un blocco delle attività in caso di mancata prosecuzione dei rapporti di lavoro interessati. Ciò non fa certamente venire meno l'attenzione del Ministero dell'ambiente nei confronti delle persone oggi non rientranti nei percorsi di stabilizzazione.
  Il Ministero è parte attiva nella ricerca di soluzioni, comprese della necessaria copertura finanziaria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza