ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11686

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 822 del 28/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2017
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2017
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11686
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   LUIGI GALLO, VACCA, MICILLO, SIBILIA e TOFALO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 18 giugno 1998 contenente il «Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle Istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli Istituti, a norma dell'articolo 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997», sono stati stabiliti i principi e le modalità generali cui attenersi per la definizione di un dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche;
   l'articolo 139 del precitato decreto ha trasferito al province e ai comuni, per l'istruzione secondaria e per gli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti sia l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione che la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;
   tali modalità per la definizione di un dimensionamento ottimale sono state parzialmente modificate dalla legge n. 111 del 15 luglio 2011, e dalla legge n. 183 del 12 novembre 2011, che, pur non abrogando il succitato decreto, hanno fissato nuovi limiti e previsto una diversa acquisizione dell'autonomia scolastica, aumentando a 600 il numero minimo di alunni per unità e a 400 per le istituzioni scolastiche site in comuni montani;
   in base alla succitata normativa di riferimento, l'Istituto professionale Caracciolo-Salvator Rosa, sito nel rione Sanità di Napoli, è stato inizialmente accorpato all'Istituto Isabella d'Este e, al momento, a causa della progressiva riduzione delle iscrizioni, pare vada inesorabilmente incontro alla chiusura nel silenzio generale;
   in una lettera indirizzata alle istituzioni regionali e nazionali di competenza è stato evidenziato che l'accorpamento, avvenuto nel momento di maggior crescita delle iscrizioni (nel triennio precedente da circa 440 a 610), stia provocando un inesorabile declino delle iscrizioni e della frequenza, in quanto l'abbandono scolastico in alcune classi supera il 50 per cento degli alunni, e che il calo delle iscrizioni, la soppressione di due dei quattro indirizzi professionali (turistico ed aziendale), la crescita dell'assenteismo e della dispersione scolastica, il declassamento, de facto, del Caracciolo-Salvator Rosa a succursale dell'Isabella d'Este mettono in discussione l'esistenza stessa di un patrimonio culturale che sarebbe dovuto essere valorizzato anziché essere periferizzato e succursalizzato;
   secondo quanto affermato nello stesso documento tali «logiche ragionieristiche dell'aziendalismo scolastico possono far risparmiare qualche quattrino nell'immediato, ma poi esse si ritorceranno sul quotidiano di centinaia di famiglie, dando spazio alla delinquenza organizzata e/o alla disperazione, con svantaggi anche economici per l'intera collettività (carceri in sovrannumero, più forze dell'ordine, più telecamere, eccetera)»;
   icto oculi, secondo gli interessati, a partire dalla legislazione nazionale, occorre escludere le realtà emarginate e a rischio dagli accorpamenti e, dunque, gli stessi chiedono a gran voce il disaccorpamento dei succitati istituti ripristinando le rispettive autonomie, l'individua ione di un progetto efficace di contrasto all'abbandono scolastico che coinvolga anche i servizi sociali, la realizzazione di progetti formativi diretti alla formazione professionale e a sbocchi lavorativi in diversi settori, nonché la programmazione di corsi formativi e di aggiornamento per il personale docente e non docente e l'apertura quotidiana della Scuola al pomeriggio, con l'espletamento di attività formative che rispondano alle reali esigenze degli allievi –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di accogliere le richieste di cui in premessa, che per gli interroganti sono ragionevoli e giustificate, in modo da investire nella formazione e nella crescita di giovani provenienti da zone emarginate che in tal modo verrebbero sottratti al rischio di intraprendere stili di vita illegali legati ad organizzazioni criminali di stampo camorristico;
   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato in merito alle argomentazioni tracciate in premessa.
(5-11686)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

abbandono scolastico

patrimonio culturale