ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11651

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 820 del 26/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: TURCO TANCREDI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Data firma: 26/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 26/06/2017
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 26/06/2017
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 26/06/2017
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 26/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/06/2017
Stato iter:
25/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2017
Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/10/2017
Resoconto TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/06/2017

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

SVOLTO IL 25/10/2017

CONCLUSO IL 25/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11651
presentato da
TURCO Tancredi
testo di
Lunedì 26 giugno 2017, seduta n. 820

  TURCO, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e SEGONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   è interesse dell'interrogante approfondire la vicenda personale ed umana di una minore italiana di anni 9 da alcuni giorni letteralmente «sequestrata» in Marocco contro la volontà della madre che, sino ad ora, invano ha tentato di riportarla in Italia;
   si tratta della minore, cittadina italiana, A. D., figlia di Badaoui Hakima (titolare di regolare permesso di soggiorno nel nostro Paese) e del cittadino italiano Accordi Vladimiro (attualmente irreperibile e che da anni ha abbandonato madre e figlia);
   il Consolato italiano a Casablanca, infatti, seppur a fronte di un'ordinanza del tribunale ordinario di Verona che, su richiesta del legale della madre avvocato Simone Bergamini, stante l'irreperibilità certificata del padre, autorizza l'autorità competente a rilasciare alla minore, un documento valido per l'espatrio, disponendo l'immediata efficacia della relativa statuizione, non sta ottemperando a tale precetto, così causando gravi disagi fisici e psichici sia alla minore che alla madre, che si trova bloccata in Marocco in attesa di potere fare ritorno in Italia assieme alla figlia;
   la minore si trova quindi attualmente «sequestrata» in Marocco priva di documenti e quindi priva di identità certa, nonostante dagli atti prodotti emerga chiaramente la maternità e gli estremi anagrafici della stessa;
   tutto ciò appare in contrasto non solo con la statuizione dell'autorità giudiziaria italiana e delle leggi ordinarie del nostro Paese, ma anche con il principio costituzionale che tutela la famiglia e l'unità della stessa –:
   se ed in quali forme il Governo intenda intervenire prontamente adoperandosi presso il Consolato italiano a Casablanca affinché venga rilasciato immediatamente alla minore A. D. il proprio passaporto italiano in modo da potere fare ritorno in Patria assieme alla madre Badaoui Hakima. (5-11651)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-11651

  In data 8 maggio 2017, la Sig.ra Hakima BADAOUI, cittadina marocchina, si è presentata presso il Consolato Generale d'Italia in Casablanca per richiedere il rilascio del passaporto in favore della figlia minore, nata a Verona, il 5 novembre 2007, dall'unione con Vladimiro ACCORDI, cittadino italiano, irreperibile.
  In quell'occasione, la Sig.ra BADAOUI ha dichiarato di aver condotto la bambina in Marocco nel giugno del 2008, con un laissez passer rilasciato dal Consolato Generale del Regno del Marocco in Bologna, e di aver affidato la minore in custodia alla nonna.
  A corredo dell'istanza di rilascio del documento di viaggio, la Sig.ra BADAOUI ha presentato i seguenti certificati rilasciati dal comune di Verona: un certificato di nascita della bambina datato 28 aprile 2017, un certificato di cittadinanza italiana datato 26 aprile 2016, un certificato contestuale di residenza e di stato di famiglia datato 3 maggio 2017. All'istanza è stata altresì allegata l'autorizzazione al rilascio del passaporto concessa dal Tribunale ordinario di Verona in data 27 aprile 2017, in luogo dell'assenso del padre risultato irreperibile.
  Al fine di poter dare seguito alla suddetta istanza, il Consolato Generale d'Italia in Casablanca ha chiesto alla Sig.ra Hakima BADAOUI di produrre un documento di identità recente della bambina, rappresentando l'esigenza di dover identificare la minore, non iscritta all'AIRE, e che per circa nove anni – ovvero dal momento in cui, all'età di sette mesi, è stata condotta in Marocco – è rimasta sconosciuta agli atti del Consolato.
  Questa richiesta è stata effettuata in base a quanto previsto dall'articolo 16 della legge 21 novembre 1967, n. 1185, che stabilisce che all'atto della presentazione della domanda, l'interessato deve comprovare nei modi di legge la sua identità.
  Il 4 luglio 2017, contattata dal Consolato Generale d'Italia in Casablanca, la Sig.ra BADAOUI ha comunicato di non essere tenuta a dover dimostrare l'identità della figlia e che, pertanto, avrebbe promosso un'azione giudiziaria contro il Consolato per sequestro di minore. Il 5 luglio 2017 il Console Generale d'Italia in Casablanca ha ribadito alla Sig.ra BADAOUI l'impossibilità di procedere al rilascio del passaporto senza una preventiva identificazione della bambina. A tal fine, all'interessata è stato rappresentato che, in assenza di documenti di identità italiani, sarebbe stato possibile produrre anche documenti rilasciati dalle Autorità marocchine purché muniti di fotografia idonea a identificare la minore senza margini di incertezza.
  A seguito di questo secondo tentativo, la Sig.ra BADAOUI, pur comunicando la propria disponibilità a produrre i documenti in questione e a tenersi in contatto con gli Uffici consolari, non ha dato seguito alle indicazioni fornitele. Per contro, il 19 luglio 2017, l'Avvocato dell'interessata si è rivolta formalmente al Consolato Generale d'Italia in Casablanca per rappresentare che il mancato rilascio del passaporto in favore della minore configurerebbe il reato di sequestro di persona e che l'istanza di rilascio del documento di viaggio doveva essere riscontrata sulla base della documentazione prodotta dalla sua assistita. Su indicazione del MAECI, il Consolato Generale d'Italia in Casablanca ha infine contattato nuovamente, nelle ultime settimane, l'avvocato della Sig.ra BADAOUI per rinnovarle la piena disponibilità a definire la pratica di rilascio del passaporto alla minore una volta presentato un documento che consenta la certa identificazione di quest'ultima. L'avvocato della signora non ha risposto ai vari solleciti effettuati dal Consolato Generale, anche attraverso posta elettronica certificata.
  Contrariamente a quanto sostenuto dall'Avvocato della sig.ra BADAOUI, l'operato dell'Ufficio consolare nel caso di specie non appare pertanto censurabile essendo pienamente conforme a quanto disposto dal citato articolo 16 della legge n. 1185/1967 e, comunque, finalizzato a tutelare il superiore interesse del minore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

minore eta' civile

cittadino della Comunita'