ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 807 del 31/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/05/2017
Stato iter:
01/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/06/2017
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 01/06/2017
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/06/2017
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/06/2017

SVOLTO IL 01/06/2017

CONCLUSO IL 01/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11474
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Mercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   CRIPPA, ZOLEZZI, VALLASCAS, DA VILLA, CANCELLERI, DELLA VALLE e FANTINATI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nell'inchiesta siciliana denominata «Piramidi» sono emerse speculazioni di «Cosa Nostra» nel campo del trattamento dei rifiuti. Paratore Antonio, classe 1947, e Paratore Carmelo, classe 1981, sono accusati di essere a capo di «un complesso sistema aziendale» tra cui una discarica per rifiuti pericolosi e un impianto per il loro trattamento – Cisma Ambiente spa – dove grazie alla collaborazione di funzionari della regione siciliana, fra cui Gianfranco Cannova, avrebbero gestito illecitamente tonnellate di rifiuti (dal Nord Italia e dall'Ilva di Taranto), realizzando ingenti guadagni a scapito dell'ambiente e della legge;
   dell'ordinanza di custodia cautelare dell'indagine «Piramidi» sull'infiltrazione e l'interesse di «cosa nostra» nel settore dei rifiuti in particolare in Sicilia, Lazio e Bolzano, si legge che un Viceministro del Ministero dello sviluppo economico ha incontrato Carmelo Paratore; dopo alcuni mesi le aziende dei Paratore hanno ricevuto l'affidamento diretto nei primi mesi del 2015 dall'ILVA di Taranto (commissariata e finanziata con miliardi di euro pubblici) per smaltire vari rifiuti e fanghi industriali, classificati come non pericolosi;
   nel 2014 i Viceministri erano due, Carlo Calenda, ora Ministro dello sviluppo economico e Claudio De Vincenti, ora Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno;
   se il Viceministro di cui si parla avesse incontrato una persona sospettata di mafia da oltre 15 anni, è inverosimile che non sapesse chi aveva davanti ed è inaccettabile che a Carmelo Paratore sia stato addirittura affidato un appalto per quanto riguarda la gestione dei rifiuti di uno stabilimento di interesse nazionale, l'Ilva di Taranto –:
   di quali elementi disponga sui fatti sopra descritti e sulle circostanze della vicenda, con particolare riferimento all'esponente governativo che avrebbe incontrato nel 2014 Carmelo Paratore. (5-11474)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11474

  Rispondo all'interrogazione in argomento rappresentando quanto segue.
  Il rapporto commerciale tra ILVA S.p.A. in A.S. e CISMA Ambiente S.p.A. ha preso avvio contestualmente alla necessità di smaltire i materiali allocati in area MATER GRATIAE (rifiuti classificati non pericolosi), oggetto della prescrizione UP3 del piano di gestione rifiuti Ilva, approvato con decreto-legge 1/2015, convertito con legge 20/2015 n. 20.
  La Società CISMA Ambiente è stata selezionata a seguito di analisi di mercato effettuate dalla Direzione Acquisti e non è stata detentrice esclusiva di ordini di smaltimento legati alla prescrizione UP3 di cui sopra. Infatti, i volumi assegnati alla Società ammontano a circa il 2,06 per cento rispetto al volume complessivo di materiale da smaltire.
  La Società ha ricevuto il primo ordine in data 26 marzo 2015, con inizio attività in data 19 aprile 2015, a seguito delle ulteriori verifiche eseguite dall'Ente Ambiente di ILVA (certificato di iscrizione all'Albo gestori Ambientali; Autorizzazioni Ambientali degli impianti di destino; certificati relativi al pagamento delle garanzie finanziarie e dei diritti di iscrizione relativi alle attività di smaltimento).
  Con l'ammissione di Ilva alla procedura di amministrazione straordinaria, la struttura commissariale ha inteso dare un forte impulso ad alcune attività di compliance, tra cui l'accurata e costante verifica delle controparti contrattuali di Ilva, al fine di tutelare la stessa dal rischio, anche reputazionale e legale, connesso all'assumere impegni con e verso soggetti che potrebbero essere sprovvisti di requisiti idonei.
  In tale ottica la nuova procedura aziendale sulla qualifica dei fornitori (28 agosto 2015) ha comportato che tutte le pregresse valutazioni relative ai fornitori di Ilva dovessero essere sottoposte ad una nuova valutazione sulla base, specie per i fornitori di servizi e smaltimenti ambientali, di ulteriori e strutturate verifiche sulle capacità tecniche, organizzative, autorizzative e gestionali.
  L'esecuzione delle suddette verifiche, secondo la procedura emessa da ILVA, è affidata alle Direzioni aziendali e supervisionata da un apposito Comitato di Monitoraggio e Valutazione dei Fornitori.
  Nell'ambito del processo suddetto, la società Cisma Ambiente è stata sottoposta tre volte all'attenzione del Comitato di Monitoraggio: la prima, a seguito di n. 2 misure interdittive antimafia emesse dalle prefetture di Catania e Siracusa, che hanno condotto alla sospensione delle attività della Società ed alla correlativa sospensione del giudizio da parte di Ilva circa lo status di qualifica; la seconda, a seguito della decisione del Tar Sicilia di annullamento del provvedimento interdittivo della Prefettura di Siracusa e di quello di sospensione del procedimento di iscrizione della Società nella White List, che ha condotto alla ripresa dell'attività della Società e alla contestuale assegnazione dello status di fornitore «Qualificato con deroga» (sino all'accertamento giudiziario definitivo); la terza, a seguito delle pubbliche dichiarazioni del Ministro dell'ambiente, che aveva espresso disagio dopo aver ascoltato le doglianze della comunità della provincia siracusana in merito all'arrivo, nella discarica locale, di polverino prodotto in ILVA, che, in esito alle verifiche svolte dall'organo interno competente, ha dato luogo alla assegnazione dello status di «Qualifica».
  In data odierna gli ordini assegnati alla Società risultano chiusi e sono state saldate le relative percentuali di attività di smaltimento. Ad oggi non sussistono rapporti commerciali in essere con la stessa Società.
  Infine, nel corso dell'ultima seduta del Comitato di Monitoraggio Fornitori del 23 marzo 2017 è stata deliberata la sospensione dello status di fornitore qualificato per la Cisma Ambiente S.p.A. in considerazione dell'applicazione alla Società dell'amministrazione giudiziaria ai sensi del Codice Antimafia, fermo restando che il Comitato potrà valutare la misura definitiva della revoca alla luce di ulteriori sviluppi nelle vicende giudiziarie che riguardano la Società.
  Dalla ricostruzione degli atti in possesso emerge la piena trasparenza della gestione commissariale nella procedura di affidamento e nei successivi atti, il che comprova l'infondatezza di quanto riportato nell'atto in parola dagli interroganti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

eliminazione dei rifiuti

protezione dell'ambiente