ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11472

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 807 del 31/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 31/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
STUMPO NICOLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
PICCOLO GIORGIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 31/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/05/2017
Stato iter:
01/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 01/06/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 01/06/2017
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/06/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/06/2017

SVOLTO IL 01/06/2017

CONCLUSO IL 01/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11472
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   RICCIATTI, FERRARA, EPIFANI, QUARANTA, PIRAS, MARTELLI, FOLINO, MELILLA, NICCHI, STUMPO, GIORGIO PICCOLO, ZAPPULLA e SCOTTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   a marzo si è verificato un importante balzo dell’export. L'Istat ha tracciato un aumento del 4 per cento su febbraio e del 14,5 per cento rispetto al 2016 (secondo il dato grezzo, che diventa +12,4 per cento tenendo in considerazione il maggior numero di giorni lavorativi), il livello più alto da oltre cinque anni. Per trovare un balzo maggiore bisogna tornare ad agosto 2011 (quando era stato del 15,2 per cento);
   il confronto fra piccole e medie imprese di Italia ed Europa vede le imprese nazionali contribuire in misura maggiore all'obiettivo della piena occupazione, rappresentando il tessuto più virtuoso del Bel Paese. In compenso, in termini di internazionalizzazione e produttività, le piccole e medie imprese di italiane non sembrano occupare le migliori posizioni nel panorama europeo;
   la quota di esportazioni attribuibile alle imprese di minori dimensioni risulta più bassa in Italia che altrove. La differenza è evidente soprattutto rispetto alle piccole imprese francesi, che mostrano un valore medio esportato annuo sensibilmente superiore rispetto a quello delle imprese italiane (1.103 contro 180 migliaia di euro); anche il valore medio esportato delle aziende di minori dimensioni spagnole e tedesche risulta pari al doppio rispetto al dato registrato dalle imprese italiane (358 migliaia di euro per le piccole imprese spagnole e 378 per le tedesche) –:
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative urgenti, anche normative, volte a facilitare l'accesso da parte delle imprese, in particolare le piccole e medie imprese, alle misure in materia di internazionalizzazione. (5-11472)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11472

  Rispondo a quanto rappresentato dagli Onorevoli interroganti, in merito alla necessità di una azione promozionale rivolta al sistema di micro e piccola impresa italiana in tema di internazionalizzazione.
  Come noto, il proiettarsi sui mercati internazionali, se da un lato costituisce un'opportunità di sbocco sicuramente significativa per le piccole e addirittura micro imprese, dall'altro presenta non banali difficoltà che, se non gestite ed affrontate, anche con le giuste competenze professionali ed organizzative, rischiano di trasformare quella che si presenta come un'invitante occasione di nuovo fatturato in un rischioso boomerang.
  La crescita costante dell'export italiano, infatti, non può nascondere anche evidenti elementi di difficoltà che imprese di micro dimensioni si trovano a dover gestire nell'affrontare i mercati esteri. In particolare:
   1) i mercati più promettenti (Asia in generale e Cina in particolare; continente Nord e Sud Americano; area medio-orientale) coincidono sempre più spesso con aree non solo distanti geograficamente, ma anche più complesse – in termini di difficoltà culturali, organizzative, normative e tecnico-procedurali – da quelle di tradizionale presidio delle nostre esportazioni (mercati europei e dell'est UE);
   2) gli scambi a livello globale vivono un forte rallentamento, a causa di più fattori: le tensioni per la Brexit, le tensioni geo-politiche, il riemergere di forti nazionalismi, la spinta sempre più forte ai protezionismi.

  Si fa presente che, tra il 2000 ed il 2007, la crescita degli scambi globali era stata del 7 per cento annuo mentre dal 2008 al 2016 la stessa è scesa al 3 per cento, anche per l'introduzione di nuove barriere al libero commercio (dazi, autorizzazioni fito-sanitarie, standard tecnici, ecc.).
  Pertanto, mentre si continua a spingere, attraverso le trattative in sede europea, per la definizione di accordi di libero scambio (il Parlamento UE ha appena ratificato il CETA con il Canada, e il governo italiano ha iniziato l’iter di ratifica il 24 maggio 2017) che possano porre un freno al protezionismo esagerato, bisogna comunque rendere più competitivo il nostro sistema esportativo, chiamato a confrontarsi in una dinamica internazionale sempre più complessa.
  Un mercato globale in cui il possesso di alcune «competenze abilitanti» è, forse, per le piccole e micro imprese ancora più importante è sicuramente pre-condizione necessaria, del possesso del singolo prodotto e/o servizio, per quanto di qualità, da esportare.
  Con il «Piano Straordinario per la promozione del Made in Italy e l'attrazione degli Investimenti», articolato nel triennio 2015-2017, si è voluto proprio «Rendere competente» il sistema di piccola e micro impresa sostenendo il sistema dell'export italiano.
  Il Parlamento ha inteso destinare al Piano straordinario una dotazione finanziaria che moltiplica per 4 quello che era il valore di risorse promozionali destinate negli ultimi anni al sostegno del nostro export: si tratta di circa 170 milioni di euro medi annui – circa 200 solo per il 2017 – a fronte di un finanziamento promozionale ordinario che si aggirava «storicamente» sui 30-40 milioni di euro.
  Tale sforzo è stato indirizzato anche al sostegno alle capacità esportative delle nostre piccole e medie imprese, partendo da una considerazione di natura strategica, condivisa anche all'interno della Cabina di regia per l'internazionalizzazione, appositamente voluta dal Legislatore per coordinare le scelte di utilizzo delle risorse di cui al Piano straordinario per la promozione del Made in Italy.
  Tale considerazione strategica vede le micro e piccole imprese avere essenzialmente bisogno di tre elementi per andare con più convinzione e prospettive di successo verso i mercati esteri:
   1) creazione di una «cultura dell'internazionalizzazione» attraverso adeguati percorsi di formazione;
   2) accesso alle informazioni sui potenziali mercati (la cosiddetta business intelligence) e sul quadro degli strumenti promozionali, finanziari e di assicurazione e riassicurazione dei rischi che possono incontrare all'estero, come messi a disposizione dagli enti e dalle società pubbliche;
   3) accesso, a prezzi «calmierati», a professionalità e competenze manageriali specifiche.

  Il «Piano straordinario per il Made in Italy» ha inteso rispondere a tutte e tre tali esigenze.
  In particolare, per quanto concerne le attività di formazione, attraverso l'azione messa in campo da ICE Agenzia, sono state formate nel biennio 2015-2016 oltre 2.000 imprese (nell'ambito di programmi come «Export Sud», rivolto alle imprese delle aree ob.1; ed «Export now !»); iniziative che si sono affiancate al tradizionale Master «Cor.CE» giunto alla 47a edizione, nonché alla formazione attraverso appositi master di secondo livello di figure sia junior che senior di temporary export manager, estremamente richieste dal mercato.
  Con l'obiettivo di portare le informazioni sugli strumenti e le opportunità assicurate dagli strumenti della promotion nazionale direttamente alle imprese sui territori, è stata finanziata l'iniziativa «Roadshow Italia per le Imprese» che ha visto MiSE e MAECI presentare per la prima volta i prodotti e servizi di ICE Agenzia, Simest e Sace in forma integrata, in collaborazione con Confindustria, Rete Imprese Italia, Unioncamere ed Alleanza delle Cooperative italiane.
  Nel corso delle 45 tappe svoltesi in altrettante province italiane, sono state oltre 7.000 le imprese raggiunte, a cui è stata data altresì la possibilità di ricevere consulenze personalizzate (primo check up aziendale ed indirizzo sui mercati) tramite incontri bilaterali con gli enti istituzionali e partner di progetto (per un totale di oltre 8.000 incontri one to one); a cui è stata collegata la possibilità di ricevere, a titolo gratuito, ed in un momento successivo a quello della partecipazione al roadshow, un'articolata gamma di servizi dell'Agenzia ICE, dalle ricerche di marketing settore/mercato, alla ricerca di partner esteri.
  Si segnala inoltre, come le tappe del roadshow abbiamo raccolto un livello medio di soddisfazione espresso dalle imprese partecipanti che si è attestato ad oltre il 95 per cento.
  Infine, per dotare le micro e piccole imprese di adeguate professionalità, il Ministero dello sviluppo economico ha investito 19 milioni di euro nel corso del 2016 nella misura di incentivo del «Voucher TEM per l'internazionalizzazione», finalizzato a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali con 10 milioni di risorse stanziate, ai sensi del decreto ministeriale 15 maggio 2015.
  In particolare, circa 1.800 imprese hanno usufruito di un voucher, del valore di 10.000 euro, con cui acquistare i servizi di «temporary export management» forniti da qualificati professionisti dell'internazionalizzazione, per iniziare ad orientarsi sui mercati internazionali senza dover inizialmente sostenere il costo fisso di una risorsa assunta in pianta stabile.
  Si ricorda anche come, su indicazione del Ministro Calenda, il MiSe abbia affidato ad un operatore di mercato l'incarico di realizzare un'analisi di customer satisfaction sulla misura dell'anzidetto Voucher.
  Dall'analisi è emerso che oltre il 75 per cento delle micro e piccole imprese beneficiarie del voucher ha segnalato la soddisfazione; di queste, oltre il 60 per cento ha dichiarato di aver individuato nuovi clienti all'estero; ed oltre il 50 per cento di aver ampliato il proprio grado di internazionalizzazione.
  Anche sulla base di tali risultati, il MiSe ha deciso di dare continuità a tale forma di incentivo, lanciando nel corso del 2017 una seconda edizione del voucher TEM. In particolare, in data 1o giugno 2017, verranno presentate alle principali associazioni di categoria, nell'ambito di un apposito incontro, le scelte effettuate in relazione alla strutturazione del nuovo programma e la relativa tempistica.
  Si evidenzia come, in attuazione del disposto di cui all'articolo 30, comma 1, della legge n. 164/2014 e articolo 1, comma 202, della legge n. 190/2014, ICE Agenzia relazioni annualmente al Parlamento sullo stato di avanzamento degli interventi e delle azioni relative al summenzionato Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy e l'Attrazione degli Investimenti.
  Infine, merita ricordare il finanziamento pubblico accordato alle iniziative promozionali attuati dai Consorzi per l'internazionalizzazione, composti da micro e piccole imprese. In particolare, per l'anno 2015, sono stati ammessi a contributo 52 progetti di internazionalizzazione, articolati in circa 450 iniziative, per una spesa promozionale complessiva pari a circa 11 milioni di euro. Per il 2016, sono stati ammessi a contributo 47 progetti, articolati in oltre 420 iniziative, per una spesa promozionale complessiva pari anche in questo caso a circa 11 milioni di euro.
  Dal punto di vista dei contenuti, la partecipazione a fiere e saloni internazionali risulta la tipologia di iniziativa più realizzata; mentre i settori merceologici maggiormente rappresentati sono l'agroalimentare e il tessile abbigliamento.
  Si fa presente che l'istruttoria dei progetti presentati dai Consorzi a valere sulle risorse – pari a tre milioni di euro – a disposizione per il 2017, è stata appena chiusa e si sta provvedendo a darne evidenza finale ai consorzi interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

piccola impresa

piccola industria