ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11409

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 800 del 19/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11409
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Venerdì 19 maggio 2017, seduta n. 800

   MASSIMILIANO BERNINI e LOREFICE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la Costituzione riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale dell'individuo. Secondo l'articolo 32 «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»;
   l'organizzazione delle Nazioni Unite, così come l'Organizzazione mondiale della sanità, collocano il diritto alla salute alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano agli individui senza alcuna distinzione di genere, provenienza, religione, razza e censo;
   in Italia, i farmaci in fascia C con obbligo di ricetta sono totalmente a carico del cittadino in quanto sono destinati a curare disturbi di lieve entità, come mal di denti e dolori muscolari, quindi farmaci non considerati essenziali o «salvavita». In particolare, si tratta di circa 3.800 specialità, tra cui antidolorifici, antinfiammatori, antidepressivi e anticoncezionali per i quali non è previsto alcun rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale. Farmaci talmente diffusi che, ogni anno, fanno spendere agli italiani 3 miliardi di euro, in media 180 euro a famiglia, vale a dire il 36 per cento della spesa farmaceutica privata;
   un esborso considerevole, che potrebbe essere contenuto in maniera significativa con un provvedimento di liberalizzazione che consentisse anche alle parafarmacie – dove è già d'obbligo la presenza di un farmacista – la vendita di farmaci in fascia C, come è già avvenuto per i farmaci da banco (o da automedicazione);
   da quanto emerge da una ricerca del Censis commissionata da Rbm assicurazione salute (società privata che vende polizze a copertura di spese sanitarie), presentata l'8 giugno 2016 a Roma al VI «Welfare Day», sono 11 milioni gli italiani che hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie nel 2016 a causa di difficoltà economiche;
   secondo alcune stime presentate da esponenti del settore, se i farmaci non mutuabili fossero venduti fuori dalle farmacie potrebbero portare a un risparmio annuo che va dai 450 milioni agli 890 milioni di euro, con uno sconto a famiglia da 27 euro a 53,45 euro all'anno;
   per sollecitare l'apertura del mercato dei farmaci di fascia C è stata lanciata una petizione online «Liberalizziamoci» a cui hanno aderito circa 170 mila cittadini e che ha incassato il sostegno di Altroconsumo e delle Federazione nazionale parafarmacie italiane;
   le regioni possono anche disporre la parziale inclusione di medicinali di fascia C nell'elenco dei medicinali rimborsabili –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno iniziative, per quanto di competenza, anche a livello normativo per garantire, in modo uniforme sul territorio nazionale la gratuità dei farmaci di fascia C ai soggetti più deboli e vulnerabili da un punto di vista economico, al fine di dare attuazione ai princìpi costituzionali espressi in premessa;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative per ridefinire organicamente la distribuzione e la vendita dei farmaci, nell'ottica di stimolare la concorrenza e la conseguente probabile ed auspicata riduzione dei prezzi di vendita, favorendo di fatto l'accessibilità ai farmaci per tutti i cittadini. (5-11409)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

diritto dell'individuo

diritto alla salute