ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 798 del 17/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: RUOCCO CARLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/05/2017
Stato iter:
18/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/05/2017
Resoconto RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2017
Resoconto CASERO LUIGI ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 18/05/2017
Resoconto RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2017

SVOLTO IL 18/05/2017

CONCLUSO IL 18/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11390
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Mercoledì 17 maggio 2017, seduta n. 798

   RUOCCO, SIBILIA, PISANO, ALBERTI, PESCO e VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nel 2017 il Ministro dell'economia e delle finanze, in risposta ad atti di sindacato ispettivo, ha reso dichiarazioni in materia di rinegoziazione di due swaption altrimenti esercitabili dalle controparti bancarie;
   la prima rinegoziazione ha interessato soltanto la swaption in scadenza, ma anche un contratto di cross-currency-swap (CCS) con la medesima controparte, nel quale il «Tesoro» vantava un valore di mercato positivo; al riguardo appare necessario apprendere:
    a) quale fosse il valore di mercato del CCS prima della rinegoziazione;
    b) come sia stato modificato questo contratto per effetto della rinegoziazione e se il CCS sia ancora in essere ovvero se sia venuta meno la copertura dal rischio di cambio su un'emissione dello Stato in valuta estera, ovvero se questo CCS sia stato sostituito da nuovi CCS e, in caso affermativo, a quali condizioni e quale fosse il mark-to-market del nuovo CCS;
    c) quale fosse il mark-to-market della swaption prima e dopo la rinegoziazione tenuto conto delle nuove condizioni contrattuali e, in particolare, dell'abbassamento del tasso fisso a pagare da parte del tesoro e del fatto che comunque quella swaption è stata esercitata dalla controparte trasformandosi in un contratto di interest-rate-swap del quale vengono richieste le caratteristiche contrattuali, il nozionale, le condizioni di tasso a pagare e a ricevere le periodicità dei pagamenti e la scadenza;
    d) quale fosse mark-to-market del CCS e della swaption prima della rinegoziazione e quello a swaption alla data di perfezionamento della rinegoziazione;
   in merito alla seconda rinegoziazione appare opportuno conoscere:
    a) quale fosse il valore di mercato della payer-swaption esercitabile nel 2022 venduta dal «Tesoro» alla controparte bancaria nell'ambito della rinegoziazione e al perfezionamento della stessa nonché il tasso di interesse di esercizio di tale opzione; sarebbe altresì opportuno precisare se il premio incassato dal «Tesoro» per effetto della vendita di questa swaption corrispondesse al valore di mercato di tale contratto al momento della rinegoziazione e, in caso negativo, la differenza tra i due ammontari;
    b) quale fosse il valore di mercato dello swap a trent'anni stipulato dal «Tesoro» nell'ambito della medesima rinegoziazione e l'importo di ciascuna delle cinque rate per le quali il «Tesoro» effettuerà il pagamento dilazionato per l'altra parte della rinegoziazione della medesima swaption riferita dal Ministro dell'economia e delle finanze –:
   se il Governo intenda assicurare un livello minimo di trasparenza nell'operato in materia di derivati, fornendo i dati elencati in premessa. (5-11390)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-11390

  Si risponde all'interrogazione a risposta immediata in Commissione concernente taluni aspetti dell'attività di gestione di strumenti derivati nel 2016.
  Al riguardo si rappresenta che l'obiettivo perseguito nel 2016 con tale attività è stato quello di ridurre l'incremento di debito conseguente all'applicazione della classificazione adottata da Eurostat a partire dal settembre 2014, in concomitanza con l'introduzione del nuovo schema contabile armonizzato europeo SEC 2010, riguardo alla partenza di swap off-market originati dall'esercizio di swaption.
  Nel primo caso si è agito contestualmente su un cross currency swap ed una receiver swaption, in essere con una medesima controparte bancaria. In dettaglio, si è utilizzato il mark-to-market positivo di un cross currency swap, con scadenza 12 giugno 2017, per riacquistare un'opzione in portafoglio e venderne una nuova con strike più contenuto. Il cross currency swap, di cui si parla, è uno swap dollaro/euro, attraverso il quale un titolo (emesso a suo tempo in formato Global) da 2 miliardi di dollari con cedola del 5,375 per cento era stato trasformato via derivato in una passività in euro con tasso fisso del 3,10 per cento. L'intervento compiuto è consistito nel riportare a mercato il nozionale della gamba in euro (modificando il tasso di cambio dollaro/euro di riferimento), passando da euro 1.482.250.000 ad euro 1.799.694.052.
  Per effetto di questa rideterminazione del nozionale della gamba in euro, il valore di mercato dello swap è diminuito considerevolmente, pur senza annullarsi completamente (è rimasto positivo per il Tesoro per circa 30 milioni di euro), ed il differenziale di mark-to-market ante e post ristrutturazione, pari a circa 300 milioni, è stato utilizzato per intervenire sull'opzione presente in portafoglio.
  In concreto, è stata riacquistata la swaption con strike pari al 3,5 per cento e swap trentennale sottostante da 1 miliardo di euro, che presentava un mark-to-market negativo di oltre 600 milioni di euro. La nuova opzione ha ad oggetto uno swap con le medesime caratteristiche, ad eccezione del tasso fisso da corrispondere da parte del Tesoro, che è stato ridotto di 130 punti base, passando dal 3,50 per cento al 2,2285 per cento. Con l'esercizio di questa swaption si è avuto un incremento di debito, in termini puramente contabili, di poco superiore a 300 milioni di euro, quindi circa la metà di quello che si sarebbe verificato in caso di non intervento. Da non trascurare, inoltre, che il nuovo swap trentennale contribuisce ad allungare la duration dell'intero portafoglio del debito e costituisce una protezione contro il rialzo dei tassi d'interesse.
  Anche la seconda ristrutturazione è intervenuta su una receiver swaption, che aveva nozionale pari a 4 miliardi di euro, strike pari a 4,225 per cento e sotteso swap a 7 anni. Anche in questo caso, l'esercizio della swaption e la conseguente partenza del sottostante off-market swap avrebbero dato origine ad un considerevole incremento di debito, sempre puramente contabile, superiore a 1 miliardo di euro.
  La strategia perseguita, mirando ad evitare l'esercizio della swaption che avrebbe dato origine al debito contabile (secondo le regole fissate da Eurostat) corrispondente al mark to market dello swap sottostante, ha comportato la sostituzione dell'opzione con una nuova operazione; più precisamente un interest rate swap trentennale a mercato abbinato ad una nuova opzione. Il nuovo IRS trentennale, sul quale il Tesoro riceve semestralmente l'Euribor 6 mesi e paga il tasso fisso dell'1,11646 per cento, è stato contratto per 4 miliardi di euro di nozionale. A questo swap è stata affiancata una swaption, esercitabile dalla banca al sesto anno. In caso di esercizio, lo swap risulterebbe nella sostanza cancellato: l'esercizio dell'opzione darebbe luogo, infatti, a uno nuovo swap (mirror swap) con flussi uguali ma opposti a quello di partenza e quindi risulterebbe in una sostanziale cancellazione dello swap originario.
  Ove l'opzione non fosse esercitata, lo swap resterebbe in vita fino alla scadenza, ma con un meccanismo di resetting semestrale del tasso da corrispondere.
  Il premio della nuova swaption venduta non è stato però sufficiente per garantire il riacquisto totale di quella originariamente in portafoglio. Per la parte rimanente è stato concordato il pagamento alla controparte in cinque rate, dal 2016 al 2020: la prima rata di 49 milioni di euro, le successive di poco inferiori ai 115 milioni, senza aggravio di interessi aggiuntivi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto