ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 798 del 17/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 17/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/05/2017
Stato iter:
23/05/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/05/2017

RITIRATO IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11365
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Mercoledì 17 maggio 2017, seduta n. 798

   SPESSOTTO, CARINELLI e DE LORENZIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   con atto n. 6601/2016 RG GIP, del 26 aprile 2017, la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Paola Di Nicola, ha formulato l'ordine di imputazione coatta richiesta per i tre dirigenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti De Grazia Alessandro, Di Santo Vito e Vitelli Maurizio Girolamo, per i reati di omissione e rifiuto in atti d'ufficio;
   il rinvio a giudizio per i tre alti funzionari del Ministero si riferisce alla vicenda delle presunte irregolarità rilevate nella procedura di omologazione dei filtri antiparticolato Fap, alla luce dei gravi rischi, sottolineati, tra gli altri, anche dall'Istituto superiore di sanità nella sua nota del 29 settembre del 2015, che l'utilizzo di questi filtri determinerebbe per l'ambiente e la salute pubblica;
   in particolare, il gip rivela come i tre dirigenti fossero da anni a conoscenza delle gravissime situazioni di inquinamento dell'aria dovute alla struttura stessa dei Fap: essi infatti abbattono il Pm10, ma facendolo, generano, a loro volta, il nanoparticolato che ha effetti assai più nocivi per la salute pubblica e non è misurabile dagli strumenti utilizzati per monitorare la qualità dell'aria;
   in sostanza, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella persona dei tre dirigenti, per cui è stata chiesta l'imputazione, ha rilasciato, senza prove di durabilità sui filtri o con prove di validazione non conformi alla legge, le omologhe ai filtri antinquinamento Iveco e Pirelli, e questo nonostante i funzionari pubblici fossero da tempo a conoscenza che il sistema dei Fap, attualmente utilizzato nelle auto diesel, non è in grado di abbattere le emissioni di nanoparticolato, ma al contrario le aumenta;
   la sconcertante conclusione a cui arriva la Gip di Roma è che i tre indagati «preoccupati soltanto dalla copertura formale del loro ruolo apicale e da un miope quanto inutile rispetto delle regole di omologazione, peraltro del tutto divergenti dalle effettive esigenze della collettività e della tutela della salute cui queste sono finalizzate, non hanno ritenuto sino ad oggi di assumere alcuna fattiva di controllo, informazione e di prevenzione» nei confronti di nessun ente interessato dal problema, siano essi i Ministri coinvolti, l'Unione europea, i cittadini o gli enti locali;
   è stata depositata, più di un anno fa, presso le Commissioni ambiente e trasporti alla Camera, la risoluzione n. 7-00939 a prima firma Spessotto, con cui si chiedeva al Governo di effettuare una verifica urgente sulla effettiva correttezza delle procedure ministeriali adottate negli ultimi anni dalle strutture competenti al rilascio dell'omologazione per i dispositivi antiparticolato e di rivedere al contempo le attuali procedure di omologazione dei veicoli al fine di evitare un nuovo scandalo «dieselgate» –:
   se non si ritenga opportuno, alla luce della gravità dei fatti esposti in premessa, assumere iniziative per provvedere quanto prima al trasferimento ad altro ruolo dei tre funzionari di cui in premessa, considerata l'estrema rilevanza delle funzioni svolte e i rischi per la salute della collettività legati ad una perdurante inazione da parte di organi della pubblica amministrazione deputati a verificare l'idoneità dei filtri antiparticolato. (5-11365)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica

diritto alla salute

sicurezza stradale