Legislatura: 17Seduta di annuncio: 793 del 10/05/2017
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 10/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 10/05/2017 FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 10/05/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 11/05/2017 Resoconto BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA RISPOSTA GOVERNO 11/05/2017 Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 11/05/2017 Resoconto BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
DISCUSSIONE IL 11/05/2017
SVOLTO IL 11/05/2017
CONCLUSO IL 11/05/2017
FRANCO BORDO, MOGNATO e FOLINO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
stando al rapporto dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) sullo stato delle reti italiane a banda larga, il nostro Paese è riuscito a «bruciare le tappe» nel giro di 12 mesi, con un aumento esponenziale relativo agli accessi a banda larga e ultra-larga;
secondo le rilevazioni condotte, infatti, si è giunti alla conclusione che attualmente in Italia sono stati superati i 15 milioni di accessi complessivi da banda larga, con un aumento di +600.000 unità rispetto a gennaio dello stesso anno;
pur tuttavia, lo sviluppo del piano per la diffusione su tutto il territorio nazionale della banda ultra-larga segue un doppio binario, sulla base della competizione tra Telecom spa da un lato e Enel – che controlla Open Fiber – dall'altro. Molti autorevoli esponenti del mondo economico hanno espresso criticità circa il rischio di duplicazione delle reti in fibra, sulla base di questa competizione;
lo stesso presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, ha evidenziato che la competizione sulle reti in fibra sarà conveniente solo in 10-12 aree metropolitane, mentre nelle altre zone meno popolate l’overbuild non sarà un modello di business sostenibile. Pertanto, sostiene Bassanini, sarebbe opportuno prevedere una partizione di fatto del territorio concordata tra i due maggiori competitor o una cessione della rete fissa di Telecom Italia, seguita da un accordo tra Open Fiber e la newco di Telecom Italia, per unire entrambe le società di rete;
quest'ultimo scenario potrebbe aumentare il dispiegamento di fibra al di fuori delle aree urbane ed evitare il divario digitale –:
quali iniziative urgenti s'intendano avviare al fine di sviluppare le opportune sinergie tra i vari interlocutori privati coinvolti nel piano nazionale per la banda-ultralarga, garantendo la massima diffusione in tempi celeri delle reti e riducendo il rischio di duplicazione delle stesse, con possibili extra-costi e diseconomie per la collettività e i soggetti pubblici. (5-11326)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rete di trasmissione
zona urbana