ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11311

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 792 del 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 09/05/2017
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 06/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/05/2017
Stato iter:
07/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/12/2017
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/05/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/12/2017

DISCUSSIONE IL 07/12/2017

SVOLTO IL 07/12/2017

CONCLUSO IL 07/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11311
presentato da
MARTELLA Andrea
testo presentato
Martedì 9 maggio 2017
modificato
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   MARTELLA, DAMIANO, BARUFFI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   presso i musei civici di Venezia si sta verificando una situazione di estrema criticità legata al futuro dei lavoratori impiegati nei servizi in appalto;
   suddette strutture si avvalgono di servizi relativi a sorveglianza, pulizie, ristorazione e vigilanza notturna assicurati tramite aziende in appalto;
   ad essere interessati sono complessivamente circa 450 lavoratori;
   fino ad oggi in merito a tali servizi era prevista una clausola di solidarietà a tutela delle maestranze;
   le organizzazioni sindacali hanno sollevato la questione in merito al nuovo capitolato d'appalto previsto dalla competente amministrazione comunale in cui vi sarebbe un semplice riferimento generico finalizzato a «garantire i livelli occupazionali e la continuità lavorativa»;
   suddetta formula non rassicura le organizzazioni sindacali e i lavoratori circa il proprio futuro occupazionale nella eventualità di un cambio di azienda aggiudicatrice;
   in base al nuovo codice degli appalti rimane comunque la facoltà da parte dell'ente appaltante di mantenere una reale «clausola sociale» in grado di assicurare l'assunzione in via prioritaria del personale attualmente impiegato;
   in altre società partecipate del comune di Venezia si prevedono delle vere e proprie clausole sociali a garanzia dei lavoratori –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché venga assicurata, ai lavoratori dei musei civici di Venezia e a tutti gli altri che si trovano in situazione analoga, una clausola di salvaguardia, in conformità con la vigente normativa nazionale in materia di appalti, finalizzata a tutelare il futuro lavorativo delle maestranze occupate.
(5-11311)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11311

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Martella – inerente l'inserimento nei contratti di appalto di clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nell'esecuzione dei contratti con specifico riferimento all'appalto dei Musei civici di Venezia – passo ad illustrare quanto segue.
  Preliminarmente faccio presente che l'ispettorato territoriale di Venezia è stato interessato dall'amministrazione comunale di Venezia che ha chiesto di fornire l'interpretazione circa l'obbligatorietà della clausola sociale in caso di cambio appalto, introdotta dal decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, correttivo del nuovo codice appalti.
  Nel corso di un incontro con l'amministrazione comunale, i rappresentanti dell'ispettorato territoriale hanno evidenziato che la giurisprudenza amministrativa, con orientamento costante, afferma che la stabilità occupazionale, pur essendo un obiettivo normativo importante, deve essere armonizzata con i principi europei della libera concorrenza e della libertà d'impresa.
  Ne consegue che nel bilanciamento degli interessi, ogni clausola sociale deve essere interpretata nel senso che l'appaltatore subentrante deve prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell'appaltatore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dall'imprenditore subentrante, mentre i lavoratori, che non possono essere reimpiegati, saranno destinatari delle misure legislative in materia di ammortizzatori sociali.
  Tale principio è stato di recente ribadito dal Consiglio di Stato.
  Pertanto una previsione contenuta in un capitolato d'appalto deve essere necessariamente contestualizzata in relazione al contenuto complessivo del bando di gara, all'assetto produttivo di riferimento e all'oggetto dell'appalto, aspetti che devono essere verificati in relazione alla situazione concreta tra le stesse parti interessate o, in caso di contenzioso, nelle competenti sedi giurisdizionali.
  Da ultimo rappresento che la legge non attribuisce al Ministero del lavoro poteri di intervento al fine di imporre ad un'altra amministrazione l'inserimento di specifiche clausole in bandi di gara.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

sindacato

clausola sociale