ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11193

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 782 del 20/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/04/2017
Stato iter:
11/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2017
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/05/2017
Resoconto ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/04/2017

DISCUSSIONE IL 11/05/2017

SVOLTO IL 11/05/2017

CONCLUSO IL 11/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11193
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Giovedì 20 aprile 2017, seduta n. 782

   TRIPIEDI, LOMBARDI, CIPRINI, CHIMIENTI, ZOLEZZI, DALL'OSSO, PESCO, ALBERTI, VILLAROSA, BUSTO, MASSIMILIANO BERNINI, PAOLO BERNINI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, NICOLA BIANCHI, CARINELLI e LIUZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in data 5 aprile 2017 veniva pubblicato sul sito di informazione « video.repubblica.it», notizia e video riguardante la vicenda lavorativa della signora Valentina Tanzini;
   la signora ha lavorato per circa 10 anni nel punto vendita del marchio «Dolce e Gabbana» sito al terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Il giorno dopo il devastante incendio del 7 maggio 2015, che ha avuto origine proprio dal terminal dove era presente il negozio, sono state riaperte le attività commerciali dello scalo romano compresa quella dove lavorava la signora Tanzini;
   la Tanzini nel video dichiara di aver respirato da subito i fumi dall'odore sconvolgente ancora presenti nell'aeroporto e, dopo qualche giorno dall'incendio, di aver perso la voce e di essersi ammalata con sintomi come tosse, mal di gola e febbre. Solo dopo molti giorni dall'incendio, l'Asl ha imposto loro l'utilizzo delle mascherine e di non lavorare più di quattro ore al giorno;
   dopo l'incendio, la signora ha continuato a lavorare per un mese circa, dopodiché il suo medico curante le ha prescritto diversi giorni di infortunio per difficoltà respiratorie;
   la Tanzini, insieme ai suoi colleghi, ha provato a spiegare da subito all'azienda i pericoli che stavano correndo per la loro salute;
   dopo circa otto mesi di malattia per problemi respiratori, la signora è tornata a lavorare fino a che la proprietà ha deciso di chiudere il negozio, riaprendone un altro in una diversa ala dell'aeroporto. Solo alla Tanzini e ad una sua collega, anche lei rimasta in malattia dopo l'incendio, è stato proposto prima il trasferimento a Milano o a Capri o, come scelto poi dalla Tanzini, di accettare dieci mensilità e terminare il rapporto di collaborazione;
   l'azienda, contattata dai giornalisti, ha fatto sapere che, in riferimento a questa questione, preferisce non rilasciare commenti;
   in data 16 giugno 2015, veniva emanata una relazione a cura dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sulle concentrazioni e i tipi di inquinanti accumulatisi dopo l'incendio. Nella relazione veniva specificato che le concentrazioni di composti ad attività diossina-simile osservate erano, dopo parecchi giorni dall'accaduto, ancora al di sopra del valore di riferimento suggerito dall'Organizzazione mondiale della sanità. I livelli di PCDD (famiglia di diossine che comprende anche il TCDD, la più pericolosa tra le diossine conosciute), PCDF (famiglia comprendente le restanti delle 210 diossine conosciute) e PCB (policlorobifenili la cui struttura è molto simile a quella delle diossine) risultavano essere molto al disopra della norma. L'Iss concludeva la sua relazione, ribadendo la necessità di mantenere le misure di precauzione e protezione già adottate per minimizzare l'esposizione dei lavoratori;
   la Tanzini, a tutt'oggi, soffre di disturbi del sonno dovuti a forti colpi di tosse, forti dolori alla trachea e senso di soffocamento ai quali cerca di sopperire tramite l'uso di parecchi farmaci. La preoccupazione più grande della signora rimane però quella di potersi ammalare di malattie gravi –:
   quali misure di sicurezza siano state adottate dalle autorità preposte in seguito all'incendio divampato nello scalo romano che ha portato a gravi conseguenze per la salute di diversi lavoratori e passeggeri;
   se non intendano assumere iniziative finalizzate a prevedere in questo, come in altri casi analoghi, misure di carattere risarcitorio per le persone danneggiate;
   se non intendano assumere, per quanto di competenza, iniziative volte a favorire un piano di ricollocamento dei lavoratori interessati dalla questione sopracitata. (5-11193)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11193

  Con riferimento all'atto parlamentare degli Onorevoli Tripiedi e altri, inerente alle misure volte a garantire la salute, la sicurezza e la salvaguardia occupazionale dei lavoratori impiegati nel Terminal T3 dell'aeroporto di Fiumicino, a seguito dell'incendio del 7 maggio 2015, in via preliminare, occorre precisare che la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro viene svolta dai servizi ispettivi delle ASL competenti per territorio, così come previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo n. 81 del 2008, mentre solo in alcune attività – essenzialmente nel settore dell'edilizia – tale vigilanza può essere esercitata anche dai servizi ispettivi degli Ispettorati territoriali del lavoro.
  Con riferimento al caso in esame, faccio presente che l'11 maggio 2015 – a seguito dell'incendio occorso presso il Terminal T3 dell'Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino – gli operatori del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Pre.S.A.L) della ASL Roma 3 hanno effettuato un sopralluogo nelle aree interessate.
  Nel corso degli accertamenti, in particolare, è emerso che la società Aeroporti di Roma (AdR) – che ha la gestione degli spazi aeroportuali – aveva incaricato altra società per l'effettuazione di campionamenti volti alla ricerca di inquinanti aerodispersi. In ogni caso, gli operatori del Servizio Prevenzione e Sicurezza della predetta ASL – al fine di ottenere il campionamento da parte di un soggetto terzo – hanno inviato una richiesta di intervento urgente alla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della regione Lazio (ARPA Lazio) che ha subito iniziato i campionamenti in varie aree adiacenti a quella in cui si è prodotto l'incendio.
  Al fine di effettuare una valutazione sui possibili rischi per la salute, il 18 maggio 2015, il servizio prevenzione e sicurezza della ASL Roma 3 ha altresì interessato l'istituto superiore di sanità (ISS), al quale sono stati prontamente inviati i risultati prodotti dall'ARPA Lazio.
  Sulla base delle relazioni prodotte dall'istituto superiore di sanità, il Dipartimento di prevenzione dell'ASL Roma 3 ha adottato – a tutela della salute dei lavoratori e dei passeggeri – alcune misure precauzionali che hanno previsto, in alcune fasi, l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la riduzione dell'orario di lavoro per il personale operante nelle aree adiacenti a quella dell'incendio.
  L'attività svolta dal Servizio prevenzione e Sicurezza dell'ASL Roma 3 ha avuto come esito la contestazione, in vari casi, di violazioni ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, con conseguente redazione di verbali di violazioni e prescrizioni inviati alla Procura di Civitavecchia. Pertanto, l'adozione di eventuali misure di carattere risarcitorio nei confronti dei soggetti danneggiati sarà valutata dalla competente Autorità giudiziaria.
  Per quanto riguarda la problematica dei lavoratori che hanno richiesto un intervento sanitario a seguito dell'evento, faccio presente che il Dipartimento di prevenzione della ASL Roma 3 ha chiesto al Pronto soccorso della società Aeroporti di Roma e alle altre strutture sanitarie limitrofe di fornire eventuale documentazione sanitaria relativa a quei lavoratori e passeggeri che – a decorrere dal 7 maggio 2015 – si erano rivolti ad essi e nei cui confronti era stata effettuata una diagnosi correlabile all'evento occorso in aeroporto.
  Faccio, infine, presente che il 3 agosto 2015 il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della ASL Roma 3 ha richiesto all'INAIL di conoscere i casi dei lavoratori per i quali fosse stata redatta la certificazione di infortunio sul lavoro in relazione all'evento occorso, nonché l'eventuale riconoscimento e la prognosi complessiva. Al riguardo, dalle comunicazioni inviate dall'INAIL risultano 174 infortuni relativi all'evento in parola (di cui nessuno con il riconoscimento di postumi permanenti) e di questi solo 20 riguardano soggetti con sintomatologia presumibilmente correlata all'evento in esame.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

sanita' del lavoro

malattia