ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11172

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: LENZI DONATA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBANTI SEBASTIANO PARTITO DEMOCRATICO 19/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/04/2017
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 20/04/2017
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2017

SVOLTO IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11172
presentato da
LENZI Donata
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   LENZI e BARBANTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il decreto n. 64 del 2016 del commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Calabria sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, che modifica il decreto n. 9 del 2015, e il successivo decreto del commissario ad acta n. 30 del 2016, non reca secondo gli interroganti un riassetto della rete ospedaliera, conforme al regolamento sugli standard ospedalieri di cui all'Intesa Stato-regioni del 5 agosto 2014 ed al decreto ministeriale n. 70 del 2015;
   nei decreti si evidenziano squilibri territoriali particolarmente evidenti nell'area centro con un eccesso di offerta di specialità di posti letto e di specialità nonché la programmazione della rete ospedaliera tempodipendente trauma viene prevista come priva del punto centrale più importante, denominato Centro di alta specialità, che viene posto genericamente «Fuori Regione»;
   l'indicazione «Fuori Regione» nella patologia politrauma praticamente, invalida l'efficacia dell'intervento che deve essere attuato in un tempo breve dall'insorgere dell'evento e, perciò in una sede facilmente raggiungibile da ogni parte della regione;
   comunque, la sede indicata «Fuori Regione» avrebbe dovuto essere identificata entro il 31 dicembre 2016;
   al momento, la rete politrauma della regione Calabria risulta essere incompleta e, perciò, i trattamenti per questo genere di patologie risultano essere non aderenti a quanto previsto dalle norme ed, in particolare, dal decreto n. 70 del 2015;
   i piani sanitari della regione Calabria 2004-2006 e 2007-2009, in considerazione della posizione centrale, della vicinanza alle vie di comunicazione principali, alle caratteristiche della struttura ospedaliera, alla presenza di una sede elicotteristica H24, avevano indicato nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme la sede più idonea per un polo traumatologico regionale;
   i sindaci dei 21 comuni appartenenti all’hinterland dell'area di operatività dell'ospedale di Lamezia Terme hanno preso la decisione di richiedere che la Rete politrauma della regione vada completata destinando il punto centrale, Centro di alta specialità, nell'ospedale di Lamezia Terme;
   una assistenza sanitaria adeguata è un obbligo verso i cittadini sancito dall'articolo 32 della Costituzione e, nelle condizioni attuali l'assistenza erogata con presidio ospedaliero politrauma nella regione Calabria è carente –:
   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della regione Calabria, in merito al completamento della rete ospedaliera tempodipendente politrauma e alla richiesta di attivazione, nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme, del centro di alta specialità. (5-11172)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-11172

  Con riferimento alla tematica sollevata dagli On.li interroganti, mi preme ricordare, preliminarmente, che il Decreto Ministeriale n. 70/2015 prevede un modello di cooperazione tra le strutture erogatori dei servizi sanitari regionali secondo livelli gerarchici, definiti in base a caratteristiche standard, quali: il bacino di utenza, i volumi di attività erogati e gli esiti delle cure.
  Al fine di perseguire il miglioramento della qualità dell'assistenza ed offrire al paziente la giusta intensità di cura per le sue condizioni cliniche nel contesto assistenziale più idoneo ai suoi bisogni, il DM citato prevede tre livelli di strutture ospedaliere di complessità crescente distinti, a seconda del bacino di utenza, in: presidi ospedalieri di base; presidi ospedalieri di primo livello; i presidi ospedalieri di secondo livello.
  Per quanto concerne le reti di assistenza per patologia – quali quelle indicate dagli On.li interroganti – i livelli del Servizio Sanitario debbono attagliarsi alle specificità della patologia considerata e, in ogni caso, debbono essere articolati sulla base del modello di rete integrata « hub and spoke».
  Con specifico riferimento al Sistema integrato per l'assistenza al trauma (SIAT), esso è costituito da una rete di strutture ospedaliere tra loro connesse e classificate in: presidi di pronto soccorso per traumi; Centri traumi di zona; Centri traumi di alta specializzazione.
  Per questi ultimi, mi preme evidenziare che il decreto 70 indica un bacino di utenza ottimale compreso tra i 2 e i 4 milioni di abitanti; laddove non si rientri in tali parametri, devono, pertanto, essere realizzate aggregazioni che coinvolgono più Regioni limitrofe. Inoltre, il centro deve registrare un volume di attività per trauma di almeno 400-500 casi/anno e una quota di traumi gravi superiore al 60 per cento dell'intera casistica trattata.
  Devo ricordare che la definizione concreta delle suddette reti rientra nella competenza delle regioni: queste, infatti, sono tenute ad adottare specifiche disposizioni tenendo conto delle linee guida organizzative e delle raccomandazioni contenute negli appositi Accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-Regioni sulle rispettive materie.
  Inoltre, le singole regioni hanno facoltà di definire le caratteristiche specifiche delle strutture che compongono la rete dell'emergenza-urgenza e la rete ospedaliera. In tale contesto, il Ministero della salute, svolge soli compiti di verifica dell'adesione agli standard previsti dal Decreto 70, non potendo entrare nel merito delle singole scelte organizzative, come detto, proprie delle regioni.
  Premesso ciò, con specifico riferimento ai quesiti posti dagli On.li interroganti, la struttura commissariale della Regione Calabria ha comunicato, relativamente alla rete ospedaliera tempodipendente politrauma, che il territorio calabrese ha un bacino di utenza di poco inferiore ai 2 milioni di abitanti e, pertanto, non rientrando nei parametri sopra indicati, non dispone di un centro di alta specialità.
  In casi di particolari traumi, dunque, viene assicurato il trasferimento dei pazienti negli ospedali fuori Regione, se del caso, in elicottero.
  Tuttavia, al fine di garantire ulteriormente la tutela della salute dei residenti nella regione, il Commissario ad acta ha rassicurato che si sta valutando la possibilità di stipulare apposite convenzioni con altre regioni, in accordo a quanto previsto dal decreto ministeriale indicato.
  Infine, con riferimento alla possibile attivazione, nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme, del Centro di Alta specialità, la struttura commissariale ha fatto presente che tale città dispone di un ospedale «spoke» che, mancando delle unità operative fondamentali quali la neurochirurgia, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, radiologia interventistica etc., non consentirebbe, in ogni caso, di poter divenire sede di un «trauma center».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

istituto ospedaliero

rete di trasporti