ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11169

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 19/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/04/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/04/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2017
Resoconto BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 20/04/2017
Resoconto BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2017

SVOLTO IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11169
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da un'indagine dell'Anaao (Associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale), emerge il drammatico sovraffollamento dei pronto soccorso del nostro Paese;
   secondo quanto denuncia il sindacato, non è l'accesso improprio al triage, ma soprattutto la mancanza di posti letto nei reparti che trasformano i servizi di emergenza – urgenza in veri e propri ricoveri, anche per diversi giorni, in grandi stanzoni senza alcun di tipo di privacy;
   secondo gli standard ospedalieri, il limite di permanenza nei pronto soccorsi non dovrebbe superare le due ore, tuttavia, tale limite non è rispettato da tre ospedali su quattro; infatti, nel 2016, circa venticinquemila pazienti hanno sostato in attesa del ricovero tra le ventiquattro e le sessanta ore;
   il dottor Domenico Montemurro, responsabile di Anaao giovani, che ha condotto l'indagine ha spiegato: «oramai a causa della mancanza di posti letto i ricoveri urgenti alimentati dai pronto soccorso sono il 56 per cento del totale e per quelli programmati, come in oncologia o per la piccola chirurgia, le liste d'attesa si allungano: sessantotto giorni per un'ernia inguinale oltre novanta per una tonsillectomia»;
   si è più volte assistito a immagini mandate in onda sui canali tv, di drammatiche situazioni di sovraffollamento di pazienti in barella, uno accanto all'altro in attesa di un posto letto se non addirittura di pazienti messi per terra per poter loro prestare le cure di cui necessitano;
   agli interroganti appare del tutto evidente che lo standard del 3,7 per mille abitanti, sia insufficiente per una popolazione demografica come quella italiana, tenuto conto che negli ospedali pubblici del Paese, negli ultimi dieci anni, sono stati tagliati circa 70.000 posti letto;
   il pronto soccorso rappresenta l'interfaccia tra ospedale e territorio, il primo servizio dove si rivolgono i cittadini con problemi di salute reputati urgenti, tuttavia affollamento, sovraffollamento, mancanza di posti letto nei reparti e insufficienza della dotazione organica di medici e infermieri conferma la totale mancanza di affidabilità ed efficienza che si dovrebbe prefiggere la sanità pubblica –:
   quali ulteriori iniziative urgenti intenda mettere in campo, per quanto di competenza, per implementare la dotazione di organico di medici e infermieri ospedalieri, al fine di migliorare la sanità pubblica e rendere più efficace e snello l'accesso al pronto soccorso, senza che si debba attendere anche per giorni prima di avere un posto letto in reparto. (5-11169)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-11169

  Gli onorevoli interroganti hanno posto una problematica davvero rilevante, sulla quale il Ministero della salute – nella piena consapevolezza che i livelli delle prestazioni assistenziali sono collegati ad una seria organizzazione del personale – è impegnato da anni, con azioni concrete, e molte assai recenti, che mi appresto ora sinteticamente ad illustrare.
  Ricordo, infatti, che la legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) ha previsto un primo intervento, volto a realizzare un piano straordinario di assunzioni nel Servizio Sanitario Nazionale – in parte riservate ai precari – anche al fine di consentire il rispetto della nuova disciplina sull'orario di lavoro.
  In particolare, tale legge ha disposto che le Regioni definiscano i propri fabbisogni di personale tenendo conto della cornice finanziaria programmata e delle disposizioni vigenti in materia di costo del personale, facendo riferimento a tutte le professionalità sanitarie per le quali abbiano rilevato effettive esigenze assunzionali.
  Laddove, sulla base del piano del fabbisogno del personale, emergano criticità, gli enti del Servizio Sanitario Nazionale possono, dunque, indire procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione di personale medico, tecnico professionale e infermieristico.
  A tale specifico riguardo, desidero rimarcare che lo schema di decreto che riforma il testo unico del pubblico impiego, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 febbraio introduce, tra l'altro, una ulteriore proroga di un anno rispetto a quella già prevista dal decreto cosiddetto milleproroghe per l'espletamento delle richiamate procedure concorsuali straordinarie, le quali, pertanto, a seguito dell'approvazione del decreto in parola, potranno essere indette entro il 31 dicembre 2018 e concluse entro il 31 dicembre 2019.
  Oltre tali interventi, di carattere straordinario, si è voluto investire concretamente anche su misure di natura strutturale: mi riferisco all'ultima legge di bilancio, che ha previsto, nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, il vincolo specifico di una quota pari a 75 milioni di euro per l'anno 2017 e a 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018, per fare fronte agli oneri derivanti dai processi di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario.
  Tali nuove misure, aggiuntive rispetto a quelle già previste nella legge di stabilità per il 2016, rappresentano, pertanto, l'inizio di un cammino che porterà al ripristino di un «fisiologico turn over» del personale.
  Per quanto riguarda la situazione dei servizi ospedalieri di Pronto Soccorso, occorre ricordare che nel nostro Paese il fenomeno del loro sovraffollamento è notevolmente accentuato, in alcuni periodi dell'anno, a causa di ondate di caldo o di freddo, ovvero da picchi di influenza.
  Il Servizio Sanitario Nazionale ha inteso contrastare il fenomeno del sovraffollamento individuando un sistema di accoglienza e valutazione del grado di priorità di accesso alle cure del Pronto Soccorso, il «Triage infermieristico», che ha favorito una serie di ulteriori iniziative rivolte a fornire una risposta alla presa in carico del paziente a livello territoriale, pre e post ospedaliera.
  Allo scopo di garantire la realizzazione di sistemi di Triage uniformi ed omogenei in tutto il territorio nazionale, il Ministero della salute ha proceduto di recente all'aggiornamento delle Linee Guida sul Triage, alla definizione di Linee Guida nazionali sul modello dell'Osservazione Breve Intensiva, e a fornire indicazioni in merito alle azioni di contrasto al sovraffollamento.
  Resta ovviamente fermo che, nell'ambito di tali indirizzi generali, le Regioni e le Direzioni Sanitarie Aziendali possono sviluppare, in nome della loro autonomia organizzativa e gestionale, ulteriori iniziative finalizzate, ad esempio: a rafforzare i servizi dedicati, a migliorare le procedure di accesso per le prestazioni d'urgenza, ad attivare percorsi alternativi di presa in cura, ad attuare il monitoraggio degli indicatori relativi all'affollamento, ad istituire apposite aree di ricovero e dimissione, a prevedere il coordinamento dei flussi dei pazienti in ingresso ed in uscita e, in conclusione, a predisporre specifici Piani di Gestione del Sovraffollamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso