ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 781 del 19/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/04/2017
Stato iter:
01/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/06/2017
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/06/2017
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/06/2017

SVOLTO IL 01/06/2017

CONCLUSO IL 01/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11161
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Mercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, DALL'OSSO, LOMBARDI, ALBERTI, PESCO, VILLAROSA, BUSTO, MASSIMILIANO BERNINI e PAOLO BERNINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la ex Gruppo Novelli – Nuova Panem, importante operatore presente nel mercato del pane fresco industriale e dei sostitutivi del pane con una consistente rete distributiva formata da circa 5.000 punti vendita, nelle svariate sedi produttive distribuite in Italia conta circa 500 dipendenti;
   in data 22 dicembre 2016 è stata realizzata, dall'amministrazione straordinaria subentrata a causa del fallimento della Nuova Panem da anni in crisi a causa anche del pesante debito accumulato di circa 120 milioni di euro, la cessione dell'intera azienda alla Alimenti Italiani facente capo al Gruppo iGreco. Tale cessione dapprima accolta con entusiasmo da lavoratori e sindacati, non ha però portato ai benefici sperati. Se da una parte la nuova proprietà vorrebbe presentare un piano industriale finalizzato a dare una prospettiva di sviluppo sulla base della forte mole debitoria pregressa con l'intento di ristrutturare i debiti maturati negli anni con fornitori e istituti bancari investendo nei principali business del Gruppo come il rafforzare le produzioni agricole e il settore della panificazione e del pet food, dall'altra ha però specificato che la mole di investimenti necessari non è attualmente quantificabile a causa della condizione di instabilità economico-finanziaria del Gruppo, aggiungendo di non essere nelle condizioni di fornire un piano industriale preciso per un rilancio della Nuova Panem;
   i sindacati che seguono la vicenda, in una nota hanno dichiarato che l'azienda ha annunciato che la realizzazione del piano industriale prevede un consistente taglio del costo del lavoro e chiede ulteriori sacrifici ai lavoratori;
   al Ministero dello sviluppo economico è da tempo attivo un tavolo di confronto sulla crisi aziendale della Alimenti Italiani –:
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, non intendano, nel tavolo nazionale di confronto con la sopraindicata Alimenti Italia e le rappresentanze sindacali, promuovere iniziative volte ad elaborare un piano per un cambiamento della gestione societaria al fine di assicurare una strategia di sviluppo a lungo termine dell'azienda che ponga al centro delle priorità la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e l'esclusione dei licenziamenti per ognuno dei lavoratori dell'azienda;
   qualora non si riuscisse ad evitare i licenziamenti dei lavoratori della sopraindicata azienda, se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, non intendano assumere iniziative per favorire un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati. (5-11161)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11161

  Il Ministero dello sviluppo economico per il Tramite dell'Unità per la Gestione delle Vertenze delle Imprese in Crisi segue le vicende del Gruppo Novelli dal 2012, quando il Gruppo era sull'orlo del fallimento.
  Tale situazione è stata determinata da un mercato fortemente concorrenziale e anche da un grave indebitamento che aveva portato gli istituti di credito a bloccare le linee di affidamento.
  Il 22 dicembre 2016, la società Alimentitaliani del Gruppo iGreco ha rilevato tutte le attività e passività, nonché tutte le società controllate del Gruppo Novelli ed ha presentato un piano industriale che offre concrete prospettive di valorizzazione e sviluppo di tutti gli asset aziendali – oltre al recupero di alcune attività dismesse – attraverso consistenti investimenti e interventi di recupero della produttività.
  Dopo serrate trattative presso il Ministero dello sviluppo economico, il 13 aprile 2017, i rappresentanti della regione Lazio e della regione Umbria, le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali, l'azienda e il Ministero dello sviluppo economico, hanno siglato una ipotesi di accordo che successivamente è stata approvata dai lavoratori di Alimentitaliani e Fattorie Novelli.
  L'Accordo richiama il piano industriale che prevede investimenti negli allevamenti avicoli per 17 milioni e 200 mila euro e investimenti nella panificazione per 8 milioni e 230 mila euro nel sito di Amelia, e 5 milioni nel sito di Cisterna di Latina.
  Per quanto riguarda la società Nuova Panem di Muggio (MI), come anche richiamato nell'Accordo suddetto, sono attualmente in corso trattative tra il Curatore Fallimentare di Panem Italia e la Società Alimentitaliani per rilevare l'immobile necessario alla prosecuzione delle attività.
  Sul fronte occupazionale, l'Accordo conferma l'impegno ad agire per la massima salvaguardia dell'occupazione pur riconoscendo la necessità di operare un efficientamento delle produzioni attraverso una riorganizzazione del lavoro stesso.
  Attualmente, come riferisce il Ministero del lavoro, è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria con n. 72 dipendenti impiegati presso le diverse sedi della provincia di Terni, a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà. Tale contratto, stipulato in data 21 giugno 2016, prevedeva la riduzione dell'orario dei lavoratori nella misura del 30 per cento, per un periodo di 18 mesi, decorrenti dal primo luglio 2016 al 31 dicembre 2017.
  In data 15 maggio 2017, presso il Ministero del lavoro si è tenuto un incontro alla presenza anche dei rappresentanti del Mise, della Società Alimentitaliani e delle OOSS.
  Nel corso di tale incontro si è sottoscritto un accordo che prevede il ricorso alla Cigs da parte della Società per n. 44 unità lavorative, di cui 39 in forza presso il sito di Terni e 5 presso il sito di Amelia, a far data dall'8 maggio 2017 per la durata di 12 mesi.
  Infine, con riferimento al piano di recupero occupazionale, l'Azienda ha dichiarato che lo stesso è collegato agli appositi percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la regione Umbria e dalla medesima previsti per l'area di crisi complessa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

mercato

reinserimento professionale