ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 05/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
FAVA CLAUDIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/04/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/04/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

SVOLTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11053
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   RICCIATTI, FERRARA, EPIFANI, SCOTTO, PIRAS, QUARANTA, NICCHI, MELILLA, DURANTI, SANNICANDRO, KRONBICHLER, FAVA, FRANCO BORDO, ZARATTI e MARTELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 17 marzo 2017 presso Unioncamere nazionale, si è tenuto un incontro fra quest'ultima e le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil per discutere dello stato di attuazione del piano di riordino delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (Ccia) di cui al decreto legislativo n. 219 del 2016, ed, a quanto si apprende da fonti sindacali, per ciò che riguarda le unioni regionali pare che il segretario generale, dottor Tripoli, abbia richiesto di congelare la situazione fino al completamento del riordino delle camere di commercio per avere un quadro chiaro dal momento che laddove le unioni regionali dovessero essere poste in liquidazione (come nel caso delle Marche) ed in seguito soppresse, il personale, senza soluzione di continuità, potrebbe avere il passaggio verso una azienda speciale della regione di appartenenza;
   sempre dalla nota sindacale si apprende la preoccupazione in merito ad accorpamenti, rideterminazione delle piante organiche, razionalizzazione delle sedi e mobilità;
   le parti hanno fissato un nuovo incontro per il 5 aprile 2017;
   per quanto riguarda le Marche, a fronte del processo di accorpamento è stato valutato positivamente da parte delle organizzazioni sindacali, il progetto di mantenimento dei «presidi territoriali» quali «punti forza» del sistema camerale coincidenti con le attuali sedi delle cinque camere di commercio. A seguito di un possibile accorpamento dei servizi interni, conseguente alla semplificazione dell'attuale sistema camerale, ad oggi costituito da cinque camere di commercio, è stata avanzata l'ipotesi di un utilizzo del personale per rafforzare i servizi esterni alle imprese, previa adeguata formazione, garantendo così il mantenimento dei livelli occupazionali e scongiurando qualsiasi esubero di personale. Se il processo di riforma, per quanto concerne il personale dipendente delle attuali cinque camere di commercio delle Marche, si prospetta «governabile» ben più complicata appare la situazione del personale dipendente delle aziende speciali e di Unioncamere Marche. Trattandosi di personale con contratto di natura privatistica si rende necessaria ed urgente una modifica alla legge di riforma che consenta di garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro anche di detto personale nei nuovi soggetti che nasceranno a seguito del processo di riforma –:
   quali iniziative urgenti s'intendano avviare per modificare la legge di riforma delle camere di commercio al fine di tutelare i dipendenti con contratto privatistico, anche al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali. (5-11053)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11053

  Nel quesito presentato, gli Onorevoli Interroganti riferiscono sull'esito di un confronto con Unioncamere nazionale e le rappresentanze sindacali CGIL, CISL e UIL, nel corso del quale è stato affrontato il tema del piano di riordino delle Camere di commercio, in attuazione del decreto legislativo 219/2016 ed, in particolare, il mantenimento delle Unioni regionali e le connesse conseguenze sui livelli occupazionali.
  Rispetto a quanto rappresentato e alle preoccupazioni esposte, è utile rilevare, in primo luogo, che nell'ambito del riordino del sistema camerale prefigurato dal Decreto legislativo 219/216, il Governo ha inteso salvaguardare in termini complessivi i livelli occupazionali e le professionalità dei dipendenti delle camere di commercio, delle unioni regionali e delle aziende speciali, attraverso specifici meccanismi di mobilità, che tengano conto degli effettivi fabbisogni di tutti gli enti interessati.
  In particolare, per quanto concerne il personale delle Unioni regionali e delle Aziende speciali, sottolineo che ai fini del riassorbimento del medesimo personale sarà vietata qualsiasi forma di assunzione o impiego di nuovo personale o il conferimento di incarichi, a qualunque titolo o con qualsiasi tipologia contrattuale, da parte delle medesime Unioni ed Aziende speciali, con l'eccezione del personale che dovesse risultare eccedente.
  Per quanto riguarda, inoltre, l'ipotesi in cui l'Unione regionale dovesse essere liquidata in quanto non più conforme al dettato normativo di cui al decreto legislativo 219/2016, si fa presente che il novellato articolo 6 della legge 580/93, al comma 1-ter, ha previsto che, per effetto della razionalizzazione, nel caso di assenza di Unioni regionali, i compiti operativi per la gestione dei servizi comuni già attributi alle Unioni regionali possano essere svolti, comunque in forma associata, ovvero possano essere attribuiti ad Aziende speciali costituite appositamente nel contesto del riordino delle stesse, quale punto di riferimento del collegamento con la Regione.
  Tale previsione, una volta completato il percorso di razionalizzazione delle aziende speciali, nonché del complessivo piano di riorganizzazione che coinvolgerà anche le unioni regionali, consentirà di poter ricollocare il personale sulla base delle esigenze derivanti dal complessivo riordino del sistema, attraverso percorsi di formazione e di riqualificazione.
  Evidenzio, infine, che solo all'esito della concreta applicazione delle misure previste dal decreto legislativo di riforma, e quindi al completamento del piano di razionalizzazione delle aziende speciali, nonché del mantenimento delle unioni regionali, sarà possibile avere un quadro definitivo della situazione dei livelli occupazionali, e poter, quindi, intervenire con le misure già previste dal citato decreto legislativo 219/2016.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

personale a contratto

servizio