ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: MISTO-UDC
Data firma: 30/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC 30/03/2017
CERA ANGELO MISTO-UDC 30/03/2017
DE MITA GIUSEPPE MISTO-UDC 30/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11016
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   BINETTI, BUTTIGLIONE, CERA e DE MITA. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   in una famiglia di Gorizia, con padre medico e madre casalinga, nel 2007 e nel 2009, sono nati due bambini affetti da una rara malattia genetica (mutazione in POLG2), diagnosticata dall'Istituto Besta di Milano. I bambini presentano ipoacusia neurosensoriale e ritardo del linguaggio, in un quadro complessivo di sviluppo neuro-cognitivo inferiore rispetto all'età. La patologia è confermata dal Centro regionale per le malattie rare diretto da Bruno Bembi di Udine nel 2013. I bambini sono sottoposti ad accertamenti anche presso il laboratorio Courtagen Woturb nel Massachusset, in cui si conferma l'alterazione genetica. Anche il padre presenta una ipoacusia neurosensoriale in forma attenuata;
   la patologia crea nei bambini una vera e propria forma di disabilità cognitiva e comportamentale, rendendo necessario un intervento farmacologico e psico-pedagogico. Vengono presi in cura dall'Asl di Gorizia e sottoposti alla commissione medica per l'invalidità che conferma la diagnosi. A scuola sono seguiti da un insegnante di sostegno e portano protesi acustiche;
   con il tempo, il disagio si accentua e i genitori si rivolgono ai servizi sociali di Gorizia che capovolgono l'ipotesi di partenza. Non sono i bambini ad essere affetti da patologia genetica, ma i genitori ad essere esagerati affliggendo i bambini con un eccesso di cure;
   i genitori vengono segnalati dall'Azienda per l'assistenza sanitaria della Bassa friulana-isontina alla procura della repubblica competente, che, in prima istanza, rigetta l'accusa fatta ai genitori ma poi avvia un'indagine con intercettazioni. L'accusa ai genitori è quella di eccesso di cure; in una intercettazione, la madre appare esasperata, minacciando di fare una sciocchezza se non troverà qualcuno che l'aiuti. Questo induce la procura a far prelevare nel novembre 2015 i bambini da scuola e a disporre che siano ospitati nella casa famiglia di un'altra regione;
   la stampa locale ha dato molto spazio alla vicenda ed è disponibile una copiosa documentazione dalla quale emerge lo stupore della popolazione che considera l'accaduto un atto di ingiustizia;
   attualmente, i bambini si trovano in una casa famiglia di Vigevano, senza genitori e senza cure farmacologiche, ma presentano gli stessi sintomi nonostante siano state rimosse le cause ipotizzate –:
   se risulti per quali ragioni i bambini siano stati allontanati dai genitori, dal loro contesto sociale abituale e siano stati privati del supporto farmacologico;
   come si intenda procedere in relazione alla questione dell'attività di servizi sociali in cui le diagnosi mediche più accreditate vengono spesso ribaltate, determinando situazioni in cui i minori sono allontanati dal loro nucleo familiare.
(5-11016)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

fanciullo

accusa