ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10995

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 769 del 29/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2017
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 29/03/2017
Stato iter:
28/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2017
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 28/06/2017
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/03/2017

DISCUSSIONE IL 28/06/2017

SVOLTO IL 28/06/2017

CONCLUSO IL 28/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10995
presentato da
VERINI Walter
testo presentato
Mercoledì 29 marzo 2017
modificato
Mercoledì 12 aprile 2017, seduta n. 779

   VERINI, ERMINI, AMODDIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il 14 marzo 2017 l'interrogante ha presentato interrogazione n. 5-10820, avente ad oggetto la richiesta di attività ispettiva a tutela del prestigio dell'autorità giudiziaria; il 15 marzo 2017 la direzione distrettuale antimafia di Catania ha eseguito, nell'ambito di indagini concernenti l'ampliamento della discarica Cisma di Melilli, un'ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Catania per i reati di traffico illecito di rifiuti, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, traffico di influenze illecite e altri reati. 14 i provvedimenti restrittivi in carcere o arresti domiciliari; 3 le misure interdittive. Secondo la ricostruzione giornalistica i giudici amministrativi sarebbero stati indotti in errore sul procedimento avente ad oggetto l'ampliamento della discarica Cisma;
   i provvedimenti giurisdizionali sono: ordinanza 614/2014 del Consiglio di giustizia amministrativa per la regione Siciliana sulla sospensiva proposta da Cisma nel quale è scritto: «avuto riguardo anche agli esiti dei recentissimi accertamenti tecnici svolti in sede penale dall'ingegnere Vincenzo Naso, consulente del pubblico ministero, prodotti in questa sede e che, a cura di parte ricorrente, possono essere riversati negli atti di prime cure per essere ivi posti a base della decisione, occorre verificare la coincidenza tra le aree cui si riferiva il progetto originario, già sottoposto a VIA, e quelle su cui si vorrebbe realizzare l'odierno ampliamento della discarica.»;
   la sentenza del Tar 1181/2015 che dice: «A tal fine – come indicato dal CGARS nella citata ordinanza n. 614/2014 – devono essere valorizzati, infatti, i seguenti elementi: per un verso, le risultanze della perizia redatta dal Professore Ingegnere Vincenzo Naso in qualità di C.T.U. nominato dal Tribunale di Siracusa nell'ambito del giudizio recante 2201/14 al cui contenuto integrale si rinvia (ed in particolare a pagina n. 7 ove espressamente si afferma che il D.D.G. n. 1147 del 15 dicembre 2006 rappresenta titolo idoneo per la realizzazione dell'intera volumetria in quanto esso non ha evidenziato impatti significativi o negativi sull'ambiente relativamente all'intero progetto, quello comprendente l'intera volumetria). Sentenza T.A.R. 2040/2015 sul silenzio serbato dall'Amministrazione regionale sull'istanza per la conclusione del procedimento AIA (ampliamento della discarica) che disponeva la nomina a Commissario « ad acta»;
   l'induzione in errore sarebbe avvenuta anche mediante le attività di consulenza di Naso e Verace quest'ultimo, nominato Commissario ad acta nell'ambito del giudizio amministrativo: Naso (sottoposto alla misura interdittiva dell'esercizio della professione) è stato nominato consulente unitamente a Verace (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari) dal pubblico ministero di Siracusa Giancarlo Longo, nell'ambito di un procedimento penale avente ad oggetto la discarica Cisma;
   Naso è consulente del Consiglio di giustizia amministrativa nel giudizio promosso dalla Am Group contro la Soprintendenza di Siracusa per la riforma della sentenza del Tar 2392/2013 concernente il diniego del nulla-osta al progetto edificatorio presentato dalla società al comune di Siracusa e la richiesta risarcitoria di milioni di euro; Am Group è riconducibile al medesimo centro di imputazione di interessi imprenditoriale Open Land che ha impugnato al Consiglio di giustizia amministrativa la sentenza del Tar avente ad oggetto il diniego alla realizzazione di un centro commerciale e il risarcimento dei danni; nel giudizio di appello è nominato consulente tecnico d'ufficio il commercialista Pace, consulente presso la procura di Siracusa; nell'ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa. Il quadro delineato nella interrogazione 5-10820 e nella presente interrogazione merita una verifica ispettiva urgente –:
   se il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro interrogato intendano valutare la sussistenza dei presupposti per l'avvio di iniziative ispettive, rispettivamente presso il Consiglio di giustizia amministrativa e la procura di Siracusa, anche al fine di fugare eventuali dubbi che emergono anche da articoli di stampa sulle attività giudiziarie sopra indicate. (5-10995)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-10995

  Con riferimento all'interrogazione in discussione e nei limiti di specifica competenza di questo Dicastero, si rappresenta quanto segue.
  Mediante l'atto di sindacato ispettivo, gli Onorevoli Amoddio e Verini sollecitano il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro della giustizia a valutare la sussistenza dei presupposti per una verifica ispettiva, rispettivamente presso il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia e presso la Procura della Repubblica di Siracusa, in relazione ai fatti posti a fondamento delle ordinanze di applicazione di misure cautelari, custodiali ed interdittive, eseguite il 15 marzo 2017 dalla D.D.A. di Catania in relazione alla vicenda connessa all'ampliamento della discarica «Cisma», «anche al fine di fugare eventuali dubbi che emergono da articoli di stampa sulle attività giudiziarie sopra indicate».
  Evidenziano, in particolare, come, secondo le ricostruzioni giornalistiche, i giudici amministrativi, del Tar e del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, sarebbero stati indotti in errore riguardo la regolarità del procedimento, avente ad oggetto l'ampliamento della discarica «Cisma», anche dall'attività dell'ing. Vincenzo Naso (sottoposto alla misura interdittiva dell'esercizio della professione) e di Verace, nominato commissario ad acta nell'ambito del giudizio amministrativo (sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari), entrambi nominati consulenti tecnici dal Pubblico Ministero di Siracusa, Giancarlo Longo, nell'ambito del procedimento penale n. 2201/14 RGNR, avente ad oggetto la medesima discarica «Cisma». Il Naso, in particolare, avrebbe consumato l'illecita condotta, oggetto di incolpazione provvisoria, nella qualità di autore della consulenza tecnica, redatta nel contesto di detto procedimento penale, secondo la quale il D.D.G. n. 1147 del 15 dicembre 2006 rappresentava titolo idoneo per la realizzazione dell'intera volumetria oggetto di ampliamento, prodotta al Consiglio di Giustizia Amministrativa nel procedimento avente al oggetto la sospensiva proposta da «Cisma» e valorizzata dal TAR nella sentenza n. 1181/2015.
  Secondo quanto riferito dalla competente articolazione ministeriale, il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania, invitato a fornire informazioni in relazione alla vicenda in esame, ha riscontrato detta richiesta – significando come le stesse vicende fossero state, peraltro, già oggetto di interpellanza urgente del Dep. Zolezzi, in relazione alla quale la Procura di Catania aveva già fornito elementi informativi – allegando ampi stralci di interesse dell'ordinanza cautelare sopra richiamata, costituenti le uniche informazioni ostensibili.
  Dalla lettura del citato provvedimento si evince come, effettivamente, il dott. Giancarlo Longo nell'ambito del p.p. n. 2201/14 RGNR iscritto, per reati di natura ambientale ed edilizia, presso la Procura della Repubblica di Siracusa, a carico Di Stefano Agata, Plescia Paolo e D'Amico Salvo (Salvatore) – rispettivamente legale rappresentante della «Cisma» Ambiente s.p.a., ricercatore scientifico del CNR e direttore tecnico dell'impianto «Cisma» e dipendente della Paradivi servizi s.r.L, società che svolgeva attività di smaltimento e trasporto rifiuti speciali riconducibile al gruppo Paratore – avesse nominato consulente, in data 27 maggio 2014, l'Ing. Verace al fine di verificare la sussistenza delle violazioni ambientali e degli abusi edilizi ipotizzati dal N.O.E. nella informativa del 10 febbraio 2014, nonché – su istanza avanzata il 5 novembre 2014 dagli indagati, che avevano prospettato condotte penalmente rilevanti a carico di funzionari della Regione Sicilia nell'espletamento della loro attività istruttoria e chiesto nominarsi altro consulente per verificare lo stato amministrativo della pratica – nominato l'ing. Naso, cui aveva affidato l'incarico di verificare la completezza dell’iter amministrativo, se la richiesta di ampliamento fosse già inclusa nella V.I.A. del D.D.G. 1447/2006 e l'eventuale configurabilità di condotte illegittime in capo a funzionari dell'assessorato competente.
  E, depositata la relazione, la «Cisma» ne aveva estratto copia, producendola al Consiglio di Giustizia Amministrativa che, riformando la decisione assunta dal TAR in via cautelare – secondo la quale era stata ritenuta fondata la posizione assunta dai responsabili V.I.A./V.A.S. secondo cui ai fini dell'ampliamento della discarica era necessario un nuovo procedimento V.I.A. – aveva accolto, invece, le ragioni della «Cisma» ed annullato l'atto di arresto endoprocedimentale, proprio sulla scorta della consulenza disposta nell'ambito del sopra indicato procedimento penale, che attestava la coincidenza delle aree oggetto di ampliamento con quelle previste nel progetto a suo tempo autorizzato, invitando il T.A.R. a pronunciarsi nel merito.
  Il T.A.R., con sentenza 1181/2015, aveva, a sua volta, annullato l'atto di arresto endoprocedimentale contenuto nel verbale di conferenza dei servizi del 25 settembre 2014 e, fondandosi sulla relazione del consulente del PM di Siracusa Naso e su una seconda relazione redatta dall'Ing. Verace – anch'egli, come già evidenziato, nominato consulente della stessa Procura di Siracusa, e secondo il quale il D.D.G. 1447/2006 era titolo idoneo alla realizzazione dell'intera volumetria del sito di discarica – aveva concluso come non fosse necessaria una nuova procedura di V.I.A. per il progetto di ampliamento.
  Tanto la consulenza redatta dal Naso che quella del Verace sono state ritenute dal G.I.P., per le motivazioni diffusamente esposte nell'ordinanza cautelare sopra richiamata ed in ragione degli elementi indiziari acquisiti (comprensivi delle conversazione intercettate), ideologicamente false e preordinate a favorire la posizione della «Cisma».
  Tanto premesso in ordine alla ricostruzione della vicenda processuale, va rilevato come la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa sia, da tempo, alla costante attenzione di questo Dicastero.
  Dalle informazioni pervenute risulta come il predetto ufficio sia stato già sottoposto ad accertamenti ispettivi da parte del Ministero della giustizia e che taluni magistrati ivi in servizio sono stati condannati, anche con sentenze divenute irrevocabili, per reati consumati nell'esercizio delle funzioni.
  Per quanto attiene, più specificatamente, ai fatti rappresentati nell'interrogazione, si rappresenta come i competenti uffici di questo Dicastero siano stati richiesti di svolgere gli opportuni approfondimenti istruttori in riferimento al conferimento dei citati incarichi di consulenza tecnica, nel più ampio contesto evocato nell'interrogazione.
  L'Ispettorato generale ha riferito di avere in corso accertamenti, anche alla luce della relazione in data 21 aprile 2017 trasmessa dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di appello di Catania, seguendo gli sviluppi dei procedimenti penali iscritti a riguardo dall'autorità giudiziaria competente.
  L'attuale svolgimento di indagini, ancora coperte dal segreto investigativo, rende, allo stato, opportuno rimandare una ulteriore attività di accertamento in loco, che potrà essere considerata, anche ai fini delle conseguenti valutazioni disciplinari, all'esito dell'esame degli atti che potranno essere resi noti.
  Confermando la costante attenzione riservata all'evoluzione degli accertamenti in corso, come comunicato dall'Ispettorato, risulta che anche la Prima Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura abbia programmato un accesso presso la Procura della Repubblica di Siracusa, in considerazione dei profili di criticità evidenziati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

verifica ispettiva

traffico illecito