ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10993

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 769 del 29/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROCCHI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARRINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2017
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2017
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2017
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/03/2017
Stato iter:
11/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 11/05/2017
Resoconto ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/03/2017

DISCUSSIONE IL 11/05/2017

SVOLTO IL 11/05/2017

CONCLUSO IL 11/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10993
presentato da
ROCCHI Maria Grazia
testo di
Mercoledì 29 marzo 2017, seduta n. 769

   ROCCHI, PARRINI, NARDUOLO, SBROLLINI e CASELLATO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Grandi Molini Italiani è tra i principali gruppi molitori in Europa ed è il primo produttore italiano di farina di grano tenero;
   il gruppo, che ha un organico di circa 250 addetti, si compone di cinque stabilimenti molitori (due nel Veneto, due in Friuli Venezia Giulia e uno in Toscana) oltre ad alcuni centri di distribuzione;
   G.M.I. si trova oggi in concordato preventivo con continuità dal maggio 2016 per una pesante condizione debitoria, non imputabile all'andamento produttivo;
   nello stabilimento di Livorno, che attualmente occupa 45 addetti, la PROMOLOG, partecipata della GMI, procedere con l'invio di 30 lettere di licenziamento e respinge la richiesta di ritirare le procedere di mobilità ed utilizzare gli ammortizzatori sociali ancora disponibili, che per l'azienda possono essere prolungate di un ulteriore anno in quanto collocate in un'area di crisi complessa;
   quindi, nonostante si sia aperta una trattativa, il rifiuto, da parte della proprietà, di dar corso all'attivazione degli ammortizzatori sociali (già confermati come disponibili per almeno 21 mesi) appare non comprensibile e pone in concreto rischio l'occupazione di altri lavoratori di una città già duramente provata da una lunga crisi economica che ha determinato consistenti perdite di capacità produttiva e di forza lavoro;
   l'azienda motiva la propria decisione con difficoltà connesse al rifornimento della materia prima che, per quasi il 45 per cento arriva via mare, ma, si afferma, le restrizioni della Capitaneria di Porto relative al pescaggio delle navi in attracco hanno determinato un danno economico attribuito ai maggiori costi di approvvigionamento;
   l'Autorità Portuale di Livorno si è resa ampiamente disponibile alla ristrutturazione della banchina e all'ampliamento del relativo fondale, con un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro. Ciò garantirebbe il contenimento dei costi di approvvigionamento ed il ripristino delle condizioni di competitività attese;
   l'azienda, nonostante l'impegno e la costante attenzione della regione Toscana, non ritiene che l'opera possa realizzarsi in tempi compatibili con i 21 mesi di ammortizzatori sociali e manifesta l'intenzione di confermare la procedura di mobilità;
   è molto grave un taglio drastico di posti di lavoro a fronte di strumenti di protezione sociale pienamente utilizzabili e di programmi di investimento sottoscritti. In estrema sintesi, se entro il 17 aprile 2017 non sarà raggiunto alcun accordo, i licenziamenti diventeranno effettivi: un'eventualità questa che va scongiurata in ogni modo –:
   se non ritenga necessario intervenire, accogliendo la richiesta dei rappresentanti dei lavoratori per la convocazione di un tavolo nazionale con le parti interessate, e farsi parte attiva affinché si utilizzino pienamente tutti gli ammortizzatori sociali ancora disponibili, che, nella situazione della GMI e PROMOLOG, possono essere prolungate di un ulteriore anno, data la collocazione dell'azienda in un'area di crisi complessa. (5-10993)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-10993

  Rispondo in merito alle questioni poste dagli Onorevoli Interroganti, relative alla crisi occupazionale che ha colpito i lavoratori della Società Promolog, partecipata del Gruppo Grandi Molini Italiani (GMI), dello stabilimento di Livorno.
  In data 1o febbraio 2017, come noto, è stata attivata una procedura di mobilità ex legge n. 223 del 1991 dalle due società GMI e Promolog per 30 addetti su 45 complessivi, adibiti nel predetto stabilimento molitore.
  Il 20 aprile 2017 si è tenuto presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo tecnico al quale hanno partecipato i rappresentanti delle due società del Gruppo, GMI S.p.A. e Promolog S.r.l., della Regione Toscana e delle Organizzazioni Sindacali.
  In tale sede sono stati sottoscritti dalle parti gli impegni reciproci, in base ai quali le Società Grandi Molini Italiani e Promolog si impegnavano a ridurre il numero degli esuberi rispettivamente: per GMI da 17 a 9 unità, a fronte di un accordo per l'utilizzo di Contratti di Solidarietà (CdS) nella misura del 50 per cento dell'orario di lavoro; per Promolog da 13 a 8 unità, a fronte di un accordo per l'utilizzo di Contratti di Solidarietà nella misura del 40 per cento dell'orario di lavoro.
  Per i restanti esuberi, la Società si impegnava, inoltre, ad erogare un incentivo ai lavoratori che avrebbero accettato la risoluzione del rapporto di lavoro.
  Gli impegni presi al tavolo tecnico tenutosi presso il MiSe sono stati successivamente ratificati in un accordo sottoscritto dal Gruppo GMI e dalle Organizzazioni Sindacali il 28 aprile 2017, presso la Regione Toscana.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà, comunque, a monitorare gli sviluppi della vicenda, di interesse anche delle Autorità locali nelle rispettive competenze.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

cerealicoltura

commissione interna