ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10926

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 764 del 22/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: LENZI DONATA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/03/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/03/2017
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10926
presentato da
LENZI Donata
testo di
Mercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   LENZI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   come ha reso noto lo stesso Ministero della salute, dal mese di gennaio 2017 è stato registrato un preoccupante aumento del numero di casi di morbillo in Italia. A fronte degli 844 casi di morbillo segnalati nel 2016, dall'inizio dell'anno sono già stati registrati più di 700 casi, un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui si erano verificati 220 casi, di oltre il 230 per cento. La maggior parte dei casi sono stati segnalati in Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Più della metà fra i 15-39 anni;
   il forte aumento dei casi di morbillo è in gran parte dovuto al numero crescente di genitori che rifiutano la vaccinazione, nonostante le evidenze scientifiche consolidate e nonostante i provvedimenti di alcune regioni che tendono a migliorare le coperture, anche interagendo con le famiglie e i genitori; 
   il Piano di eliminazione del morbillo è partito nel 2003 e la vaccinazione contro il morbillo è tra quelle fortemente raccomandate e gratuite; nonostante ciò, nel 2015, la copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi (coorte 2013) è stata dell'85,3 per cento (con il valore più basso pari al 68 per cento registrato nella provincia autonoma di Bolzano e quello più alto in Lombardia con il 92,3 per cento), ancora lontana dal 95 per cento che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione;
   in generale, il nuovo piano nazionale vaccini 2017/2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2017 ha allargato l'offerta vaccinale, con l'Anti Pneumococco e Zoster per gli anziani, l'anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i più piccoli e l'anti Papillomavirus anche agli adolescenti maschi e ha tra gli obiettivi quello di raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free –:
   quali iniziative urgenti e dettagliate il Ministro interrogato intenda adottare affinché vi sia una rapida ed uniforme applicazione in tutte le regioni italiane del nuovo piano vaccinale e se non ritenga necessario modificare l'elenco delle vaccinazioni obbligatorie, nonché prevedere l'obbligatorietà delle stesse, eventualmente assumendo inoltre iniziative di competenza affinché siano previste le necessarie ed opportune limitazioni per l'accesso agli asili nido e alle scuole materne. (5-10926)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-10926

  L'eliminazione del morbillo rappresenta, attualmente, la principale priorità nel campo delle malattie prevenibili con vaccinazione a livello globale. A tal riguardo, il Programma di eliminazione, partito in Italia nel 2005 e tuttora in corso, rappresenta un «programma guida» per attuare una politica di miglioramento della qualità del sistema vaccinale e per aumentare la sicurezza globale.
  Negli ultimi anni il Ministero della salute, pur con i vincoli imposti dall'attuale assetto di federalismo sanitario, ha messo in atto una serie di azioni finalizzate al raggiungimento dei citati obiettivi di eliminazione.
  Tra queste, voglio ricordare, in particolare, l'avvio della Sorveglianza integrata per morbillo e rosolia, come raccomandato dall'OMS, e l'aggiornamento, sulla base delle nuove evidenze scientifiche disponibili, delle indicazioni sulla sorveglianza della rosolia congenita e della rosolia in gravidanza.
  Altre azioni, di cui darò ora un rapido cenno, confermano la ancor più forte attenzione che, soprattutto di recente, è stata riposta nel tema segnalato dall'Onorevole Lenzi.
  Mi piace ricordare, infatti, che:
   nell'anno 2013 è stato aggiornato il modello per la rilevazione da parte delle Regioni e delle Pubbliche Amministrazioni dei dati necessari al calcolo delle Coperture Vaccinali (CV), includendo, oltre alla già rilevata copertura vaccinale nei confronti di morbillo-parotite-rosolia (MPR) a 24 mesi nei nuovi nati, anche il recupero a 36 mesi, il dosa di MPR (5-6 anni), le vaccinazioni MPR somministrate agli adolescenti (fascia d'età 11-18 anni, con rilevazione a 16 e 18 anni);
   nell'anno 2014 è stata istituita la Commissione Nazionale per la Verifica dell'eliminazione del morbillo e della rosolia;
   nell'anno 2015, inoltre, il Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute ha finanziato il Progetto MORONET (partito nel 2016), della durata di 12 mesi, che ha portato alla creazione della Rete Nazionale di Laboratori di Riferimento per il morbillo e la rosolia, rispondenti ai requisiti dell'OMS, per rafforzare la sorveglianza di morbillo e rosolia, aumentandone sensibilità e specificità, per favorire la tempestiva identificazione e caratterizzazione dei casi e dei focolai di morbillo e rosolia, nonché per migliorare il monitoraggio dell'efficacia dei programmi di vaccinazione.

  Degno di nota è, inoltre, il Progetto, finanziato nel 2015 dallo stesso CCM, denominato «Azioni a sostegno del Piano Nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita». Questo progetto comprende, infatti, una serie articolata di azioni finalizzate al raggiungimento di importanti obiettivi quali il miglioramento dell'analisi epidemiologica a sostegno della valutazione del Piano; il sostegno alle regioni in difficoltà sugli obiettivi del Piano medesimo; ed, infine, la realizzazione di attività supplementari di immunizzazione (S.I.A.) sul territorio nazionale.
  Devo comunque ricordare come il Ministero della salute supporti già da anni la sorveglianza epidemiologica di morbillo e rosolia condotta dall'Istituto Superiore di Sanità.
  Lo stesso Ministero assicura, altresì, la diffusione agli Assessorati e alle altre Istituzioni interessate, di note di aggiornamento sulla situazione epidemiologica internazionale riguardante il morbillo ed eventuali emergenze, fornendo le relative indicazioni e/o raccomandazioni.
  Infine, sono lieto di informare che è in corso la formalizzazione di un Gruppo di lavoro inter-istituzionale per il supporto ed il monitoraggio del citato PNEMoRc (Piano Nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita).
  Premesso ciò e passando al nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019, approvato il 19 gennaio 2017, mi preme evidenziare che lo stesso ha, quale obiettivo primario, l’«armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito e livello socio-culturale, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa sia come strumento di protezione individuale che di prevenzione collettiva, attraverso l'equità nell'accesso a vaccini di elevata qualità, anche sotto il profilo della sicurezza, e disponibili nel tempo (prevenendo, il più possibile, situazioni di carenza), e a servizi di immunizzazione di livello eccellente».
  Allo scopo di facilitare le amministrazioni regionali nel processo per la piena implementazione del PNPV, adottando gli opportuni interventi di tipo logistico-organizzativo necessari a garantire un'offerta efficace ed efficiente sul territorio, il 9 marzo u.s. è stata emanata una circolare che riporta la tempistica di introduzione dell'offerta attiva delle nuove vaccinazioni e i relativi obiettivi di copertura vaccinale per anno. Inoltre, tutti i vaccini contenuti nel nuovo Calendario del PNPV sono stati inseriti nel DPCM di definizione dei nuovi LEA, di recente pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
  In ogni caso, dovrà essere sempre garantita la gratuità per tutte le vaccinazioni previste dal Piano, su richiesta del cittadino, relativamente alle coorti di nascita o ai gruppi a rischio individuati dal Piano stesso.
  Il PNPV 2017-2019, pertanto, sottolinea il valore etico e sociale delle vaccinazioni e quanto fondamentale sia la condivisione della consapevolezza della loro efficacia nel determinare un guadagno di salute, in primis tra tutti gli operatori sanitari, ma anche nella popolazione generale. Nel documento viene evidenziato che tale obiettivo è raggiungibile solo con interventi formativi ed educativi mirati, attuati nelle scuole di ogni ordine e grado e nei piani formativi universitari e specialistici delle discipline medico-sanitarie.
  Proprio al fine di favorire la diffusione e l'uniformità degli obiettivi contenuti nel Piano, desidero, infine, rassicurare l'onorevole Lenzi sulla circostanza che il Ministero della salute fornisce costantemente indicazioni:
   sulla governance delle attività vaccinali, propria dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL;
   sul monitoraggio dell'implementazione del piano e dell'impatto delle strategie vaccinali;
   sulle procedure di approvvigionamento dei vaccini;
   e, da ultimo, e soprattutto, sulla opportunità di rafforzare la collaborazione con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per migliorare le coperture, ribadendo, in particolare, gli obblighi, in tema di vaccinazione, per genitori, medici, scuole e ASL.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

politica sanitaria

vaccino