ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10879

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 762 del 20/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/03/2017
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 06/04/2017
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/03/2017

DISCUSSIONE IL 06/04/2017

SVOLTO IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10879
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 20 marzo 2017, seduta n. 762

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a partire dallo scorso autunno tutta la regione del Corno d'Africa è stata colpita da una straordinaria siccità con pressoché totale assenza di precipitazioni;
   il 28 febbraio 2017 il presidente somalo, Abdullahi Mohamed Farmajo, ha dichiarato lo stato di disastro nazionale e si è appellato alla comunità internazionale perché risponda urgentemente ad un'ennesima crisi alimentare, la terza in 25 anni, dopo che l'ultima, nel 2011, aveva causato la morte per fame di almeno 260.000 persone;
   secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), più della metà della popolazione somala, ovvero ben 6 milioni e 200 mila persone, ha urgente bisogno di supporto alimentare e addirittura circa 3 milioni sono sull'orlo della fame;
   il Kenya nel mese di febbraio 2017 ha dichiarato lo stato di disastro nazionale. In questo Paese sarebbero 2,7 milioni le persone che hanno urgente bisogno di aiuti umanitari, le organizzazioni umanitarie riferiscono di donne e bambine costrette a percorrere più di 9 chilometri, fino al 70 per cento in più della distanza abituale, per cercare l'acqua;
   in Etiopia sarebbero tra i 5 e i 6 milioni le persone che hanno urgente bisogno di aiuti alimentari e una recente valutazione del Governo ha rivelato che tre milioni di madri e bambini sotto i cinque anni sono in condizioni di grave malnutrizione;
   la situazione è difficile anche nel nord dell'Uganda, che sta subendo un'enorme afflusso di profughi dal vicino sud Sudan, in cui è già stato accertato e dichiarato nelle settimane scorse lo stato di catastrofe alimentare, emergenza che si aggiunge quindi a quella della siccità;
   secondo le agenzie competenti dell'Onu, oltre ai Paesi della regione del Corno d'Africa anche Yemen e Nigeria stanno precipitando velocemente in una situazione di carestia conclamata;
   secondo le prime valutazioni dell'ONU, sono necessari 1,9 miliardi di dollari per far fronte alla crisi nel Corno d'Africa, ma si tratta probabilmente di una cifra largamente sottostimata;
   Stephen O'Brien, sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite ha riferito al Consiglio di Sicurezza di New York venerdì 10 febbraio 2017 che più di 20 milioni di persone in quattro paesi – Somalia, Yemen, Sudan meridionale e nord-est Nigeria – stanno affrontando fame e carestia, numeri che renderebbero questa la più grande crisi umanitaria dalla fine della seconda guerra mondiale. Senza sforzi globali coordinati, ha poi aggiunto, «la gente semplicemente muore di fame» e «molti di più saranno a soffrire e morire di malattie»;
   nel 2017 l'Italia siede come membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite –:
   quali iniziative di cooperazione internazionale intenda assumere sia come singolo Paese, attraverso le strutture istituzionali ad essa preposte, sia come membro dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, al fine di mobilitare la comunità internazionale per una tempestiva azione di salvataggio di milioni di persone nel Corno d'Africa e non solo. (5-10879)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-10879

  Il Governo è pienamente consapevole della gravissima crisi umanitaria che sta colpendo milioni di persone in diversi Paesi del Corno d'Africa e nelle altre aree citate dall'Onorevole Quartapelle.
  Proprio ieri, il Ministro Alfano ha partecipato ad una riunione convocata a Bruxelles dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite per fare il punto sulle azioni da intraprendere per vincere questa sfida.
  Insieme ai principali Paesi donatori ed alle Agenzie del sistema delle Nazioni Unite, nonché alla Croce Rossa Internazionale, il Ministro Alfano ha convenuto sulla necessità di intensificare l'azione umanitaria e di investire al contempo nella diplomazia e nel dialogo.
  Ha sottolineato, infatti, come la grave tragedia umanitaria in atto sia provocata dalla concomitanza di varie crisi in atto: carestie, terrorismo, conflitti, rifugiati e migranti.
  Il Ministro Alfano ha sottolineato che l'Italia coglierà l'opportunità offerta dalla Presidenza del G7 e dalla presenza in Consiglio di Sicurezza per sensibilizzare la Comunità internazionale sul rischio di carestie e sulla necessità di intensificare l'azione collettiva per affrontare questa sfida.
  Nel ricordare la tradizionale priorità conferita dalla Cooperazione Italiana all'Africa, cui viene destinato il 47 per cento delle nostre risorse, ha infine precisato che il Governo italiano ha disposto un pacchetto di aiuti umanitari dell'importo di 10 milioni di euro per interventi che saranno affidati alle Agenzie dell'ONU in prima linea nell'affrontare l'emergenza.
  Per quanto riguarda specificamente il Corno d'Africa, 2 milioni di euro saranno destinati alla Somalia per la distribuzione di viveri ed interventi di assistenza medica nelle aree più colpite dalla siccità.
  Per quanto riguarda le altre aree, l'intervento della Cooperazione Italiana consentirà di finanziare la realizzazione di operazioni di distribuzione di razioni alimentari e di acqua negli Stati del Nord-Est della Nigeria, con un'attenzione particolare sui bambini e sulle donne in stato di gravidanza. Anche in Sud Sudan, la Cooperazione Italiana finanzierà un programma di mense scolastiche e per contrastare l'acuta malnutrizione infantile. 3 milioni di euro saranno infine destinati allo Yemen per attività di distribuzione di cibo e per assicurare assistenza nel settore della salute e supporto agli ospedali.
  L'importanza prioritaria attribuita alla regione è peraltro riconosciuta all'interno del Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo della Cooperazione Italiana, approvato lo scorso 23 marzo dal Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo.
  Oltre all'aiuto d'emergenza, la Cooperazione Italiana mira infatti ad eradicare le condizioni di povertà estrema e a combattere la carestia e la malnutrizione attraverso il sostanziale rafforzamento della componente della sicurezza alimentare nei suoi interventi ordinari. Recentemente, sono stati approvati diversi progetti riguardanti la sicurezza alimentare e il sostegno al settore agricolo, soprattutto in favore dell'Etiopia, dove il settore ha carattere prioritario.
  Per il 2017, si prevede di dedicare al settore alimentare un totale di circa 16,5 milioni di Euro a dono in favore dell'Africa, di cui oltre 11 milioni per Paesi del Corno d'Africa, anche allo scopo di affrontare l'emergenza legata alla carestia in atto. Tali interventi avranno lo scopo di rafforzare il settore agricolo di Paesi quali Etiopia, Sudan e Somalia, al fine di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale attraverso la componente alimentare. Inoltre, sono previsti due crediti d'aiuto del valore complessivo di 56 milioni di euro in favore dell'Etiopia per promuovere le filiere produttive in ambito agro – pastorale nelle regioni dell'Oromia, e per contribuire allo sviluppo dell'industria manifatturiera leggera nei settori della trasformazione dei prodotti agricoli e del pellame.
  In seno all'Unione europea, l'Italia ha inoltre promosso l'adozione di due importanti misure a favore dei Paesi della regione, identificate dalla Commissione UE prima del manifestarsi della crisi e d'intesa con i partner africani, nella consapevolezza dell'importanza di pace, stabilità e sviluppo in Somalia e nei Paesi confinanti. Si tratta in primo luogo di un programma di sostegno all'Autorità intergovernativa per lo sviluppo, formata dai Paesi del Corno d'Africa, del valore di 42 milioni di Euro. In secondo luogo, è prevista l'allocazione di ulteriori 200 milioni di euro a beneficìo della Somalia, aggiuntivi rispetto all'allocazione di 286 milioni dell'XI Fondo europeo di sviluppo per il Paese, prevista nel 2014.
  Desidero, infine, rassicurare l'On. Quartapelle che il Governo proseguirà con determinazione il proprio impegno a favore delle persone colpite dalla straordinaria siccità nel Corno d'Africa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza d'approvvigionamento

struttura istituzionale

ONU