ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 761 del 16/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: FALCONE GIOVANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/03/2017
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 06/04/2017
Resoconto FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/03/2017

DISCUSSIONE IL 06/04/2017

SVOLTO IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10857
presentato da
FALCONE Giovanni
testo di
Giovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   FALCONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la produzione europea di riso ammonta a 1,8 milioni di tonnellate annue per un fatturato annuo di circa 3 miliardi di euro. L'Italia è il maggior produttore di riso, con i suoi 234 mila ettari coltivati a riso, 4.265 aziende risicole, 100 industrie risiere per un fatturato annuo di 1 miliardo di euro;
   la filiera europea del riso sta vivendo in questi anni una profonda crisi aggravata dall'entrata in vigore del Regolamento (CE) n. 732/2008 del Consiglio, del 22 luglio 2008, relativo all'applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate (SPG), successivamente aggiornato dal Regolamento (CE) n. 978/2012;
   il sistema comprende il cosiddetto regime EBA («everything but arms»), che stabilisce l'accesso senza dazi e contingentamenti a tutti i prodotti – tra cui il riso – provenienti dai Paesi meno avanzati, senza limitazioni quantitative e senza dover pagare alcuna tariffa;
   ciò ha determinato pesanti ripercussioni nel settore, tra cui l'aumento anomalo delle importazioni di riso a basso prezzo dai Paesi asiatici e la conseguente riduzione dei prezzi di mercato del riso prodotto nell'Unione europea;
   il Sistema di preferenze generalizzate (SPG) prevede meccanismi di sorveglianza e di salvaguardia, che consentono di ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune qualora un prodotto originario di un Paese beneficiario di uno dei regimi preferenziali sia importato in volumi o a prezzi tali da causare, o rischiare di causare, gravi difficoltà ai produttori dell'Unione europea di prodotti simili o direttamente concorrenti (cosiddetta clausola di salvaguardia);
   nello studio «Eu agricultural outlook – Prospects for Eu agricultural markets and income 2016/2026» la Commissione europea ha evidenziato un aumento del consumo di riso di appena il 6 per cento, che sarà completamente coperto dall'aumento delle importazioni, in particolare dai Paesi meno avanzati che arriveranno a rappresentare il 50 per cento dell’import dell'Unione europea totale;
   i Paesi europei produttori di riso (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Bulgaria e Ungheria) si sono incontrati nel mese di febbraio 2017 a Milano con l'obiettivo prioritario di ottenere l'apertura di un tavolo con la Commissione europea per la revisione delle norme vigenti sulla importazione di riso dagli Stati extra comunitari;
   con il Regolamento (UE) n. 1169/2011, l'Unione europea si è dotata di norme efficaci, rigorose, chiare e trasparenti in materia di origine dei prodotti;
   in seguito a tale Regolamento, è stato emanato il decreto ministeriale 9 dicembre 2016 recante «Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del Regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori». Grazie a tale atto, viene indicata con chiarezza la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte Uht, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini (in particolare Paese di mungitura del latte e paese di condizione o trasformazione del latte);
   il 23 luglio 2014 la Commissione agricoltura della Camera dei deputati approvava la Risoluzione n. 8-00069, che impegnava il Governo ad intervenire nelle competenti sedi europee a tutela delle imprese risicole italiane per attivare la clausola di salvaguardia prevista all'articolo 22 del Regolamento (UE) 978/2012, nonché ad adottare le iniziative necessarie per rendere immediatamente applicabile al riso e ai prodotti a base di riso la normativa sull'etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari –:
   quali iniziative, il Ministro interrogato intenda adottare a tutela delle imprese risicole italiane affinché vi sia l'immediata attivazione della clausola di salvaguardia prevista all'articolo 22 del regolamento 978/2012, nonché per rendere immediatamente applicabile al riso e ai prodotti a base di riso la normativa sull'etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari. (5-10857)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-10857

  In premessa vorrei ribadire l'impegno del Ministero nella tutela e valorizzazione di una filiera fondamentale come quella risicola italiana. Mi preme sottolineare come sia stato proprio il nostro Governo a evidenziare gli squilibri di mercato provocati dall'azzeramento dei dazi sulle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar. Un accordo che, se da un lato danneggia i nostri produttori, dall'altro non sembra avvantaggiare i piccoli produttori locali, ma al contrario alcuni investimenti speculativi.
  Proprio per questo già nel 2014 abbiamo richiesto l'attivazione della clausola di salvaguardia, prevista dalla normativa comunitaria, fornendo alla Commissione europea un dossier con le problematiche del settore risicolo, con riferimento mirato a quello italiano ed europeo.
  Per rilanciare ancora la sollecitazione verso la Commissione europea, il 20 febbraio scorso si è svolto, su nostra iniziativa, un incontro con tutti i Paesi produttori europei del riso (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Romania, Bulgaria) al fine di raggruppare e rafforzare il ruolo e la posizione dei produttori interessati, con il coinvolgimento altresì delle Autorità politiche e dei rappresentanti degli operatori di tutta la filiera dell'Unione, tramite l'istituzione della European Rice Platform (ERP).
  All'incontro, primo Forum del riso a Milano, hanno partecipato i rappresentanti delle Amministrazioni e delle filiere nazionali, nonché i rappresentanti delle associazioni europee dei risicoltori e degli stakeholders.
  Nel corso del dibattito sono state affrontate le principali tematiche che condizionano l'evoluzione della risicoltura europea: le questioni di mercato, l'aumento degli stock, il calo degli investimenti di superficie ad «indica», nonché gli effetti che determinano sul mercato interno le notevoli importazioni provenienti dai PAM – Cambogia.
  In conclusione, i partecipanti hanno sottoscritto un documento unitario di impegno, consegnato ai rappresentanti dei Ministeri, evidenziando la necessità di rimuovere gli ostacoli che si frappongono all'attivazione della clausola di salvaguardia richiesta dall'Italia, di procedere ad un mutuo riconoscimento delle regole che disciplinano i rapporti tra l'Unione ed i Paesi terzi, di rinforzare il riconoscimento della specificità del settore risicolo e di implementare iniziative per aumentare il consumo di riso.
  A livello nazionale, inoltre, abbiamo istituito dallo scorso anno un Tavolo di concertazione per le politiche di mercato del riso, che rappresenta le Amministrazioni e la filiera di settore, con la finalità di monitorare il mercato nazionale ed internazionale, effettuare studi e ricerche, individuare criticità e definire proposte. La prossima riunione del Tavolo di filiera è convocata per il prossimo 13 aprile al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a Roma alla presenza del Ministro Martina.
  Rilevo inoltre che il Ministero, di concerto con quello dello sviluppo economico, sta lavorando con la filiera per sfruttare fino in fondo anche le deleghe previste dal Collegato Agricolo del 2016, con l'obiettivo di aggiornare la normativa di settore sul commercio interno del riso e sulla gestione del patrimonio varietale nazionale, anche per rafforzare la tutela e valorizzare l'origine del riso nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto originario

preferenze generalizzate

paese meno sviluppato