ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 745 del 21/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10645
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Martedì 21 febbraio 2017, seduta n. 745

   MICCOLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la soprintendenza all'archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Roma, in data 18 febbraio 2017 ha firmato l'avvio di un «procedimento di dichiarazione di interesse culturale e di prescrizione di misure di tutela indiretta» per l'area dell'ex Ippodromo di Tor di Valle. L'interesse maggiore descritto dalla sovrintendente Eichberg, nella comunicazione al gabinetto della sindaca Raggi ed alla società Eurnova – incaricata dalla AS Roma di edificare la nuova struttura –, è determinato dalla tribuna dell'ippodromo, disegnata dal progettista Julio Garcia Lafuente, con l'aiuto degli ingegneri Rebecchini, Benedetti e Birago dalla tutela dell'area circostante per non perderne la visione originaria;
   l'apertura di tale procedimento di vincolo rischia di bloccare definitivamente il progetto per la costruzione del nuovo stadio della A.S. Roma;
   con il primo esame del progetto da parte della soprintendenza competente per il comune di Roma e degli uffici comunali competenti che, fin dall'inizio, prevedeva la trasformazione delle strutture dell'attuale ippodromo, e che risale al 25 luglio 2014 quando il dipartimento programmazione e attuazione urbanistica del comune di Roma ha aperto la conferenza dei servizi preliminare, ai sensi della legge n. 241 del 1990, allo scopo di individuare «qualora non emergano, sulla base della documentazione disponibile, elementi preclusivi alla realizzazione del progetto, gli atti di consenso»;
   a conclusione di tale esame è stato depositato un solo parere preclusivo, quello di Roma Natura (4 agosto 2014) che esprimeva parere negativo in quanto la previsione dello svincolo con l'autostrada Roma Fiumicino era «un intervento non compatibile con quanto previsto dalle sottozona A2 “Riserva integrale fruibile” del Piano della riserva naturale di Tenuta dei Massimi»;
   in data 11 agosto 2014 il suddetto dipartimento urbanistica ha comunicato alla società Eurnova il suddetto parere negativo, pertanto è stato sospeso l'esame del progetto. In seguito la stessa società, in data 18 agosto 2014, ha depositato una integrazione allo studio, prevedendo una nuova collocazione dello svincolo, esterna alla Tenuta dei Massimi;
   non risulterebbe esservi stato altro parere negativo o preclusivo per la realizzazione del progetto da parte di nessuno degli altri soggetti o enti convocati e tanto meno della competente Soprintendenza. Alcun riferimento sarebbe stato fatto alla tribuna dell'ippodromo e alle coperture e alla pista del trotto;
   è del tutto evidente che, se le ragioni addotte per l'avvio della procedura di vincolo fossero state poste già da allora, sarebbero state valutate come è accaduto per il parere di Roma Natura;
   anche nel parere reso in sede di valutazione di impatto ambientale del 6 febbraio 2017, la menzionata Soprintendenza, pur accennando al «valore» dell'Ippodromo, non ha espresso alcun parere contrario alla sua demolizione, azione già prevista nel progetto iniziale;
   le tribune dell'ex Ippodromo, identificate come strutture precarie, pericolanti ed in parte ricoperte da amianto, versano in totale abbandono da anni, dimenticate anche dalla stessa Soprintendenza che non ha mai avviato alcuna azione a tutela dell'area;
   il blocco dell'opera, oltre a privare la città di Roma dello stadio della A.S. Roma, comporterebbe per l'interrogante anche la mancata edificazione di strutture pubbliche per la messa in sicurezza del territorio circostante a rischio idrogeologico; inoltre, verrebbe meno la riqualificazione di ampie zone verdi, il miglioramento della viabilità e del trasporto pubblico e sarebbero cancellati di colpo migliaia di posti di lavoro –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra descritti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere considerata l'anomala intempestività della procedura sopra richiamata – al fine di scongiurare un contenzioso particolarmente grave, che rischia di privare la Capitale di una importante opera di carattere sia pubblico che privato.
(5-10645)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzatura sportiva

azione giudiziaria

impatto ambientale