ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 742 del 15/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO BOSSIO VINCENZA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/02/2017
Stato iter:
16/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/02/2017
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 16/02/2017
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/02/2017

SVOLTO IL 16/02/2017

CONCLUSO IL 16/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10610
presentato da
BRUNO BOSSIO Vincenza
testo di
Mercoledì 15 febbraio 2017, seduta n. 742

   BRUNO BOSSIO, TULLO e COPPOLA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la relazione della Corte dei Conti «il finanziamento degli interventi infrastrutturali per la banda larga 2007-2015» prende in esame l'attività del Ministero dello sviluppo economico, e della sua società Infratel, per le infrastrutture a banda larga nelle zone a fallimento di mercato;
   essa evidenzia una duplice situazione: da una parte la copertura sostanzialmente completa per la banda larga, con l'intervento pubblico che ha contribuito «a ridurre il digital divide» sceso dal 15 per cento del 2005 all'1,03 per cento del 2015; dall'altra, i ritardi sulla fibra ottica a causa di una burocrazia che blocca gli ingranaggi: «i tempi eccessivamente lunghi per il rilascio dei permessi da parte degli enti proprietari (Comuni, Province, Anas e RFI) delle aree interessate alla realizzazione delle nuove infrastrutture»;
   la Corte dei Conti segnala anche il ritardo nell'attuazione del Sinfi – il catasto nazionale delle infrastrutture – da parte di Infratel ma esprime «un giudizio positivo» sugli interventi per la «banda ultralarga che, seppure iniziati in ritardo, hanno di recente ricevuto un notevole impulso, essendo stati emanati bandi di gara per la concessione di costruzione e gestione di tali infrastrutture per 2.200 milioni circa»;
   le gare, tuttavia, sono attualmente bloccate: la prima, che coinvolge sei regioni, ha visto prevalere OpEn Fiber (Enel-Cdp) con offerte però ritenute anomale e pare che anche il secondo bando riguardante 10 regioni e la provincia di Trento sia oggetto di ricorsi;
   rimane anche il problema della connettività degli uffici pubblici e delle scuole soprattutto al Sud, dove le pubbliche amministrazioni utilizzano molto poco la banda ultra larga posata in larga parte con i fondi pubblici negli ultimi anni, con una spesa che si aggira intorno al miliardo di euro;
   al riguardo, nel mese di gennaio 2017 il Ministero dello sviluppo economico ha chiesto all'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni (Agcom) di avviare un'indagine per capire le dimensioni e le cause del problema. Nella delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (646/16) che avvia l'indagine si citano «le rilevanti risorse impiegate, sia pubbliche che private»;
   scopo dell'indagine – che dovrebbe concludersi entro aprile – è «analizzare l'andamento dei servizi di connettività a banda ultra larga retail e wholesale nelle aree oggetto di intervento ad incentivo e individuare eventuali criticità nell'offerta alla PA locale» –:
   quale sia lo stato reale di attuazione della fibra ottica dal punto di vista dell'infrastruttura fisica e da quello dell'effettiva connettività, ovvero quanti utenti pubblici e privati siano effettivamente connessi in fibra in Italia. (5-10610)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-10610

  Con riferimento agli argomenti posti dagli Onorevoli Interroganti nel Question Time in discussione, rappresento quanto segue.
  Sottolineo, in primo luogo, che il Governo attribuisce estrema rilevanza strategica al progetto di digitalizzazione del territorio nazionale e alla riduzione del digital divide, accuratamente verificato in tutto il Paese e, in particolare, nelle aree a fallimento di mercato, con minore densità di popolazione, caratterizzate dall'assenza d'iniziativa privata (cosiddette aree bianche).
  La Strategia per la banda ultra larga, adottata dal Governo nel 2015, ha previsto un complesso di interventi da parte dello Stato, al fine di promuovere e sostenere gli investimenti per la diffusione delle infrastrutture digitali sull'intero territorio nazionale, consentendo di impiegare le risorse pubbliche in linea con gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea ed assicurando pari opportunità di crescita alle diverse aree del Paese.
  Nel giugno 2016, la Commissione europea ha riscontrato la conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato del piano di intervento pubblico nelle aree bianche definito dal Governo ed ha conseguentemente adottato la decisione di autorizzazione del regime di aiuti.
  Preciso che, ai fini dell'attuazione del piano autorizzato dalla Commissione europea, è stato scelto dal Governo lo strumento dell'intervento diretto, caratterizzato dal principio secondo cui l'infrastruttura in fibra ottica finanziata resta di proprietà pubblica, affidandosene la costruzione e gestione all'ingrosso ad un concessionario, individuato con una procedura di gara. Il concessionario offre, pertanto, servizi di accesso alla rete in banda ultra larga agli altri operatori che mettono a disposizione degli utenti finali i servizi di connettività veloce. Ciò differenzia tale strumento dal modello adottato per precedenti interventi, tra cui il piano Eurosud, che prevedeva l'attribuzione di un contributo pubblico per la realizzazione della rete digitale affidata all'operatore che conserva la titolarità dell'infrastruttura.
  Confermo l'impegno del Governo di rispettare i termini di conclusione del progetto di infrastrutturazione delle aree bianche entro la fine del 2020, che consentirà a tutti i cittadini ed alle imprese di avere a disposizione servizi di connettività a 30 e 100 Mbps. Le procedure di gara per l'infrastrutturazione delle aree bianche è in corso e procede senza ritardi.
  In particolare, una prima gara relativa alle regioni Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto, è in fase di valutazione delle offerte e non appena terminati i lavori della Commissione di Gara arriverà rapidamente all'aggiudicazione definitiva del soggetto che realizzerà gli interventi. Riguardo la seconda gara, comprendente le regioni Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia, il prossimo 20 febbraio è fissato il termine di presentazione delle offerte. Quanto alle restanti regioni, rilevo che si è in attesa della sottoscrizione da parte di Puglia, Calabria e Sardegna, dell'accordo di programma con il Mise, che costituisce atto propedeutico all'avvio della procedura di gara che verrà immediatamente dopo avviata.
  Evidenzio, inoltre, che, alcuni operatori (Telecom Italia, Eolo e Fastweb), hanno presentato ricorsi sulle due procedure di gara, che saranno discussi nel merito, essendo state rigettate tutte le istanze cautelari sospensive presentate dai ricorrenti. Pertanto, tali iniziative non hanno inciso sullo svolgimento delle procedure di gara che allo stato prosegue secondo quanto illustrato.
  Con riferimento al quesito posto in merito allo stato di attuazione della fibra ottica, il Ministero dello sviluppo economico è in attesa di conoscere l'esito dell'indagine conoscitiva avviata dall'AGCom riguardo all'utilizzo delle reti in banda ultra larga realizzate nell'ambito del piano di intervento pubblico Eurosud. Riguardo agli utenti connessi in fibra ottica, l'AGCom, che cura la raccolta ed il monitoraggio dei dati relativi alle reti nell'ambito dell'Osservatorio sulle Comunicazioni, ha indicato a dicembre 2016 che gli accessi complessivi alla rete fissa a banda larga superano le 15,4 milioni di unità, con una crescita di 630 mila unità su base annua, mentre le linee NGA (Next Generation Access) registrano oltre due milioni di connessioni (con un incremento di 720 mila unità dall'inizio dell'anno 2016).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

divario digitale

materiale per le telecomunicazioni

banda