Legislatura: 17Seduta di annuncio: 737 del 07/02/2017
Primo firmatario: BATTELLI SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/02/2017
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/02/2017
RINUNCIA ATTO PER ASSENZA IL 08/02/2017
DICHIARATO DECADUTO IL 08/02/2017
CONCLUSO IL 08/02/2017
BATTELLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
il 17 novembre 2011, la Corte di giustizia dell'Unione europea, in merito alla causa C-496/09, ha condannato l'Italia non avendo essa adottato tutte le misure necessarie per conformarsi alla sentenza 1o aprile 2004, causa C-99/02, concernente il recupero presso i beneficiari degli aiuti che sono stati dichiarati illegittimi ed incompatibili con il mercato comune;
il 2 dicembre 2014, la Corte di giustizia dell'Unione europea, in merito alla causa C-196/13, ha condannato l'Italia per 200 discariche non bonificate, prevedendo come sanzione una multa forfettaria di 40 milioni di euro e una multa semestrale proporzionale alle discariche ancora non bonificate;
il 16 luglio 2015 la Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa C-653/13 ha condannato l'Italia per non aver adottato tutte le misure necessarie per l'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115) sull'emergenza rifiuti in Campania;
l'Italia è stata, quindi, condannata a pagare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell'Unione europea», una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), a partire dalla data della pronuncia della citata sentenza e fino alla completa esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115).
l'Italia è stata, inoltre, condannata a pagare alla Commissione europea una somma forfettaria di 20 milioni di euro;
il 17 settembre 2015 la Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa C-367/14 ha condannato l'Italia, perché ha ritenuto che le riduzioni e/o sgravi dagli oneri sociali concessi tra il 1995 e il 1997 a una serie di imprese del territorio insulare di Venezia e Chioggia costituivano aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune. La Corte di giustizia dell'Unione europea, visto che il nostro Paese non ha adempiuto alla sentenza del 2011 per la causa C-302/09, ha condannato l'Italia a pagare una somma forfettaria di 30 milioni di euro e a versare una penalità di 12 milioni di euro per ogni semestre di ritardo, per aver ritardato nel recupero di aiuti incompatibili con il mercato comune –:
quale sia l'ammontare totale — e quello relativo ad ognuno delle cause riportate in premessa delle sanzioni pecuniarie pagate dall'Italia alla Commissione europea conseguenti alle condanne emesse dalla Corte di giustizia, ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. (5-10501)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):esecuzione della sentenza
beneficiario dell'aiuto
deposito dei rifiuti