ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10451

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 01/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/02/2017
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/02/2017
Stato iter:
02/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/02/2017
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/02/2017
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/02/2017

SVOLTO IL 02/02/2017

CONCLUSO IL 02/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10451
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   ZARATTI, QUARANTA e PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a seguito della rottura di una conduttura dell'azienda petrolifera genovese Iplom, il 17 aprile 2016, 680 mila litri di petrolio greggio si riversavano nei rivi Pianego e Fegino;
   l'incidente si è verificato in un'area densamente popolata dove ci sono scuole che impegnano quotidianamente circa 500 ragazzi che, come gli abitanti della zona, da allora denunciano la presenza di greggio nei rivi contaminati;
   la bonifica non è ancora iniziata e da quanto si apprende dalla stampa i tempi sono ancora lunghi: non è infatti chiaro se la competenza sia degli enti locali o del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Riporta la redazione genovese de La Repubblica del 17 gennaio 2017: «Iplom in data 14 dicembre ha comunicato alla Regione, alla Città Metropolitana, al Comune di Genova, alla Prefettura, all'Arpal ed alla Asl di dover rendere conto a questi enti “solamente in riferimento alla matrice terreno del versante interessato alla rottura della tubazione”. Invece “ritiene che tutta la restante parte, oggetto del Piano di caratterizzazione già presentato, debba essere inquadrata esclusivamente nell'ambito del procedimento amministrativo presso il Mattm”»;
   nel medesimo articolo di giornale, Antonella Marras, portavoce del comitato locale di Borzoli, sottolinea il grave ritardo nei lavori di bonifica e come non sia chiaro quali parametri saranno seguiti per la bonifica in quanto «Arpal ritiene che le aree interessate all'inquinamento siano da considerare abitative e residenziali, quindi con limiti di idrocarburi inferiori a quelli che si possono tollerare nei siti industriali e commerciali. Iplom ha tarato il suo piano a questa seconda tipologia di aree, che hanno norme meno restrittive»;
   dopo oltre nove mesi dal disastro ambientale non si sa ancora quando inizierà la bonifica e in che termini verrà realizzata, dal momento che l'azienda che ha procurato lo sversamento di 680 mila litri di greggio, i cui vertici sono attualmente indagati dalla procura della Repubblica di Genova per incidente ambientale colposo, chiede di modificare l’iter procedurale e di seguire l'articolo 305 invece che articolo 242 del decreto legislativo 152 del codice dell'ambiente, rallentando di fatto la bonifica del territorio –:
   quali siano i motivi del ritardo nella bonifica delle aree, e se non ritenga urgente, nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto del codice ambientale, assumere iniziative affinché vengano messe in atto le procedure volte alla bonifica e al ripristino di tutti i luoghi interessati, avviando un monitoraggio ambientale e sanitario a garanzia dei cittadini. (5-10451)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-10451

  Con riferimento alle questioni poste dagli interroganti, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Si fa presente, in via preliminare, che la competenza in materia di siti contaminati, che non siano stati individuati di interesse regionale o nazionale, e la conseguente bonifica è del Comune, residuando in capo all'amministrazione regionale esclusivamente le funzioni pianificatorie e programmatorie degli interventi sostitutivi, nonché quelle di coordinamento e indirizzo nei confronti delle Province e dei Comuni, mentre resta in capo al Ministero dell'ambiente la competenza in materia di danno ambientale.
  Relativamente alla bonifica ed al ripristino delle matrici ambientali deteriorate a seguito dell'incidente in argomento, si rappresenta che IPLOM S.p.a. ha comunicato al Comune di Genova, con nota del 7 dicembre 2016, l'intenzione di proseguire il procedimento avviato ai sensi dell'articolo 242 del decreto legislativo n. 152 del 2006, solamente in riferimento alla matrice terreno del versante interessato dalla rottura della tubazione.
  Conseguentemente il Comune di Genova sospendeva il procedimento per l'approvazione del Piano di caratterizzazione, e la Regione Liguria, espletando le funzioni sopra richiamate, promuoveva un incontro con il Comune di Genova, Città Metropolitana, ARPAL e Asl3 Genovese.
  Nella riunione svoltasi il 25 gennaio 2017, la Regione ha chiarito che la procedura di risarcimento del danno ambientale è indipendente dal procedimento di bonifica di cui al predetto articolo 242 ed è stato quindi determinato che l’iter di bonifica dovrà essere riavviato il prima possibile da parte del Comune di Genova, e qualora IPLOM S.p.a non presentasse le integrazioni richieste, la Conferenza di Servizi avrà comunque titolo per procedere all'approvazione del Piano di Caratterizzazione, individuando eventualmente puntuali prescrizioni.
  Successivamente, stante la perdurante esigenza di bonifica, risultando necessario un immediato intervento, con nota del 27 gennaio 2017, il Comune di Genova ha riavviato il procedimento volto all'approvazione del Piano di caratterizzazione, comprendente tutte le richieste di integrazioni, prescrivendo alla IPLOM un termine di 30 giorni per la presentazione delle stesse.
  A seguito di ciò, IPLOM S.p.a, con nota del 30 gennaio 2017, ha comunicato che, fermo restando le considerazioni già espresse con la richiamata nota del 7 dicembre 2016, intende comunque dare riscontro a quanto richiesto.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato mantenendo alto il livello di attenzione sulla questione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

controllo sanitario

edificio per uso industriale