ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10351

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 728 del 23/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: VENITTELLI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 23/01/2017
MINISTERO DELLA SALUTE 23/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/01/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10351
presentato da
VENITTELLI Laura
testo di
Lunedì 23 gennaio 2017, seduta n. 728

   VENITTELLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nell'area industriale Pozzilli-Venafro operano da oltre dieci anni due impianti: a Pozzilli Herambiente, un inceneritore che brucia quasi 100 mila tonnellate di rifiuti l'anno, e a Sesto Campano, un cementificio, Colacem, che brucia quasi 25 mila tonnellate di rifiuti l'anno;
   le analisi condotte nella piana, di Pozzilli-Venafro hanno accertato la presenza di tracce di uranio, torio e di metalli pesanti nella polvere di cemento depositatasi nei pressi della Colacem. Nel 2010 e nel 2011 sono stati accertati, inoltre, due casi di diossina nella carne bovina, mentre analisi effettuate nel 2013, hanno rilevato valori di diossina e PcB molto superiori al limite imposto dall'Unione europea su un campione di latte materno e un'incidenza di aborti spontanei e di malattie tumorali superiore alla media nazionale;
   a seguito del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 46, l'obbligo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) è stato esteso alle attività di «gestione dei rifiuti» e i due impianti hanno dovuto chiedere la predetta autorizzazione e comunicare i dati delle emissioni;
   è risultato che l'inceneritore di Pozzilli, con le attuali 93.000 T/a di rifiuti trattati, ha emesso in un anno: chilogrammo 1 di mercurio, chilogrammi 2 di cadmio + tallio; chilogrammi 15 di diossina + furani; tonnellate 122,53 di NO2 (diossido di azoto), T. 2,52 di NH3 (ammoniaca), T. 2,64 di CO (monossido di carbonio), T. 2,25 di HCI (acido cloridrico); inoltre, nel corso di un biomonitoraggio eseguito in un'area di 5 chilometri intorno all'impianto di Hera, è stata riscontrata una crescita di cadmio, piombo e mercurio nel terreno;
   contestualmente alla procedura di autorizzazione integrata ambientale la società Hera ha chiesto di sfruttare l'impianto fino alla massima potenza e di aumentare la quantità di rifiuti da bruciare inserendo il residuo non riciclabile della raccolta differenziata; tale istanza è stata ritenuta dalla conferenza di servizi e da Arpa Molise una «modifica sostanziale» e come tale, quindi, da assoggettare a valutazione di impatto ambientale;
   nell'area sono state accertate emissioni di diossine con valori molto superiori ai limiti consentiti; a questo si aggiunge il problema delle polveri sottili che contengono anche metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA); gli inquinanti di cui si tratta, il particolato atmosferico (PM 10), soprattutto la sua frazione sottile (PM 2.5), il biossido di azoto (NO2), e l'ozono (O3) sono associati a patologie croniche cardio-respiratorie e al tumore polmonare;
   nelle scorse settimane il procuratore di Isernia Paolo Albano ha fatto sequestrare due camion carichi di ceneri, partiti dal termovalorizzatore Herambiente, e diretti al cementificio Colacem per consentire ai tecnici dell'Arpa di eseguire i prelievi, i cui risultati sono attesi al più tardi alla fine di gennaio 2017;
   la popolazione è da tempo allarmata per la diffusione di malattie legate all'immissione in atmosfera di sostanze altamente tossiche, prodotte dall'attività di combustione ad alte temperature –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritengano di assumere, con urgenza, iniziative per monitorare, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, dell'Ispra e dell'Istituto superiore della sanità, i rischi ambientali e sanitari degli impianti sopra citati. (5-10351)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostanza tossica

gestione dei rifiuti

incenerimento dei rifiuti