ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 704 del 09/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 09/11/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/11/2016
Stato iter:
10/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/11/2016
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/11/2016
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 10/11/2016
Resoconto VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/11/2016

SVOLTO IL 10/11/2016

CONCLUSO IL 10/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09989
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Mercoledì 9 novembre 2016, seduta n. 704

   SIMONE VALENTE, LUIGI GALLO, VACCA, MARZANA, BRESCIA, D'UVA e DI BENEDETTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 1 del decreto-legge n. 83 del 2014 ha introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il cosiddetto «art bonus»;
   l’«art bonus» nasce, quindi, come supporto per «interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo»;
   in attuazione del comma 5 del citato articolo, i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali sono tenuti a comunicare mensilmente al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo l'importo totale delle erogazioni liberali ricevute nel mese di riferimento, nonché a fornire comunicazione di tale importo e della destinazione d'uso dello stesso, mediante il proprio sito web e in un apposito portale, artbonus.gov.it, in cui vengono pubblicate tutte le informazioni relative allo «stato di conservazione del bene, gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione eventualmente in atto, i fondi pubblici assegnati per l'anno in corso, l'ente responsabile del bene, nonché le informazioni relative alla fruizione»;
   allo scopo di agevolare le erogazioni liberali da parte di tutti i cittadini interessati ad intervenire per valorizzare i beni culturali del nostro Paese, in data 22 ottobre 2015 sono stati accolti due ordini del giorno, rispettivamente tesi a prevedere la possibilità per associazioni culturali presenti sul territorio di chiedere l'accreditamento di ulteriori siti culturali statali a cui destinare le erogazioni liberali e a prevedere la possibilità di effettuare i versamenti per i siti culturali accreditati direttamente online;
   ad oggi sul sito artbonus.gov.it non risulta ancora possibile effettuare i versamenti direttamente online, per i quali, invece, sono reperibili solo le coordinate bancarie per l'accreditamento mediante bonifico;
   inoltre, a garanzia dell'effettiva fruizione del patrimonio culturale di cui si dispone, sarebbero utili la valorizzazione e il tempestivo riconoscimento di figure professionali afferenti al settore in questione, ci si riferisce in particolare all'economista della cultura, classe LM-76 (ex S-83) – scienze economiche per l'ambiente e la cultura –:
   quale sia lo stato di attuazione degli impegni assunti dal Governo e richiamati in premessa. (5-09989)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09989

  Il cosiddetto Art bonus, come correttamente rammentava l'Onorevole Valente, è una forma di mecenatismo culturale previsto dall'articolo 1 del decreto legge 83 del 2014.
  Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.
  Vorrei precisare che l'estensione dell’art bonus ad altre tipologie di enti non pubblici dipende dalla necessità di identificare opportune coperture economiche che vanno prioritariamente utilizzate per il patrimonio pubblico. Comunque entità private che hanno un ruolo di affidatari/concessionari di beni pubblici possono ugualmente beneficiare della raccolta erogazioni «art bonus» per interventi di manutenzione, protezione, restauro su quel bene pubblico.
  Per quanto riguarda la modalità di pagamento online, essa può essere utilizzata dai singoli enti beneficiari attraverso dei link da indicare sulle schede pubblicate nel portale www.artbonus.gov.it in aggiunta o sostituzione all'IBAN per i bonifici.
  È però doveroso assicurare che a fronte di questi pagamenti il mecenate possa avere una ricevuta con una causale precisa che identifichi il nesso tra la propria erogazione, il destinatario dei fondi ed il bene oggetto di intervento in caso di accertamenti fiscali. In generale i versamenti on line sono per tale ragione più utilizzati per raccolte fondi, anche di piccoli importi, che non prevedono crediti di imposta come per art bonus.
  Vorrei poi rammentare che è possibile usufruire delle agevolazioni anche senza il trasferimento diretto di fondi agli enti pubblici territoriali, ma a condizione che il beneficiario provveda al pagamento delle fatture per la progettazione e l'esecuzione dei lavori di restauro del bene pubblico oggetto dell'intervento. Dunque, anche le fondazioni bancarie, il cui statuto prevede espressamente l'intervento nel territorio di riferimento attraverso l'erogazione di contributi e la promozione di iniziative, e che hanno prescelto il settore d'intervento dell'arte, attività e beni culturali, possono accedere al regime fiscale dell'Art bonus pur non trasferendo direttamente somme di denaro, ma a condizione che si facciano comunque carico esclusivo dell'esecuzione di progetti di restauro e valorizzazione di beni culturali, inclusi i relativi oneri finanziari e organizzativi, sulla base di protocolli d'intesa ad hoc stipulati con gli enti pubblici territoriali. In questo caso l'importo e la destinazione della donazione vengano di fatto previamente identificati nei protocolli d'intesa, cosicché l'erogazione liberale oggetto del beneficio legato all'Art bonus è quantificata a monte, come somma già determinata, e dunque assimilabile a tutti gli effetti ad una erogazione in denaro.
  Concludo rammentando che il recente DL n. 189 del 17 ottobre 2016, con l'articolo 17, ha esteso il credito di imposta in parola anche per le erogazioni liberali effettuate a favore del Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso presenti nei Comuni colpiti dal Sisma anche appartenenti ad enti ed istituzioni della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose ed al fine di favorire gli interventi di restauro del patrimonio culturale nelle aree colpite da eventi calamitosi, il credito di imposta spetta anche per le erogazioni liberali effettuate per il sostegno dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell'Opificio delle pietre dure e dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario.
  Di altra natura è l'invito all'utilizzo di figure professionali afferenti al settore in parola che non sono, allo stato attuale, nel novero di quelle presenti nell'organico del Ministero.
  L'intera procedura dell’art bonus, proprio in ragione della difficoltà di far seguire l'intera procedura, a regime, dalle figure professionali presenti in organico, è affidata ad Ales – Arte Lavoro e Servizi S.p.A., che è la società in house del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (che ne detiene il 100 per cento del pacchetto azionario) e che è impegnata da oltre quindici anni in attività di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e in attività di supporto agli uffici tecnico – amministrativi del Ministero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

bene culturale

detrazione fiscale