ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09868

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 698 del 25/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/10/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/10/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/10/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/10/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 25/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 25/10/2016
MINISTERO DELLA SALUTE 25/10/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/10/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09868
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Martedì 25 ottobre 2016, seduta n. 698

   ZOLEZZI, BUSTO, DE ROSA, DAGA, TERZONI e MICILLO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 ottobre 2016 la trasmissione «Le iene» ha mostrato l'intervista al direttore della sanità veneta Domenico Mantoan, che ha rassicurato la popolazione esposta ai PFAS in merito ai danni da tali sostanze. In realtà, in molte dichiarazioni di stampa Mantoan si è detto preoccupato per avere una concentrazione di PFAS nel sangue superiore a 250 ng/g di sangue contro i 4 considerati il limite di sicurezza; 
   nell'articolo comparso su Il Mattino Mantoan sostiene: «I Pfas vengono eliminati naturalmente dall'organismo nel giro di 4-5 anni — spiega Mantoan — ora stiamo vagliando la possibilità di accelerarne l'espulsione attraverso la plasmaferesi, la ripulitura del plasma dai corpuscoli estranei. Mi offrirò come cavia per l'esperimento»;
   non risultano i risultati di tale procedura sul direttore né su altri soggetti. Appare in ogni caso più logica una procedura del genere, piuttosto che prelievi e osservazioni protratte e molto costose che Mantoan definisce un'operazione dai costi elevati e tuttora non prevedibili: «per il primo anno — dice Mantoan — ipotizziamo una spesa di circa 15 milioni». La metà delle 250 mila persone sotto osservazione ha subito un'esposizione «importante»;
   il direttore Mantoan da un lato rassicura i cittadini, dall'altro ha manifestato disponibilità a farsi praticare la plasmaferesi;
   lo stabilimento Miteni di Trissino continua a produrre i PFAS, interferenti endocrini e cancerogeni in classe 2 B, sostanze potenzialmente responsabili dell'incremento di mortalità (1000 decessi in più rispetto alle aree non esposte) e di morbilità (ictus cerebrali pressoché raddoppiati nelle aree esposte rispetto alla media regionale);
   dal Governo non è arrivato lo «stop» alla produzione di PFAS né lo «stop» all'esportazione degli stessi in altre regioni; sicuramente enormi quantità sono arrivate in Lombardia, 10 grammi di PFOS e 1 chilogrammo totale di PFAS a Castiglione delle Stiviere (MN) con i percolati della discarica di San Martino B.A. nel secondo trimestre 2016 (si veda l'interrogazione Zolezzi n. 4-14574). Il limite di sicurezza per il PFOS è di 30 ng/litro, un milione di volte inferiore in valor assoluto;
   la regione Veneto avrebbe potuto imporre i limiti di PFAS gli scarichi e nelle acque potabili contenuti nel documento dell'ISS del 2013, ma ciò non è avvenuto;
   i cittadini sono stati esposti e lo sono ancora, a un rischio importante in via di precisazione. Non è stato ancora stabilito un protocollo terapeutico per questo avvelenamento. In particolare, non è stata esplorata la possibilità dell'esecuzione di cicli di plasmaferesi per le persone contaminate. Tali cicli sono piuttosto costosi, circa 500 euro ciascuno; ipotizzando la necessità di 5 cicli a persona si può stimare una spesa superiore a 2500 euro e un impegno di personale importante. La regione Veneto ha il compito di stabilire, interfacciandosi con il Ministero della salute, se tale procedura è necessaria per i cittadini avvelenati, evitando a giudizio degli interroganti procedure ad personam. La spesa ipotizzabile solo per l'esecuzione di questa procedura, superiore al mezzo miliardo di euro, dà l'idea della gravità dell'inquinamento da PFAS e dell'inaccettabile prosecuzione della produzione di PFAS da parte della Miteni. I PFAS prodotti attualmente sono analoghi a quelli prodotti fino al 2011, la differenza sta solo nella maggiore idrosolubilità (si diffondono nell'ambiente molto più velocemente e non sono filtrabili) e nella minore persistenza, ma in organismi già avvelenati, come quelli dei 300.000 cittadini veneti, vanno a costituire un danno sanitario sommatorio –:
   se il Ministro della salute intenda assumere iniziative affinché, in collaborazione con la regione Veneto, possano essere pubblicati i dati relativi al trattamento con plasmaferesi del direttore Mantoan e di altri soggetti, per ridurre il danno sanitario e il rischio di patologie da PFAS, nonché se intenda approfondire, per quanto di competenza, il ricorso a tale procedura da parte di cittadini veneti;
   se il Governo intenda assumere le iniziative di competenza per procedere alla sollecita chiusura degli impianti che producono PFAF e alla verifica produttiva degli stabilimenti che utilizzino matrici a base di PFAS. (5-09868)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

comunicato stampa

malattia