ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09772

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2016

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 28/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09772
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Venerdì 14 ottobre 2016, seduta n. 692

   GAGNARLI e L'ABBATE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il lupo italiano è una razza canina italiana di grande interesse e, probabilmente, tra quelle derivanti direttamente da incroci con il lupo selvaggio, la Teglio definita geneticamente. Negli anni passati questa razza è stata impiegata dal Corpo forestale dello Stato prevalentemente per il soccorso in montagna, la ricerca di persone disperse in superficie e sotto le macerie, la ricerca di animali feriti o dispersi, l'antibracconaggio. Quindi, (nell'ambito della protezione civile e ambientale, come ausilio alle forze dell'ordine e, naturalmente, anche in ogni altro compito di interesse sociale, dalla pet therapy allo sport;
   nel corso di circa un decennio, a protezione di questa razza sono stati emanati 2 decreti del Presidente della Repubblica (del 25 giugno del 1987 e del 21 dicembre del 1988), 2 decreti ministeriali (decreto ministeriale Min. A. e F. del 31 marzo 1990 e del 20 aprile del 1994) ed una delibera del C.I.P.E. del 25 maggio del 1989. L'Ente preposto alla salvaguardia dell'integrità genetica del lupo italiano è stato inizialmente l'ETLI (Ente per Tutela del lupo italiano), al quale è stata affidata altresì la tenuta del registro ufficiale della razza (RAU). Dalle citate norme è anche derivato, elemento unico nell'ambito della cinofilia ed estremamente qualificante, il divieto di commercializzazione della razza e del suo allevamento al di fuori dell'ETLI medesimo;
   in seguito, con decreto ministeriale n. 651/2012, preso atto che il prefetto di Torino aveva dichiarato estinto l'ETLI per inadeguata gestione, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha decretato l'affidamento della razza lupo italiano all'Associazione degli affidatari allevatori lupo italiano (AAALI aps) a decorrere da 1o gennaio 2012;
   in data 16 luglio 2016, alcuni soci dell'AAALI aps hanno presentato un esposto al Ministero denunciando una errata gestione della stessa, irrispettosa dei propri documenti fondativi e regolatori, con grave danno per la democrazia interna e per la trasparenza dovute al rispetto della normativa per le associazioni del terzo settore che attingono al finanziamento del 5 per mille;
   i soci autori del suddetto esposto ritengono anche che dalla documentazione disponibile non è definibile la effettiva proprietà della razza e del logo «lupo italiano» e che tale indeterminatezza potrebbe, oltre a costituire un grosso problema al momento della registrazione dei cuccioli all'anagrafe canina, costituire tentazione ed alibi per la commercializzazione dei cuccioli da parte di soci, in disaccordo col principio dell'affido e dell'allevamento soltanto nell'ambito di un organo riconosciuto ufficialmente dallo Stato;
   l'ETLI, nel corso della sua vita, ha goduto di contributi pubblici a fondo perduto, mentre l'AAALI, come associazione di promozione sociale, non ha beneficiato di pubblici finanziamenti, se non quelli riconducibili al 5 per mille o ad altri, eventuali, previsti da leggi ordinarie di settore –:
   se risulti l'effettivo ammontare dei contributi pubblici devoluti all'Ente per la tutela del lupo italiano durante la sua esistenza;
   se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative per chiarire definitivamente a chi appartenga effettivamente la proprietà della razza canina denominata «lupo italiano» e del relativo logo e, quindi, di chi siano i cani già affidati e le future cucciolate, ciò anche per risolvere i problemi in essere con le singole realtà regionali relativamente all'anagrafe canina ed agli eventuali contrasti con soci irrispettosi del disciplinare. (5-09772)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione degli animali

allevamento

autorizzazione di vendita