ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09493

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 673 del 15/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/09/2016
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 20/04/2017
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/09/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/04/2017

DISCUSSIONE IL 20/04/2017

SVOLTO IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09493
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Giovedì 15 settembre 2016
modificato
Giovedì 20 aprile 2017, seduta n. 782

   TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, PESCO, ALBERTI, D'UVA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il parco di Monza è uno tra i maggiori parchi storici europei, il quarto recintato più grande d'Europa e il maggiore circondato da mura (14 chilometri in totale). Ha una superficie di 688 ettari ed è situato a nord del capoluogo di provincia da cui prende il nome, e i comuni di Lesmo, Villasanta, Vedano al Lambro e Biassono. Con i giardini reali, il parco di Monza costituisce un complesso di particolare valore paesaggistico, storico e architettonico, incluso nel più ampio parco regionale della Valle del Lambro. Il parco fu voluto da Eugène Rose de Beauharnais, figliastro di Napoleone e viceré del Regno d'Italia, come complemento alla villa reale costruita alcuni decenni prima per volontà del governo austriaco. Venne costituito ufficialmente con decreto napoleonico il 14 settembre 1805 in estensione ai già esistenti giardini reali. Il progetto di realizzazione del parco fu affidato all'architetto Luigi Canonica e a Luigi Villoresi. I lavori iniziarono nel 1806 e terminarono nel 1808. Dal 1922 ospita al suo interno l'autodromo nazionale di Monza, uno dei più importanti e prestigiosi circuiti automobilistici al mondo;
   il Canonica sviluppò un preciso progetto paesaggistico, il cui disegno si articolò in una composizione armonica di una rete di viali rettilinei, scenografie naturali, fughe prospettiche, al termine delle quali collocò monumenti o edifici architettonici e alternanze di aree boscate e ampi prati che sin dalle origini assunsero, oltre ad una funzione agricola, una valenza paesistica, come elementi connotativi di un'idea progettuale che vedeva nel parco il necessario perfezionamento di un complesso monumentale unico, considerato fra i più significativi del patrimonio storico-artistico-ambientale nazionale e internazionale. Fra i prati considerati storici all'interno del plesso del parco di Monza, vi è quello della Gerascia;
   in data 4 aprile 1996, la proprietà del complesso monumentale villa reale, giardini e parte del parco, con esclusione di porzioni riservate allo Stato, con atto di cessione è passata dal demanio dello Stato ai comuni di Monza e Milano;
   nella convenzione stipulata, all'articolo 8, viene precisato che gli immobili ceduti, compresi i terreni del parco annessi, «essendo riconosciuti di interesse artistico, faranno parte del demanio pubblico dei comuni di Milano e Monza», i quali «si impegnano a curarne la conservazione permanente ed a destinarli ad attività museali, culturali di rappresentanza e di fruizione e conservazione del verde»;
   per assicurare la corretta fruizione del complesso monumentale, l'atto di cessione introduce una clausola definita «cautelativa» all'articolo 9, la quale prescrive che l'utilizzo temporaneo per manifestazioni dovrà essere autorizzato dalla soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici, fermo restando che «tali manifestazioni dovranno avere essenzialmente carattere culturale e dovranno essere compatibili con l'alto valore artistico del bene». Tali tutele devono ritenersi estese a tutte le parti del parco, comprese quelle acquistate con atti separati;
   in data 30 luglio 2008, i comuni di Monza e Milano, il Ministero per i beni e le attività culturali e la regione Lombardia, hanno stipulato un accordo di programma che ha previsto la creazione di un consorzio con durata pari a 20 anni, denominato «Consorzio Villa Reale e Parco di Monza» la cui finalità preminente, come indicato all'articolo 2, comma 2, dell'accordo, è quella di «garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della villa reale di Monza, del parco reale e relative pertinenze, e di tutti i beni mobili ed immobili in esso insistenti, inclusi i giardini annessi e l'impianto arboreo, garantendone la fruizione pubblica e sviluppandone i valori culturali, ambientali, architettonici e paesaggistici»;
   il parco di Monza è attualmente suddiviso in aree di pertinenza, alcune delle quali date in concessione. Il sopracitato prato della Gerascia, prevede l'affidamento alla Sias spa, società dell'Aci che gestisce l'autodromo nazionale di Monza;
   in data 26 aprile 2016 veniva pubblicato sul sito online «motorinolimits.com», l'ultimo bilancio di Sias spa dell'anno 2015. Nonostante la società avesse ridotto di oltre 2 milioni di euro le perdite, l'esercizio 2015 ha chiuso con una perdita di 1,4 milioni di euro. Nell'articolo veniva sottolineato che per l'anno 2016 la Sias, forte degli introiti nell'affidamento dell'area per lo svolgimento dei concerti che prevede compensi in favore della società stessa, avrebbe proseguito con i grandi eventi non solo legati agli sport motoristici come, appunto, i festival musicali organizzati all'interno dell'autodromo di Monza, sull'esperienza positiva dell'anno precedente del concerto dell'artista Manu Chao che aveva portato 50.000 spettatori sul prato della Gerascia;
   in data 6 luglio 2016, dalla signora Bianca Montrasio, presidente del comitato per il parco di Monza «Antonio Cederna», veniva depositata presso la procura della Repubblica di Monza una denunzia-esposto, con contestuale richiesta di sequestro della sopraindicata area della Gerascia. La denunzia iniziava indicando che in data 2 giugno 2016, nel prato della Gerascia si era tenuto un concerto di più gruppi musicali denominato «Gods of Metal», al quale avevano partecipato 10 mila persone circa. Il prato in questione si era notevolmente danneggiato a causa del calpestio indiscriminato degli spettatori e dei mezzi pesanti che hanno montato e smontato le attrezzature nei giorni precedenti e successivi all'evento. La situazione del prato in oggetto è ulteriormente peggiorata con gli eventi musicali Brianza Rock Festival tenutosi nei giorni 1, 2 e 3 luglio 2016 e I-Days Festival, svoltosi nei giorni 8, 9 e 10 luglio 2016, ai quali hanno partecipato 10 mila spettatori circa per ogni serata. Vi è inoltre in programma, nei giorni 23, 24 e 25 settembre 2016, il Liga Rock Park con il cantante Ligabue, il più rilevante degli eventi in calendario vista la prevista affluenza media giornaliera di circa 100 mila persone che, in ragione dell'intervento dei mezzi e del calpestio ancor più impattante, aggraverà ulteriormente le condizioni già precarie del prato della Gerascia;
   in merito agli eventi sopraindicati, il comitato, parco Antonio Cederna, che da anni svolge attività di promozione e salvaguardia del complesso storico-artistico-ambientale del parco, giardini e villa reale, con largo anticipo, ha promosso una serie di iniziative di sensibilizzazione sia nei confronti delle istituzioni, che dei cittadini affinché venisse scongiurata la reiterazione dei concerti volti a pregiudicare i prati in oggetto nella predetta zona del parco di Monza. Sono state inviate comunicazioni alla soprintendenza, alla sottosegretaria ai beni culturali, dott.ssa Borletti Buitoni, indette conferenze stampa a seguito delle quali sono apparsi diversi articoli sui giornali locali e svolte attività di comunicazione e informazione presso i cittadini;
   il comitato, tramite missiva, ha sollecitato il cantante Ligabue a tenere il concerto in luogo più idoneo come lo stadio Brianteo di Monza o, in alternativa, l'area stradale dell'autodromo, pubblicizzando la richiesta sui diversi social network;
   il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con lettera a firma della Sottosegretaria Borletti Buitoni del 15 giugno 2016 inviata alla soprintendente alle belle arti e paesaggio per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, architetto Antonella Ranaldi, al segretario regionale per la Lombardia, dottor Marco Edoardo Minoja per conoscenza al Presidente del comitato per il parco, signora Bianca Montrasio e al presidente del comitato «La Villa Reale è anche mia», avvocato Roberto D'Achille, evidenziava che i concerti svolti e da svolgere «non sembrerebbero del tutto compatibili con i valori tutelati», e invitava le soprintendenze milanese e regionale a intervenire;
   il comitato Parco Antonio Cederna ha commissionato al dottor Angelo Vavassori, agronomo indipendente, iscritto all'albo e operante nelle province di Como, Lecco e Sondrio, una perizia tecnico-agronomica riguardante le condizioni del prato della Gerascia pre e post concerto del 2 giugno 2016. La relazione evidenziava che era possibile «confermare che il prato ed il suolo della Gerascia del parco di villa reale di Monza hanno subìto danni gravi nella manifestazione del 2 giugno e si evidenzia che il luogo non è idoneo alla fruizione intensiva ospitando eventi ad elevata presenza ed attività di movimento di persone e mezzi meccanici localizzato. Per un uso finalizzato a manifestazioni ed eventi ad elevata frequentazione, in cui si prevedono anche circa 100.000 persone, è prevedibile la perdita definitiva ed irreversibile del manto erboso storico attuale e le specie erbacee in esso conservato. Il parco può ospitare la ordinaria fruizione pubblica, diffusa e non usurante localmente, soprattutto dal passaggio di automezzi. Il prato del Parco, inoltre, necessita di interventi specialistici per il rinnovo, secondo le migliori cure colturali, agrarie e naturalistiche, affinché possa garantire e sostenere la buona riuscita dello sviluppo vegetale del prato e la conservazione delle specie in esso conservato»;
   lo stesso comitato sopraindicato fece redigere dall'agronomo Vavassori una relazione peritale dei giardini della villa reale all'interno del parco di Monza, dopo l'evento MTV Digital Days tenutosi nei giorni 11 e 12 settembre 2015, la cui vicenda è stata ampiamente spiegata nell'interrogazione a risposta in commissione n. 5/07150 depositata in data 2 dicembre 2015, dal primo firmatario del presente atto, alla quale il Ministro interrogato non ha ancora dato risposta. Anche in quell'occasione la perizia ha evidenziato i gravi danni subiti dai prati in questione. Il consorzio villa reale e parco di Monza, ente che ha anche funzione di autorizzare lo svolgimento degli eventi in oggetto, nella medesima occasione, ha conferito incarico ad un proprio esperto agronomo, il dottor Stefano Monti. Anch'egli, nella perizia da lui redatta, evidenziava che «il prato si presenta estremamente compattato e danneggiato a causa del calpestamento operato dal pubblico che ha assistito alla manifestazione. Si rilevano, altresì, ampie porzioni di prato non più recuperabile nonché un ingiallimento di tutta la superficie ed un suo generale diradamento». Il consorzio, nonostante tale pregressa esperienza, nel caso in esame non si è preoccupato di evitare le prevedibili analoghe conseguenze, perseverando nella condotta e anzi promuovendo l'iniziativa dei concerti nel parco. Non solo: allo stato attuale, le istituzioni sono rimaste del tutto inerti e il programma dei concerti non risulta interrotto malgrado l'evidente gravità e pericolosità dell'area atteso che, con le recenti compromissioni del manto corticale, il prato medesimo non appare neppure praticabile;
   nella denunzia veniva indicato che i concerti tenuti normalmente nelle ore serali sono fonti di possibili danni irreversibili alla fauna stanziale per il forte rumore prodotto e che a tal proposito si prospettava la violazione di norme sanzionatorie dell'inquinamento acustico. Inoltre, il contratto di concessione all'articolo 7.3 b, vieta esplicitamente lo svolgimento di attività motoristiche dalle ore 21 alle ore 8. Tale norma è in tutta evidenza posta a tutela sia della fauna del parco, che della cittadinanza residente nelle zone interne e adiacenti al parco. Nella denunzia si giungeva alla conclusione che i decibel raggiunti nel corso delle manifestazioni musicali (per di più con la partecipazione di oltre 100.000 persone come si prospetta per il Liga Rock Park) raggiungono se non superano addirittura il grado di inquinamento acustico provocato dalle attività motoristiche;
   per quanto esposto nella denunzia, nella stessa veniva indicata la configurabilità di ipotesi di reato in considerazione del valore artistico, storico e ambientale del prato della Gerascia. Si indicava che nella fattispecie in esame si sarebbero potuti ravvisare gli estremi dei reati agli articoli 733 c.p., 733 bis c.p., 734 c.p., 452 bis c.p. (le cui norme sanzionatorie sono state introdotte dalla legge n. 68 del 2015), 635 c.p. e 639 c.p., (le cui ultime due norme sono state integrate dalla legge n. 352 del 1997), l'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 42 del 2004, le sanzioni penali contenute nella parte quarta, titolo II del decreto legislativo n. 42 del 2004 (si cita ad esempio l'articolo 170 della medesima legge);
   la denunzia terminava con la richiesta, per quanto di ragione, di sequestro dell'area della Gerascia, anche al fine di prevenire la reiterazione dei reati ove ravvisati. Si ricordava che esistono aree pavimentate di superficie analoga al prato in questione come per esempio quella del paddock dell'autodromo di Monza, da utilizzare in caso di precaria alternativa;
   a giudizio degli interroganti, in conseguenza di quanto sancito dalle leggi sopraindicate, dalle norme stabilite dallo Statuto del consorzio e del regolamento dei giardini della villa e parco di Monza e dalla perizia svolta successivamente all'evento del 2 giugno 2016, vi è una palese mancanza di capacità nella gestione della situazione sopraindicata da parte dei soggetti istituzionali che dovrebbero far rispettare la legge a tutela dei beni storici e culturali. Sempre a giudizio degli interroganti e in conseguenza di quanto sopra riportato, il Ministro interrogato, nelle capacità a lui ascritte dovrebbe considerare di rivalutare, per quanto di sua competenza, la posizione di tutti i responsabili appartenenti alle autorità ed organi istituzionali che hanno permesso e permettono lo svolgimento degli eventi sopraindicati, considerando di ricorrere alla rimozione dagli incarichi a loro assegnati con effetto immediato, in conseguenza della loro palese mancanza di visione del carattere di bene storico e culturale del complesso a loro affidato;
   gli interroganti intendono sottolineare che sono favorevoli allo svolgimento dei concerti in un palcoscenico importante come la città di Monza, ma in ambiti più pertinenti quali, ad esempio, lo stadio Brianteo che in passato ha ospitato decine di concerti richiamando migliaia di persone e che si colloca in un contesto ideale per accogliere tali tipi di eventi –:
   se il Ministro interrogato intenda verificare, per quanto di competenza, eventuali responsabilità da parte delle autorità statali competenti che hanno autorizzato i sopraindicati eventi svolti e da svolgere nel prato della Gerascia e, ove ne riscontri la sussistenza, quali iniziative intenda adottare nei loro confronti;
   nel pieno rispetto delle leggi che tutelano i beni storici, culturali ed ambientali, quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare, per quanto di competenza, affinché non vadano mai più a ripetersi altri eventi non idonei al contesto del parco di Monza, dei giardini e della villa reale;
   se il Ministro non ritenga, per quanto di competenza e alla luce di quanto indicato in premessa, di assumere iniziative volte a sollecitare le autorità competenti a verificare se sussistano i presupposti per non far svolgere nel plesso del parco di Monza, il sopraindicato evento previsto nelle date del 23, 24 e 25 settembre 2016. (5-09493)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09493

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On.le Tripodi, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede quali iniziative il Ministero intenda assumere per evitare che nel Parco di Monza si svolgano manifestazioni non idonee al contesto naturalistico del Parco stesso.
  Permettetemi di rammentare che l'Autodromo Nazionale di Monza è ricompreso nel compendio della «Villa Reale e Parco» di Monza, dichiarato di interesse artistico e storico particolarmente importante ai sensi del Codice dei beni culturali.
  Nell'aprile del 2016, il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, che ha in gestione l'ambito tutelato, ha trasmesso alla competente Soprintendenza di Milano una richiesta di autorizzazione allo svolgimento di manifestazioni musicali durante i mesi di giugno, luglio e settembre 2016, presso il cosiddetto «prato della Gerascia» all'interno dell'Autodromo Nazionale in concessione alla soc. SIAS spa.
  Nell'area dell'Autodromo, area anch'essa sottoposta a vincolo di tutela monumentale in quanto ricompresa nel disegno storico del parco di Monza, normalmente si svolgono manifestazioni a carattere ludico-sportivo la più importate delle quali è il Gran Premio d'Italia di Formula 1.
  Nello specifico l'area della Gerascia, consentitemi la descrizione di dettaglio, è un prato, normalmente soggetto ad attività agricole di manutenzione e coltivo, collocato tra la pista automobilistica attualmente in uso e quella storica risalente alla prima metà del Novecento.
  Durante le manifestazioni automobilistiche, ed in particolare durante lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1, il prato viene adibito ad area di atterraggio di elicotteri per il trasporto di persone, e già in passato è stato utilizzato per concerti (come ad esempio il concerto di Manu Chao nel 2015).
  Il prato è collocato in una porzione del parco storico già ampiamente trasformato dalla realizzazione delle strutture dell'autodromo ed attrezzata ed organizzata per accogliere grandi affluenze di pubblico, come quello numeroso delle gare automobilistiche.
  Sulla base delle valutazioni istruttorie la Soprintendenza, considerata la collocazione dell'area ed i suoi caratteri, ha ritenuto che l'attività proposta fosse compatibile con la tutela dei caratteri artistici e storici del parco ed ha autorizzato, con nota del maggio del 2016, lo svolgimento delle manifestazioni e la collocazione delle relative strutture temporanee nel rispetto di alcune prescrizioni che vi riporto:
   le fasi di montaggio e smontaggio delle strutture siano eseguite mettendo in atto tutte le misure precauzionali necessarie ad evitare danneggiamenti alla vegetazione e ai relativi apparati radicali;
   durante lo svolgimento degli eventi gli accessi e le aree destinate al pubblico siano delimitate e circoscritte, mettendo in atto adeguate misure di sorveglianza e protezione, al fine di impedire qualsiasi accesso non controllato alle ulteriori porzioni del parco ed eventuali danneggiamenti;
   si auspica che venga limitato al minimo l'accesso delle auto alle aree del parco storico, prevedendo adeguate soluzioni di parcheggi esterni e collegamenti con navette; è comunque escluso l'utilizzo di aree boscate o prative per il parcheggio di autoveicoli, che dovrà essere limitato alle aree pavimentate o già normalmente attrezzate e destinate a tale funzione; si chiedono in tal senso puntuali ed esplicite assicurazioni e chiarimenti per quanto indicato nell'elaborato grafico di planimetria generale inerente il concerto di Luciano Ligabue;
   al termine di ogni evento, dopo la rimozione delle strutture temporanee e gli interventi di pulizia, sia redatto e trasmesso un rapporto informativo, comprensivo di esaustiva e dettagliata documentazione fotografica, illustrativo dell'andamento dell'evento e descrittivo dello stato dei luoghi, con particolare riferimento alle condizioni delle superfici inerbite e delle alberature al contorno; resta inteso che qualunque episodio di uso non compatibile o di danneggiamento del bene determinerà, oltre agli effetti di legge, una necessaria rivalutazione della autorizzazione per i rimanenti eventi;
   al termine degli eventi di luglio e di settembre le aree dovranno essere integralmente ripristinate, garantendo l'esecuzione degli interventi necessari, quali il ripristino del tappeto erboso, da comunicare e documentare puntualmente e questa Soprintendenza;
   con riferimento al concerto di Luciano Ligabue, in merito alla collocazione di «ruota panoramica», «Zona Luna park», spazi di ristoro e merchandising nelle vicinanze della porta di Vedano, solo genericamente segnalata negli elaborati trasmessi: si rinvia il parere di competenza all'esame di una più dettagliata e puntuale documentazione descrittiva».

  La trattazione dell'interrogazione in un periodo successivo di oltre sei mesi rispetto alla sua presentazione, mi permette di rassicurare gli onorevoli interroganti in merito al fatto che le prescrizioni dettate risultano essere state rispettate. A seguito dello svolgimento degli eventi sono stati eseguiti (come documentato nelle relazioni trasmesse in data 1o luglio e 2 novembre 2016) interventi di ripristino (così come prescritto nell'autorizzazione rilasciata) delle porzioni di manto erboso alterate dal calpestio e dalle attività di montaggio e smontaggio delle strutture temporanee di servizio, ma non sono stati evidenziati danneggiamenti alle alberature o alle strutture storiche del parco.
  Evidenzio in ogni caso, agli onorevoli interroganti, che avendo l'Amministrazione dei beni culturali provveduto alla ricordata dichiarazione di interesse artistico e storico della «Villa Reale e Parco di Monza», da ultimo con provvedimento del 25 febbraio 2003, si è pienamente consapevoli della rilevanza culturale e paesaggistica dei luoghi in questione.
  I competenti uffici del Ministero continueranno, pertanto, a vigilare per garantire la conservazione degli elementi caratteristici e unici del sito, evitando utilizzi non appropriati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

attrezzatura sportiva

terreno erboso