ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09304

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 664 del 29/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: GINEFRA DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 02/08/2016
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/07/2016
Stato iter:
25/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/08/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 25/07/2017

SVOLTO IL 25/07/2017

CONCLUSO IL 25/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09304
presentato da
GINEFRA Dario
testo presentato
Venerdì 29 luglio 2016
modificato
Martedì 2 agosto 2016, seduta n. 666

   GINEFRA, VENTRICELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il Gruppo Poste Italiane è la più grande azienda di servizi del Paese e si qualifica come tale non solo per le sue dimensioni, i suoi asset strategici e i suoi primati produttivi, ma anche per la sua funzione sociale;
   il 15 dicembre 2015, come previsto dalla legge di stabilità 2015 e dopo il parere parlamentare espresso dalla Commissione trasporti nella seduta del 5 agosto 2015, è stato pubblicato il contratto di programma 2015-2019 tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane S.p.a. per la fornitura del servizio postale universale;
   il Governo ha annunciato il prosieguo del processo di privatizzazione del Gruppo, mutando gli assetti proprietari e conferendo il 35 per cento di azioni in Cassa depositi e Prestiti;
   questa decisione, come è emerso dalle recenti audizioni in seno alla commissione trasporti della Camera, ha destato non poche preoccupazioni e la contrarietà delle organizzazioni sindacali;
   tra le preoccupazioni principali quelle della progressiva dismissione del servizio di recapito peraltro oggetto di impegni specifici dell'azienda nel sopra menzionato contratto di servizio;
   la riorganizzazione del servizio di recapito, già avviata in alcune regioni e in fase di attivazione in altre, comporterà un taglio delle zone stimato in un 30-40 per cento, con la conseguente generazione di eccedenze di personale che potrebbero essere considerate esuberi;
   l'atto che ha sancito la suddetta riorganizzazione, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, avrebbe dovuto prevedere l'attivazione di investimenti destinati all'ammodernamento del servizio e alla diversificazione delle attività: sembrerebbe tuttavia che nelle regioni in cui tale riorganizzazione ha avuto inizio, circa il 60 per cento del territorio nazionale, l'accordo non sarebbe mai realmente entrato in vigore, generando disservizio e accumulando grandi quantitativi di posta giacente;
   si apprende, altresì, che sia il servizio di recapito, sia quello di sportello soffrono di una carenza cronica di personale che si aggrava nel periodo estivo;
   il 23 luglio 2016, con una nota a firme congiunte, i sindacati confederali dei postali hanno denunciato che «l'accordo Nazionale sottoscritto il 12 giugno 2015 sulla riorganizzazione di M.P., prevedeva tra l'altro un piano di trasformazione di n. 480 unità da part-time verticali a full-time su tutto il territorio Nazionale e in particolare di n. 66 unità in Puglia. Il piano è stato implementato in due momenti successivi: giugno e settembre 2015»;
   il percorso prevedeva «la possibilità di aderire ex-novo alla clausola elastica redigendo graduatorie eque e cristalline in base alla effettiva presenza in servizio dei part time»;
   «in maniera del tutto casuale» – proseguono nel documento – «siamo venuti a conoscenza di imminenti trasformazioni sul territorio del Sud senza essere stati informati dettagliatamente circa i territori interessati, il numero preciso delle trasformazioni oltre che dei criteri da adottare sui territori per l'individuazione delle risorse par-time coinvolte»;
   solo a seguito di una richiesta di convocazione urgente avanzata dalle organizzazioni sindacali, si è svolto un incontro presso la sede regionale pugliese dell'azienda per conoscere le province interessate al processo, il numero del personale coinvolto e i requisiti necessari;
   Poste Italiane avrebbe comunicato che le trasformazioni riguarderebbero i soli lavoratori assegnati al mercato privati e le province interessate saranno quella di BARI e quelle di Bari Andria e Trani, con 16 unità coinvolte, Brindisi con 8 unità e Lecce con 9 unità;
   la nuova procedura gestionale prevederebbe a detta delle organizzazioni sindacali, «esclusivamente criteri discrezionali unilaterali Aziendali: titolo di studio, valutazione aziendale dei lavoratori interessati, anzianità di servizio e effettiva presenza in servizio (adottando gli stessi requisiti previsti per il Premio di Risultato)»;
   le assegnazioni sarebbero previste a breve;
   le organizzazioni sindacali in maniera unitaria avrebbero rappresentato ferma e dura contrarietà rispetto al progetto di trasformazione part timefull time annunciato da Poste Italiane chiedendone la immediata sospensione. Il tutto perché l'intero progetto presenterebbe «gravi aspetti di arbitrarietà e discriminazione, sottende un inconfutabile principio di sottomissione e riduzione a schiavitù del lavoratore part time rispetto alla possibilità consegnata unicamente nelle mani del datore di lavoro di migliorare o peggiorare la sua condizione di vita, instaura un visibile principio di discriminazione e disparità di trattamento tra lavoratori appartenenti allo stesso contingente ma che a distanza di pochi mesi subiranno trattamenti valutativi e di selezione assolutamente differenti, interessa solo una parte del territorio pugliese lasciando inspiegabili deficit su Taranto e Foggia. Inoltre non va sottaciuto l'intento provocatorio aziendale dimostrato dal fatto che in fase di rinnovazione contrattuale che attiene anche al tema dei part time e delle relative regole contrattuali di trasformazione decide pervicacemente e paradossalmente di procedere in modo unilaterale e discrezionale»;
   Poste Italiane, nonostante tutto, avrebbe confermato il prosieguo del procedimento;
   nella giornata di domani le organizzazioni sindacali avvieranno una mobilitazione a Bari dove è previsto un sit-in e si riservano di valutare eventuali azioni giudiziarie per atteggiamento antisindacale rinveniente dalla mancata contrattazione su tematiche inerenti le politiche occupazionali –:
   se quanto riportato in premessa corrisponda, al vero;
    se i Ministri interrogati non ritengano di dover attuare opportune forme di monitoraggio e controllo, per quanto di competenza, affinché la ristrutturazione in atto in Poste Italiane non metta a repentaglio posti di lavoro e il servizio di recapito postale e di sportello;
   se non si ritenga di promuovere presso Poste Italiane le necessarie azioni affinché vi sia pieno rispetto degli accordi intrapresi con le organizzazioni sindacali in tema di personale dislocato presso ciascun ufficio e di investimenti da realizzare per promuovere l'ammodernamento e la diversificazione del servizio;
   se non si ritenga di farsi parte attiva per sanare la controversia tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali attivando un tavolo di confronto tra le parti interessate, principalmente sui temi di una congrua dotazione di personale in tutti gli uffici e della erogazione di un servizio, di consegna e di sportello, tempestivo, efficiente e preciso. (5-09304)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09304
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

lavoro a tempo parziale

contratto di prestazione di servizi