ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09257

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 661 del 25/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09257
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Lunedì 25 luglio 2016, seduta n. 661

   D'UVA, NUTI, LOREFICE, NICOLA BIANCHI, DI VITA, SPESSOTTO, RIZZO, DE LORENZIS, CANCELLERI, PARENTELA, LUPO, MARZANA e LIUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 31 ottobre 2000 il Ministero dei trasporti e della navigazione rilasciava con proprio decreto la concessione gestoria dell'infrastruttura ferroviaria nazionale in favore della Società di trasporti e servizi per azioni ferrovie dello Stato, in via esclusiva e per un limite temporale pari ad anni 60, concessione successivamente trasferita alla società «Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.»;
   a norma dell'articolo 2 del decreto ministeriale n. 138/T ottobre 2000, veniva garantito «il collegamento via mare fra la penisola e, rispettivamente, la Sicilia e la Sardegna», attraverso l'affidamento del servizio alla società concessionaria «Rete ferroviaria italiana S.p.A.», quale si sarebbe fatta carico della gestione e dell'organizzazione del trasporto dei convogli ferroviari nello Stretto di Messina;
   a oggi i collegamenti tra la Sicilia e il resto della penisola vengono garantiti dalla società «Rete ferroviaria italiana S.p.A.», la quale opera attraverso l'utilizzo di treni a lunga e media percorrenza, servizio che non risulta, tuttavia, idoneo a garantire un sistema di trasporto adeguato agli standard qualitativi previsti per altre tratte nazionali;
   il servizio di collegamento ferroviario marittimo da e per la Sicilia prevede l'utilizzo di quattro navi adibite al trasporto dei convogli ferroviari, tra cui la nave traghetto di ultima generazione «Messina», recentemente entrata a far parte della flotta della società Rete ferroviaria italiana;
   i treni a lunga percorrenza vengono allocati all'interno delle navi traghetto attraverso un sistema di complesse operazioni di montaggio e smontaggio dei vagoni, le quali determinano un rilevante allungamento dei tempi di percorrenza dei treni che collegano la Sicilia al resto della penisola, con periodi di durata complessiva delle manovre fino a circa due ore e trenta minuti;
   il servizio di trasporto ferroviario a media e lunga percorrenza così come erogato dalla società Rete ferroviaria italiana è stato, inoltre, oggetto di consistenti riduzioni nel numero dei collegamenti garantiti, compromettendo, di fatto, il diritto alla continuità territoriale dei cittadini residenti in aree geograficamente svantaggiate;
   in data 1o luglio 2016, con proprio comunicato, la società Rete ferroviaria italiana stabiliva il divieto di permanenza all'interno delle carrozze caricate nel ponte binari, nel rispetto della normativa vigente internazionale trasporto navale, arrivando finanche a sospendere temporaneamente il servizio prenotazione per persone a ridotta mobilità e con disabilità a Messina;
   secondo quanto disposto dalla società, infatti, «durante il traghettamento dei treni sullo Stretto di Messina i viaggiatori dovranno obbligatoriamente sostare nel ponte passeggeri della nave e non rimanere, nel ponte binari, a bordo delle carrozze. Lo prevedono le norme internazionali in materia di sicurezza della navigazione. Le disposizioni sono state richiamate dalla Capitaneria di Porto di Messina durante l'ultima visita effettuata a bordo di una delle unità navali di RFI»;
   «la mancata applicazione delle disposizioni», continua il comunicato «non permette la partenza della nave traghetto. RFI ha già attivato un tavolo tecnico presso le sedi competenti per ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori dei treni. In questa prima fase di applicazione i tempi di imbarco e traghettamento potranno subire allungamenti. Inoltre, sono in corso approfondimenti per individuare la migliore soluzione per continuare ad assicurare alle persone a ridotta mobilità e con disabilità il servizio di assistenza, temporaneamente sospeso, garantito dal network Sale Blu di Rete Ferroviaria Italiana»;
   tale decisione veniva assunta dalla società a seguito di una ispezione posta in essere dalla capitaneria di porto locale, che avendo verificato l'inadeguatezza delle imbarcazioni per la permanenza dei passeggeri dei convogli, negava la possibilità per gli stessi di sostare all'interno delle carrozze durante la traversata;
   tale notizia veniva riportata in data 1o luglio 2016 dal quotidiano consultabile online « La Repubblica — Palermo», secondo il quale «Una nota della capitaneria del 30 giugno seguita ad un'ispezione ad uno dei traghetti obbliga le ferrovie a far scendere i passeggeri dai convogli durante la navigazione. Tutti dovranno salire sul ponte. Il sistema antincendio sulle navi non è idoneo: i passeggeri per motivi di sicurezza dal primo luglio sono così costretti a scendere dal treno una volta dentro la nave. Bagagli in mano, perché la sicurezza all'interno delle vetture non può essere garantita dal personale»;
   lo stesso quotidiano, evidenziando la gravità dei disagi, sottolineava le «tantissime le proteste oggi per i gravissimi disagi. Soprattutto per anziani e disabili, per questi ultimi le sale blu di Rfi, cioè il servizio assistenza dedicata a passeggeri con mobilità ridotta, sta annullando tutte le prenotazioni. Non esiste infatti sulle navi di trasporto di Rfi il servizio per la discesa dei passeggeri con problemi di mobilità sulla nave»;
   in data 3 luglio 2016, il quotidiano consultabile online «Tempostretto», pubblicava la notizia di una autorizzazione da parte della Capitaneria di Porto «per la sola nave più nuova, che sarà anche l'unica ad essere utilizzata per trasporto passeggeri. Resta il problema in caso di indisponibilità o ritardi che comporterebbero navigazioni contemporanee. Proposto un tavolo tecnico ministeriale»;
   come sottolineato, quindi, tale autorizzazione risulta «valida solo per la nave Messina. Per questo motivo, i treni passeggeri saranno imbarcati solo su quella nave. Il problema potrebbe verificarsi nel caso di guasto alla nave Messina o di ritardi ferroviari, che potrebbero comportare la necessità di far traghettare due navi ferroviarie passeggeri contemporaneamente. Verrebbe utilizzata un'altra nave e tornerebbe il disagio di dover scendere dal treno durante la traghettata»;
   all'interno del bando di gara della nave «Messina» n. PA/2009/065, emesso per la «Progettazione, costruzione e fornitura di una motonave tipo RO-RO da adibire al trasporto nello stretto di Messina di carrozze e carri ferroviari, passeggeri, autovetture, automezzi pesanti e merci pericolose», veniva fatto espresso riferimento alla possibilità per la società R.F.I. di disporre la realizzazione di un'ulteriore nave da affiancare alla nuova ammiraglia;
   nella sezione II del citato bando, denominata «oggetto dell'appalto», è riportato al punto 2.1 come l'importo della fornitura sia suddiviso per 52 milioni di euro destinati alla costruzione della già realizzata nave «Messina», e 48 milioni per l'opzione connessa alla possibilità di richiedere la realizzazione entro un anno dall'affidamento delle prestazioni per la fornitura della prima, di una seconda nave gemella;
   tale esigenza risulta oggi certamente urgente in considerazione delle possibili criticità che emergerebbero dal temporaneo inutilizzo, anche per la sola ordinaria manutenzione, della nave «Messina», ovvero a seguito di un auspicato aumento dei collegamenti ferroviari da e per la regione siciliana;
   ad avviso degli interroganti, il modello di traghettamento attualmente in essere non consente un adeguato livello di stabilità nei collegamenti ferroviari nello Stretto di Messina, dal momento che l'utilizzo di una sola nave non può garantire in caso di guasti, ovvero di indisponibilità del solo mezzo autorizzato al trasporto dei passeggeri all'interno delle carrozze, un sistema di trasporto adeguato agli standard minimi di sicurezza dei viaggiatori e dei loro effetti personali;
   si ricordi, infine, come il sistema di collegamento interregionale abbia subito nel corso degli ultimi anni un notevole ridimensionamento sia qualitativo che quantitativo, essendo stati significativamente ridotti i collegamenti da e per la regione siciliana;
   l'attuale condizione, che ad avviso degli interroganti non può che ritenersi temporanea, in considerazione della necessità di predisporre nuovi investimenti nel settore ferroviario per l'Italia meridionale, non consentirebbe la possibilità di assicurare a tutti i passeggeri adeguati standard qualitativi in presenza di un auspicato aumento del numero di collegamenti, data la presenza di una sola nave considerata idonea al trasporto dei viaggiatori all'interno delle carrozze –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire standard qualitativi adeguati nei collegamenti marittimi per il trasporto ferroviario, assicurando la possibilità per i passeggeri, tra i quali soggetti anziani e disabili, di permanere all'interne, dei convogli durante il traghettamento e predisponendo misure che assicurino adeguati standard minimi di sicurezza dei viaggiatori e dei loro effetti personali, anche attraverso la previsione di investimenti che consentano un eventuale ampliamento della flotta, la cui possibilità veniva già menzionata nel bando per la costruzione della nave traghetto «Messina», ovvero un ammodernamento del sistema di imbarco e sbarco dei treni.
(5-09257)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

utente dei trasporti

nave