ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09246

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 660 del 22/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/07/2016
Stato iter:
02/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/02/2017
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/07/2016

DISCUSSIONE IL 02/02/2017

SVOLTO IL 02/02/2017

CONCLUSO IL 02/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09246
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Venerdì 22 luglio 2016, seduta n. 660

   SILVIA GIORDANO, COLONNESE, MANTERO, DI VITA, LOREFICE, GRILLO e NESCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliera e universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno è classificato come dipartimento d'emergenza e accettazione (DEA) di III livello e, come tale, rappresenta il punto di riferimento dell'intera provincia di Salerno con 300 accessi giornalieri in media al pronto soccorso;
   con decreto del commissario ad acta n. 49 del 2010 all'azienda ospedaliera salernitana sono stati annessi i presidi di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Castiglione di Ravello, nonché l'ospedale «da Procida» di Salerno;
   nel 2015 l'Osservatorio Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) ha premiato l'ospedale Ruggi di Salerno «per la presenza di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico terapeutici dedicati alle donne e offerta di prestazioni aggiuntive legate all'accoglienza in ospedale e alla presa in carico delle pazienti»;
   l'ospedale in questione conta più di mille parti all'anno; infatti, nel 2015 sono stati eseguiti circa 1.200 parti, di cui circa 840 sono stati cesarei secondo i dati dell'ultimo Cedap (Certificato di assistenza al parto);
   presso l'azienda ospedaliera e universitaria di Salerno, le neo mamme per allattare i propri bambini devono spostarsi dal reparto di ostetricia e ginecologia collocato al primo piano della struttura al sesto piano, dove è ubicato il nido, con disagi di varia natura: tra cui, l'impossibilità di essere trasportate sul proprio letto ospedaliero, in quanto gli ascensori all'interno della struttura risultano essere troppo piccoli, determinando enormi difficoltà, in particolare per le donne che hanno appena subito un parto cesareo, che rappresentano circa il 70 per cento delle partorienti della struttura;
   sullo stesso piano dei reparti di ginecologia e ostetricia, insiste un'ala della struttura allo stato grezzo, separata dalla corsia del reparto con un muro di cartongesso che ne impedisce l'accesso; in tale ala dovrebbe essere aperto un nuovo reparto in cui praticare la rooming-in (dall'inglese «stare insieme in una stanza»);
   si definisce Rooming-in la possibilità di tenere nella propria stanza dell'ospedale il bambino appena nato, giorno e notte, senza limiti di orario, in un lettino posizionato accanto a quello della mamma;
   numerosi studi hanno dimostrato che l'instaurarsi del legame profondo tra la mamma e il suo bambino, il cosiddetto bonding, è favorito dal contatto prolungato nel periodo che segue immediatamente dopo la nascita;
   evidenze internazionali hanno dimostrato i benefici che derivano da questa vicinanza precoce e continua, che sono:
    a) favorire l'allattamento al seno a richiesta ed esclusivo cioè ogni volta che il neonato lo richiede, consentendo un frequente attaccamento al seno che costituisce lo stimolo più appropriato alla produzione del latte. Inoltre, la vicinanza del neonato alla madre nelle ore notturne è nella fase iniziale dell'allattamento un fattore favorente, perché fisiologicamente si verificano quelle secrezioni ormonali che favoriscono la produzione del latte materno;
    b) ridurre la difficoltà nella cura del proprio figlio (suzione, allattamento, cambio pannolino, medicazione ombelicale) da parte dei genitori una volta rientrati a casa, in quanto, durante il rooming-in (con l'aiuto del personale infermieristico ed ostetrico), hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza e autonomia ridurre gli episodi di pianto del neonato, che viene consolato» dall'abbraccio, dalla voce, dall'odore della mamma, che ricorda quello del liquido amniotico;
    c) monitorare il calo ponderale del peso del bambino;
    d) favorire i controlli post-dimissione;
   con delibera n. 57 del 22 marzo 2016 il commissario Nicola Cantone «ha approvato il progetto esecutivo-definitivo con la relativa indizione della gara, finalizzata alla riorganizzazione del reparto di ginecologia e ostetricia del presidio ospedaliero Ruggi, il tutto al fine della definitiva attivazione del percorso nascita e rooming in;
   con successiva delibera n. 59 del 23 marzo 2016 sono stati aggiudicati i lavori di adeguamento strutturale ascensori AOU;
   il 10 marzo 2016 il quotidiano il Mattino fa sapere che «il progetto messo in campo dal commissario straordinario Nicola Cantone per la creazione del rooming in, nel reparto chiuso di fronte l'ostetricia, dovrebbe essere pronto entro fine mese. Un'area in cui le donne potranno avere i bambini vicino e per la quale, però, le parti sociali esprimono forti dubbi in merito ai tempi di conclusione degli interventi. In quell'ala, infatti, i lavori per la realizzazione dell'ostetricia e del rooming in sono iniziati circa 5 anni fa. Poi, non si sa per quale motivo, sono stati sospesi. Gli stessi erano stati inseriti tra gli impegni che Viggiani si era prefissato di rispettare entro settembre 2015, prima, e non oltre il mese di gennaio scorso, poi. Gli interventi, però, non sono mai partiti e il reparto è rimasto finora chiuso»;
   ad oggi il reparto «rooming-in» risulta agli interroganti attualmente ancora chiuso –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;
   se il Ministro interrogato disponga di informazioni, anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, in merito all'effettiva attivazione del percorso nascita e rooming-in presso l'azienda ospedaliera e universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dati i contrastanti annunci intervenuti nel corso degli anni;
   se e quali iniziative, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, intenda intraprendere al fine di accelerare i lavori di riorganizzazione del reparto di ginecologia e ostetricia in virtù della realizzazione concreta del percorso nascita e della rooming-in;
   se e quali iniziative, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, intenda porre in essere per accertare il ritardo dei lavori di ristrutturazione che mettono a rischio il diritto alla salute sia delle partorienti che dei neonati.
(5-09246)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-09246

  Si risponde all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi pervenuti dalla Direzione generale dell'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, per il tramite della competente prefettura.
  Le criticità rilevate dagli On.li interroganti in riferimento al reparto di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale di Salerno, attengono alle difficoltà ed ai disagi per le neo-mamme dovuti all'ubicazione del reparto distante dal relativo nido.
  Tali criticità, note alla Direzione Strategica che, già all'atto del suo insediamento quale struttura commissariale, nel febbraio 2016, si era immediatamente attivata per la ristrutturazione degli ambienti, hanno portato, nel mese successivo, all'approvazione di un progetto per la riqualificazione del reparto.
  In concomitanza, si è proceduto all'aggiudicazione della gara relativa ai lavori di ampliamento di un ascensore della struttura al fine di porre un primo ed immediato rimedio alle suddette difficoltà di accesso al nido; lavori eseguiti ed ultimati già da tempo e che hanno permesso una prima riduzione del disagio.
  Quanto ai lavori di ristrutturazione del reparto, al fine di garantire la piena ed efficiente realizzazione del rooming in, si è ritenuto di dover procedere a necessarie modifiche del progetto, funzionali alle esigenze clinico assistenziali, oltre che rispondenti ai requisiti tecnico strutturali.
  Pertanto, nel dicembre 2016, è stata adottata una perizia di variante per la realizzazione dei locali da destinare al reparto di ginecologia con rooming in al primo piano del Corpo A della struttura ospedaliera.
  In particolare, è stata disposta la realizzazione di stanze di degenza con letto e relativa culla, nonché la realizzazione, nella medesima struttura, dell'area dedicata al nido.
  Conclusivamente, la stessa Direzione, per il tramite della prefettura di Salerno, ha fatto sapere che i lavori, attualmente in fase di avanzata realizzazione, saranno prevedibilmente ultimati entro la fine di marzo 2017.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

istituto ospedaliero

adeguamento strutturale