ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 659 del 21/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 21/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 21/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/07/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/08/2016
Stato iter:
20/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/09/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 20/09/2016
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/07/2016

DISCUSSIONE IL 20/09/2016

SVOLTO IL 20/09/2016

CONCLUSO IL 20/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09238
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 21 luglio 2016, seduta n. 659

   RIZZETTO e GIORGIA MELONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e della dipendenza grave, istituito inizialmente presso Agenzia delle dogane e dei monopoli, con la legge di stabilità del 2015 passato al Ministero della salute ha il compito di «monitoraggio della dipendenza dal gioco d'azzardo e dell'efficacia delle azioni di cura e di prevenzione intraprese, della definizione di linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione cura e riabilitazione delle persone affette da Gap, di valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave»;
   a far parte dell'Osservatorio, presieduto dal direttore generale della direzione generale della prevenzione sanitaria, Raniero Guerra, sono stati chiamati componenti del Ministero della salute (Silva Arcà, Lidia Di Minco), del Ministero dell'economia e delle finanze (Elena Giacone, Gianluca Campana, Alessandro Aronica), del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Paolo Sciascia), del dipartimento per le politiche antidroga (Patrizia De Rose), del dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale (Cinzia Zaccaria), dell'Istituto superiore di sanità (Roberta Pacifici), ma anche dell'Anci (il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi), della Conferenza delle regioni e delle province autonome (Arcangelo Alfano, Nora Coppola, Mila Ferri), oltre che – e qui è il punto più controverso – quelli che il decreto chiama «esperti di comprovata esperienza nel settore della dipendenza»;
   in data 13 aprile 2016, presso la sede di via Ribotta del Ministero della salute, si è svolta la prima riunione di insediamento dell'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave;
   condizione preliminare per sedere nell'Osservatorio è (o dovrebbe essere) l'assenza di conflitto di interessi. I componenti dell'Osservatorio, infatti, in quanto organismo istituzionale, non possono intrattenere rapporti con enti o imprese che hanno contratti economici o commerciali in materie di pertinenza di un organismo che ha una funzione pubblica;
   in particolare, il conflitto di interessi che si intende evitare è in riferimento alle industrie del settore della sanità o a fornitori di servizi nel campo della salute. Si evidenzia che per la pubblica amministrazione è incompatibile la situazione che si verifica quando un soggetto, al quale viene affidata una responsabilità decisionale o consultiva, intrattiene rapporti personali o professionali con i destinatari delle deliberazioni dell'organismo: situazione che inficia la reputazione d'imparzialità che gli viene richiesta;
   si ricorda che nell'Osservatorio, dal mondo dell'associazionismo provengono la Associazione italiana genitori A.Ge. Onlus, la Società italiana tossicodipendenza, SiTD, la Associazione italiana per lo studio del gioco d'azzardo e del comportamento a rischio, ALEA, la Federazione italiana comunità terapeutiche, FICT, il Codacons, il Coordinamento nazionale comunità terapeutiche, CNCA, il Moige (Movimento italiano genitori onlus) e Federsed (Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi);
   per quanto riguarda Federserd, la stessa gestisce il servizio del gioco responsabile sponsorizzato dai principali concessionari di Stato e, come già rilevato con atto di sindacato ispettivo presentato dall'interrogante il 4 dicembre 2015, n. 5/07184, che ad oggi non ha ancora ricevuto risposta, si ritiene sussista un conflitto d'interessi che avrebbe dovuto escluderne la partecipazione, posto che la stessa è sponsorizzata da aziende farmaceutiche e da concessionari di giochi d'azzardo come Sisal e Lottomatica, Admiral, Cirsa e Codere;
   difatti, a conferma di quanto già sostenuto dall'interrogante con l'interrogazione predetta, il Consiglio di Stato ha emesso la pronuncia n. 710 del 2016, che ha ordinato una adeguata istruttoria sull'esistenza «di eventuali situazioni di conflitto di interessi in capo a Federserd, al di là delle sue finalità statutarie, rispetto ai compiti di prevenzione e di cura del preoccupante fenomeno della ludopatia, che hanno giustificato l'istituzione dell'Osservatorio» e, da ultimo, con l'ordinanza n. 8023 del 13 luglio 2016, il Tar ha disposto proprio l'esclusione in via cautelare dai lavori dell'Osservatorio della Federserd;
   ciò che lascia interdetti è che il Ministero della salute non abbia effettuato la relazione richiesta dal Tar Lazio, con ordinanza n. 6576 del 2016, circa i criteri che hanno portato alla nomina di Federsed in seno all'Osservatorio. Tale mancanza ha poi infatti determinato il predetto provvedimento del giudice amministrativo del 13 luglio, che ha stabilito l'esclusione dell'associazione in via cautelare dai lavori dell'Osservatorio;
   è necessario che chi faccia parte dell'Osservatorio non abbia rapporti di interesse – personale o professionale o di sponsorizzazione/finanziamento – con aziende concessionarie o operatori di settore del gioco legale. Invece, l'assenza di una preventiva istruttoria da parte del Ministero della salute sulla scelta dei membri dell'Osservatorio fa temere che, oltre a quello di Federserd, possano sussistere ulteriori conflitti di interessi;
   sul punto, a quanto è dato sapere, il dottor Raniero Guerra, presidente dell'Osservatorio nonché direttore generale della prevenzione generale presso il Ministero della salute, ha assunto la carica di consigliere della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti (FADOI), che sembra sia finanziata da ditte farmaceutiche; difatti, l'associazione Codacons, con specifico riferimento a tale nomina, ha chiesto che ne venga accertata l'assenza di conflitto di interessi;
   per garantire la massima trasparenza e correttezza nelle attività dell'Osservatorio, bisognerebbe accertare la piena indipendenza di ogni suo componente da qualsiasi condizionamento o conflitto d'interessi con l'oggetto specifico dell'Osservatorio, vale a dire il contrasto al gioco d'azzardo patologico, ed accertarsi che i soggetti che fanno parte dell'Osservatorio non intrattengano rapporti commerciali diretti o indiretti di finanziamento con imprese concessionarie o gestori del comparto dell'azzardo legale;
   si fa poi presente che, l'articolo. 1, comma 133, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 stabilisce che «nell'ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale (..) a decorrere dall'anno 2015, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo come definita dall'Organizzazione mondiale della sanità...»;
   dunque, ancor più delicata è la questione del conflitto di interessi e considerando che i componenti dell'Osservatorio sono chiamati a decidere sulla destinazione dei 50 milioni di euro previsti per la lotta contro le dipendenze da azzardo nel 2016. Mentre per quanto riguarda i 50 milioni previsti nel 2015 non è chiaro quale destinazione abbiano avuto. Lo stanziamento dei 50 milioni per curare le patologie da gioco d'azzardo è vincolato e ciò comporta una necessaria programmazione e monitoraggio della spesa che ad oggi è sconosciuta;
   ed ancora, alla predetta disposizione della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, si prevede anche che: «una quota delle risorse di cui al primo periodo, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l'adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta». Ebbene, ad oggi non si è conoscenza delle iniziative intraprese per l'adozione del software. Pertanto, è lecito chiedersi del destino dei 3 milioni di euro previsti per il triennio 2015-2016-2017 per il predetto software di cui non è stato fornito il progetto;
   in ultimo, si rappresenta un'ulteriore situazione inerente ai corsi di formazione per operatori del gioco d'azzardo (GDA). A quanto è dato sapere, in data 6 luglio 2016, è stato presentato, con conferenza stampa presso il Ministero della salute, un «corso di formazione per operatori sul gioco d'azzardo patologico» con tanto di rilascio di «attestato di partecipazione»;
   a tal riguardo, si mette in evidenza che l'Osservatorio a quanto risulta all'interrogante, nulla ha «vagliato» su tali corsi predisposti dagli operatori stessi del settore gioco che, per di più, hanno trovato (ci si domanda sulla base di quali argomentazioni) il patrocinio del Ministero della salute. Inoltre, non si conoscono le modalità operative del corso e la sua valenza, né l'eventuale partecipazione di organismi facenti parte del servizio sanitario nazionale;
   la partecipazione dell'Osservatorio ai fini della preparazione del corso, a parere dell'interrogante, era indispensabile, considerando che l'Osservatorio è stato istituito con lo scopo di effettuare: il monitoraggio dell'efficacia delle azioni di cura e di prevenzione intraprese; la definizione delle linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d'azzardo patologico (Gap) ai fini della predisposizione del decreto regolamentare di adozione delle linee guida; la valutazione delle misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco di azzardo e il fenomeno della dipendenza grave;
   si ritiene necessario, dunque, procedere alle opportune verifiche per accertare eventuali conflitti di interessi e/o incompatibilità, considerando che anche le partnership con concessionari di gioco d'azzardo e aziende farmaceutiche generano, inevitabilmente, un conflitto di interessi. Inoltre, è necessario accertare quale sia stata la destinazione specifica delle risorse finanziarie stanziate per la lotta contro le patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo –:
   quali siano gli orientamenti del Governo, per quanto di competenza, sui fatti esposti in premessa e, in particolare, se non ritengano che i partecipanti a commissioni, gruppi di lavoro, comitati o altri organismi istituzionali in grado di influenzare, anche indirettamente, iniziative normative ed istituzionali nel settore delle tossicodipendenze e del gioco d'azzardo, debbano essere sottoposti ai fini della nomina ad una obbligatoria e preventiva verifica di assenza di conflitto di interessi, derivanti da possibili finanziamenti e sponsorizzazioni economiche ricevute da aziende che hanno interessi nel settore della cura delle dipendenze (ad esempio, società farmaceutiche, concessionari di giochi d'azzardo e altro), anche considerando che sono chiamati a decidere sulla destinazione di risorse finanziarie;
   per quali motivi non sia stata effettuata una preventiva istruttoria nella scelta dei componenti dell'Osservatorio, come dimostra l'inclusione tra i membri di Federserd, federazione che appare all'interrogante in evidente conflitto di interessi;
   se e quali iniziative il Governo intenda adottare affinché l'Osservatorio e i suoi membri non si trovino in posizioni, anche potenziali, di conflitto di interessi e/o incompatibilità, verificando se e quali componenti abbiano ricevuto contributi/finanziamenti da aziende farmaceutiche e dai concessionari dei giochi d'azzardo e procedendo, conseguentemente, alla loro esclusione;
   se intendano promuovere iniziative per verificare se in altri gruppi di lavoro, commissioni, comitati o altri organismi istituzionali relativi al settore delle tossicodipendenze e del gioco d'azzardo, sussistano conflitto di interessi e/o incompatibilità;
   se si intendano fornire informazioni dettagliate sull'utilizzo (studi, analisi, procedure, produzione di linee guida, ricerca, orientamento) che, sino ad oggi, è stato fatto dei 50 milioni di euro stanziati annualmente per curare le patologie da gioco d'azzardo e lo status di progettazione del software che consenta al giocatore di monitorare il proprio comportamento, di cui alla legge n. 190 del 23 dicembre 2014;
   se si intendano fornire chiarimenti circa le ragioni del patrocinio offerto dal Ministero della salute ad un corso di formazione per gestori ed esercenti del gioco d'azzardo di cui in premessa, circa l'istruttoria compiuta precedente al patrocinio, nonché circa eventuali evidenze scientifiche di reale utilità del corso ai fini della prevenzione del così detto gioco d'azzardo patologico. (5-09238)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 20 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-09238

  In relazione all'interrogazione parlamentare in esame, preliminarmente, ritengo opportuno iniziare dalla disciplina della materia, cioè dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), in base alla quale l'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco di azzardo e della dipendenza grave, istituito ai sensi del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, è stato trasferito al Ministero della Salute. Inoltre, la medesima legge ha previsto che, con decreto interministeriale del Ministro della salute e del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, venisse rideterminata la composizione dell'Osservatorio, assicurando la presenza di esperti in materia, di rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali, nonché delle Associazioni operanti nel settore, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
  Quindi, al fine di dare attuazione alla normativa richiamata, che, come è noto, affida all'Osservatorio nuovi compiti – consistenti nel monitoraggio della dipendenza dal gioco di azzardo e dell'efficacia delle azioni di cura e prevenzione intraprese – nel corso della riunione tenutasi il 6 febbraio 2015 presso l'Istituto Superiore di Sanità, avente ad oggetto la proposta di schema di decreto interministeriale per la rideterminazione della composizione e del funzionamento dell'Osservatorio predetto, è stata sottolineata la multidimensionalità del fenomeno del gioco d'azzardo che, come tale, necessita di essere monitorato e contrastato nei suoi aspetti problematici, coinvolgendo diversi stakeholders in ambito sanitario, psico-sociale, normativo ed economico. L'orientamento condiviso, nel corso del predetto incontro è stato perciò di assicurare una presenza bilanciata di rappresentanti del Governo, delle Regioni, dei comuni e degli Enti locali Sanitari, nonché di rappresentanti delle Società scientifiche, di difesa dei consumatori e degli operatori dei Servizi di Prevenzione delle dipendenze operanti sul territorio.
  Ciò premesso, nel merito dell'inclusione, tra le altre associazioni, di FEDERSERD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) all'interno dell'Osservatorio, faccio presente che la predetta Federazione rappresenta gli operatori dei Dipartimenti e dei servizi pubblici delle dipendenze che operano nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Antidroga, interpellata sull'argomento dal Ministero della salute, con nota del 10 giugno 2016 ha comunicato che, in assenza di un Albo dal quale risultino i nominativi delle Associazioni degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze, le maggiori espressioni dei Servizi Pubblici, per esperienza e pratica territoriale, risultano essere le Associazioni FEDERSERD, nonché SITD ed ALEA, già presenti nell'Osservatorio istituito presso il Ministero della salute.
  Inoltre, segnalo che sin dalla prima riunione del predetto organismo è stato richiesto, ai componenti, titolari e supplenti, ed ai legali rappresentanti delle istituzioni coinvolte, di fornire una dichiarazione di assenza di conflitto di interessi, volta a rilevare la mancata sussistenza di interessi diretti o indiretti che potessero potenzialmente porre un conflitto di interessi con la funzione pubblica svolta, e pregiudicare le finalità perseguite dall'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave; è stato, inoltre, chiesto ad ogni partecipante/istituzione, di confermare di non aver avuto nell'ultimo biennio rapporti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario, tali da pregiudicare le finalità perseguite dall'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave.
  Relativamente alla questione sollevata dall'interrogante sulla posizione del Direttore della Direzione generale della prevenzione sanitaria, comunico che in data 25 novembre 2015 il medesimo ha provveduto a rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di consigliere della Fondazione FADOI, al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione riferibile a tale posizione.
  Mi preme, inoltre assicurare che, il Ministero della salute, procede alla verifica dell'insussistenza, anche in altri gruppi di lavoro, commissioni, comitati o altri organismi istituzionali relativi al settore delle dipendenze con o senza sostanze, di situazioni che possano ingenerare eventuali conflitti d'interesse o incompatibilità. A tale proposito, si è provveduto a definire uno schema di regolamento che prevede, per l'appunto, l'acquisizione di detta documentazione.
  Per quanto riguarda il ricorso, integrato da motivi aggiunti, proposto da Codacons, componente del predetto Osservatorio, davanti al T.A.R. per il Lazio – Sezione III – Quater – contro il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero della Salute e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per l'annullamento del decreto interministeriale del 24 giugno 2016, con il quale, nella rideterminazione della composizione dell'Osservatorio in oggetto, è stata prevista l'inclusione anche di FEDERSERD, la relazione evocata dall'interrogante è stata in effetti consegnata al TAR Lazio nei tempi prescritti. Il TAR ha motivato la propria relazione ritenendo non pervenuta la stessa relazione e, ha accolto l'istanza cautelare proposta da Codacons.
  Per completezza di informazione, faccio presente che, in ottemperanza all'ordinanza cautelare del 13 luglio 2016 del TAR, confermata dal Consiglio di Stato, in data 16 settembre 2016, la FEDERSERD, allo stato è esclusa dai lavori dell'Osservatorio.
  Si è in attesa della decisione di merito del TAR Lazio sulla materia, che ha fissato la prossima udienza in data 26 ottobre 2016.
  Per ciò che concerne lo stanziamento dei 50 milioni di euro per l'anno 2015, si tratta di risorse che sono state attribuite alle regioni, per il tramite del Servizio Sanitario Nazionale, per gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione. Il Ministero della Salute, nell'ambito dell'Osservatorio, ha richiesto alle regioni di fornire i propri piani comprensivi per il contrasto del gioco d'azzardo, anche al fine di un'integrazione tra le attività già poste in essere dai predetti piani (fondo legge finanziaria 2015) e le attività programmate a valere sul fondo GAP. Segnalo, inoltre, che nella predisposizione delle aree di intervento verrà posta una particolare attenzione agli interventi di prevenzione, al fine di contrastare in maniera efficace il fenomeno della dipendenza.
  Per quanto attiene alla Campagna «Affinché il gioco rimanga un gioco», curata dall'Associazione Nazionale SAPAR (Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative), in data 17 maggio 2016 è pervenuta una richiesta di patrocinio del Ministero della salute; il 23 maggio 2016, dopo disamina della documentazione, l'Ufficio competente ha espresso parere favorevole alla presentazione della Conferenza stampa sulla suddetta Campagna, promossa dalla SAPAR in tema di prevenzione del gioco d'azzardo patologico, volta alla sensibilizzazione dei minori e degli operatori del settore attraverso corsi di formazione, ed in data 1o luglio 2016 è stata, quindi, inoltrata via e-mail la documentazione inerente alla Conferenza a tutti i componenti dell'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, affinché fossero messi a conoscenza dell'evento.
  Relativamente al patrocinio di questo Ministero, lo stesso è stato concesso per la Conferenza Stampa e non per i corsi di formazione per gli operatori del settore, che si svolgono già dal 2014 in molte delle maggiori città italiane.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gioco d'azzardo

moralita' della vita economica

conseguenza economica