ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09233

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 658 del 20/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 20/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 20/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 20/07/2016
Stato iter:
21/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/07/2016
Resoconto LABRIOLA VINCENZA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2016
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 21/07/2016
Resoconto LABRIOLA VINCENZA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/07/2016

SVOLTO IL 21/07/2016

CONCLUSO IL 21/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09233
presentato da
ARTINI Massimo
testo di
Mercoledì 20 luglio 2016, seduta n. 658

   ARTINI e LABRIOLA. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   nel 1992 fu siglato un protocollo di intesa tra il Ministro per gli interventi delle aree urbane, il Ministro della difesa, il Ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, il presidente della regione Puglia, il presidente della provincia di Taranto e il sindaco di Taranto per la delocalizzazione delle installazioni militari navali sul mar Piccolo ed il recupero e la valorizzazione degli immobili dismessi;
   i soggetti firmatari con tale protocollo convennero che «Costituiscono obiettivi primari per l'area di Taranto la delocalizzazione delle installazioni militari navali sul mar Piccolo ed il recupero e la valorizzazione degli immobili e degli spazi così dismessi, al fine di consentire un uso da parte della collettività aderente a nuovi modelli di sviluppo della città stessa, riferiti alla sistemazione viaria, alla promozione di nuove imprenditorialità a vocazione turistica, ad una accresciuta rete di servizi e di verde pubblico»;
   di particolare importanza e lungimiranza fu la constatazione che le finalità di pubblico interesse, elencate nel protocollo, fossero «coerenti con i progetti strategici di cui alla delibera CIPE 12 maggio 1988, recante l'aggiornamento del programma triennale di sviluppo del Mezzogiorno per il triennio 1988-1990 e con gli obiettivi primari dell'intervento straordinario di cui alla legge 1o marzo 1988, n. 64»;
   per il perseguimento di tali obiettivi fu prevista già allora la costituzione di un apposito Comitato per l'area di Taranto;
   con la mozione sul Mezzogiorno n. 1-00766, approvata nella seduta del 14 aprile 2016, il Governo si impegnava, in particolare, «a valutare l'opportunità di favorire intese, anche fra le diverse amministrazioni pubbliche, per mettere al servizio del territorio le strutture presenti e attualmente adibite a compiti istituzionali, sviluppandone le potenzialità al fine di promuovere il recupero e la riqualificazione sociale dei centri urbani, in particolare quelli soggetti ad un pesante degrado, con particolare riferimento all'uso per tale scopo dell'Arsenale Marittimo di Taranto»;
   il tavolo per Taranto, istituito dal decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, recante «Disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto», convertito, modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, si è riunito più volte a partire dallo scorso autunno, per delineare la strategia di riqualificazione e di sviluppo del territorio e approvare il piano di azione – con cronoprogramma prestabilito e monitorato – per la realizzazione dei progetti finanziariamente coperti, come da delibera CIPE n. 69 del 23 dicembre 2015;
   dal sito della Presidenza del Consiglio si apprende che il 31 maggio 2016 la riunione del tavolo istituzionale ha espresso l'intenzione di accelerare i tempi per la realizzazione degli interventi «messi nero su bianco dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto, declinazione cittadina dei Patti per il Sud previsti dal Masterplan governativo per il mezzogiorno»;
   si apprende, inoltre, che la sopracitata riunione «ha fatto decollare il Concorso internazionale di idee per la rigenerazione della Città Vecchia, che partirà entro il 31 maggio, e il progetto di valorizzazione culturale e turistica dell'Arsenale Militare Marittimo, che diventa operativo subito dopo l'estate»;
   agli inizi del mese di luglio 2016 è stato siglato un accordo tra il Ministro della difesa ed il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo con l'obiettivo di accrescere la conoscenza, la valorizzazione e la promozione turistica del patrimonio museale militare italiano. L'iniziativa ha portato all'apertura al pubblico fino a tarda sera, per le giornate 8-9-10 luglio 2016, di ben 15 musei militari di 7 regioni italiane. Tra tali musei, tuttavia, non è compreso il museo situato all'interno dell'Arsenale militare di Taranto;
   è parere degli interroganti che tale esclusione non sia in linea con le dichiarazioni di intenti espresse nelle varie sedi istituzionali in merito alla volontà del Governo di valorizzare culturalmente e turisticamente l'Arsenale militare della città Jonica –:
   alla luce di quanto riportato in premessa, quali siano stati i criteri di scelta dei 15 musei militari che sono rientrati nel piano di valorizzazione culturale e turistica, e che hanno indotto il Ministro interrogato ad escludere, dal circuito dell'accordo sottoscritto, il museo militare di Taranto, già oggetto di impegni ufficiali.
(5-09233)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-09233

  A seguito del peggioramento delle condizioni di sicurezza dell'area a ridosso del confine turco con la Siria, la NATO ha accolto la richiesta della Turchia per lo schieramento di batterie antimissili lungo il confine turco-siriano a difesa e tutela della popolazione e del territorio turco.
  In tale contesto di difesa integrata della NATO e in un quadro di avvicendamento tra i Paesi dell'Alleanza, l'Italia contribuisce, come sottolineato dagli onorevoli interroganti, con una batteria di missili SAMP-T, sotto comando NATO, schierata nella base militare Gazi Kislasi della cittadina di Kahramanmaraş (Turchia meridionale).
  Le recenti vicende turche non hanno coinvolto in alcun modo il personale del contingente militare italiano, che non è mai stato soggetto alcun rischio e, attualmente, continua a svolgere senza alcun inconveniente la propria attività operativa. Quale misura precauzionale, il Comandante del Contingente italiano ha disposto, per il momento, che il personale rimanga nella base.
  Infine, sottolineo come il Dicastero segua con grande attenzione l'evolversi della situazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Mezzogiorno

delocalizzazione

politica ambientale