ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 658 del 20/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 20/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09221
presentato da
DI MAIO Marco
testo di
Mercoledì 20 luglio 2016, seduta n. 658

   MARCO DI MAIO, DONATI, GADDA, MORETTO, VAZIO, FREGOLENT, FANUCCI, DALLAI, MORANI, COPPOLA e GALPERTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con la legge di delegazione europea 2014 l'Italia ha avviato la procedura per il recepimento della direttiva 2014/94/UE per definire un quadro comune europeo per la realizzazione di un'infrastruttura di distribuzione per i combustibili alternativi. Questo è un provvedimento che individua proprio nella mancanza di un'infrastruttura di distribuzione armonizzata a livello europeo il principale ostacolo all'introduzione sul mercato di veicoli alimentati con combustibili alternativi;
   la direttiva dà mandato agli Stati membri di mettere a punto, entro il 18 novembre 2016, il quadro strategico nazionale (QSN) da inviare alla Commissione europea, per lo sviluppo di tale mercato e l'installazione di un numero adeguato di punti di ricarica;
   la direttiva rappresenta un tassello importantissimo per la riduzione delle emissioni, la limitazione al ricorso dei combustibili fossili e per l'abbattimento delle barriere tecnologiche e regolatorie tra gli Stati membri;
   tra i carburanti alternativi ricompresi dalla direttiva che gli Stati membri possono includere nel QSN figura l'idrogeno. Al pari di ogni altro combustibile, l'impiego dell'idrogeno per autotrazione è ampiamente consolidato in ambito automobilistico e gestito in totale sicurezza. Oltre ad essere una tecnologia matura, è estremamente pulita: la sua combustione produce acqua e piccole quantità di ossidi di azoto (emissioni zero di CO2). Può essere prodotto da fonti rinnovabili (energia solare ed eolica) e/o da materiali da recupero. Se adeguatamente compresso, l'idrogeno è facile da raccogliere e trasportare, il che consente all'idrogeno diversi ambiti di applicazione che esulano anche dall'ambito dei trasporti;
   la carenza infrastrutturale rischia, nel medio/lungo periodo, di isolare l'Italia escludendola dallo sviluppo di una mobilità sostenibile che passa attraverso l'implementazione di tecnologie innovative e pulite;
   il sintomo più evidente dell'ingiustificata arretratezza dell'Italia nello sviluppo dell'idrogeno è rappresentato dalla sua normativa di riferimento che risale a quasi 10 anni fa: il decreto del Ministero dell'interno del 31 agosto 2006 «Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione», n. 213;
   il decreto rappresenta un ostacolo alla realizzazione di distributori a idrogeno. Il principale è costituito dalla pressione di erogazione che non deve essere superiori a 350 bar, laddove invece i serbatoi a bordo delle moderne autovetture garantiscono una conservazione in totale sicurezza a 700 bar (come previsto dagli standard internazionali SAE J2601, SAE J2799, ISO 17268, ISO 20100). Una sua modifica che prescinda dai tempi del recepimento della direttiva, permetterebbe di dare una certezza regolatoria anche a chi intenda investire in questo tipo di infrastrutture, slegandone lo sviluppo dalla sola volontà, e investimenti, dello Stato;
   dalla risposta del Sottosegretario allo sviluppo economico, Antonio Gentile, all'interrogazione n. 5-0580, nel corso della seduta del 12 maggio 2016 presso la X Commissione attiva produttive si è appreso che:
    a) Ministeri competenti stanno lavorando da tempo per assicurare che anche l'idrogeno, al pari di tutti gli altri combustibili alternativi definiti come tali dalla direttiva n. 94 del 2014, possa rientrare nel quadro strategico nazionale che dovrà essere presentato alla Commissione europea entro il 18 novembre 2016;
    b) i Ministeri competenti stanno già verificando le condizioni per operare un allineamento della normativa specifica agli standard internazionali, anche tramite un decreto di aggiornamento del decreto ministeriale 31 agosto 2006;
   gli interroganti hanno apprezzato l'inserimento dell'idrogeno tra i combustibili alternativi nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva citata, come ribadito dal Sottosegretario Gentile, la cui predisposizione è in fase avanzata e la cui discussione in prima lettura in Consiglio dei ministri sarebbe dovuta avvenire nel mese di giugno 2016 –:
   a quale punto siano i lavori di aggiornamento del decreto del Ministero dell'interno del 31 agosto 2006, n. 213, ostacolo principale allo sviluppo di una rete infrastrutturale per la distribuzione dell'idrogeno per autotrazione. (5-09221)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

combustibile di sostituzione

energia dolce

sviluppo economico