ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 655 del 15/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 15/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 15/07/2016
MUCCI MARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 15/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/07/2016
Stato iter:
28/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/03/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/03/2017
Resoconto PRODANI ARIS MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/07/2016

SOLLECITO IL 16/09/2016

SOLLECITO IL 21/10/2016

SOLLECITO IL 30/11/2016

DISCUSSIONE IL 28/03/2017

SVOLTO IL 28/03/2017

CONCLUSO IL 28/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09186
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 15 luglio 2016, seduta n. 655

   PRODANI, RIZZETTO e MUCCI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la linea ferroviaria transalpina comprende le linee costruite all'inizio del XX secolo dall'Impero austro-ungarico allo scopo di migliorare i collegamenti fra l'interno e il porto di Trieste, unendo le città di Člaeské Budějovice e Trieste, al tempo entrambe appartenenti all'Impero;
   il sito online trasportiambiente.it, nella pagina «Comitato per il rilancio della Ferrovia Trieste Campo Marzio – Opicina», in una scheda tecnica illustra come: «la linea Campo Marzio — Villa Opicina è tratto iniziale (terminale secondo tutti i prospetti ferroviari) della linea “Transalpina”, che collegava Trieste a Salisburgo. La linea fu costruita nel 1906, e completata con il tratto Villach-Salisburgo (Tauernbahn) nel 1909; il tratto Campo Marzio —Villa Opicina misura 15 km di lunghezza a scartamento normale ed è completamente elettrificato». La linea, in forte pendenza in alcuni tratti (fino al 27 per mille) «presenta tre tratti in galleria, il più lungo è la “galleria Revoltella”, di 1460 metri, tra le stazioni di Guardiella e Rozzol, all'interno della quale la linea descrive una curva verso destra (scendendo da Opicina) di 400 metri di raggio»;
   «l'interesse ad uso traffico urbano e suburbano di questa linea è dovuto al fatto che essa attraversa zone fortemente abitate e consente delle stazioni di salita e discesa (due, Guardiella e Rozzol, già esistenti, oltre ovviamente alle stazioni ai due capolinea) in punti nevralgici del traffico cittadino, consentendo tempi di percorrenza inimmaginabili nella situazione attuale di traffico. (...) La notevole panoramicità di questa linea (soprattutto nel tratto tra Opicina e Guardiella) e la presenza di siti turistici sul Carso, fanno inoltre ovviamente pensare ad un utilizzo anche turistico; l'attivazione inoltre della linea diretta con treni veloci tra Venezia e Lubiana-Zagabria con sosta alla stazione di Opicina, rende ancor più interessante questa linea in chiave di collegamento passeggeri»;
   un'articolo de Il Piccolo di Trieste del 1o aprile 2014 ha evidenziato che la linea che dalla stazione di Campo Marzio raggiunge Opicina via Rozzol e Guardiella – la cosiddetta linea «Transalpina» – sia stata chiusa a causa di «un cedimento strutturale nella galleria Revoltella e di alcuni guasti sui binari»; l'ufficio stampa regionale di Ferrovie dello Stato ha fatto sapere che «la tratta della Transalpina che collega la stazione di Campo Marzio con quella di Opicina resterà inagibile almeno fino al 2016.»; a distanza di due anni dalla chiusura, non è dato sapere all'interrogante se e quali interventi siano stati realizzati, o siano in corso, per la riattivazione della linea;
   l'articolo citato evidenzia, inoltre, come: «(...) Trieste rischia anche il completo isolamento passeggeri e merci. “La linea Transalpina, secondo l'ingegner Roberto Carollo, capo dei volontari del Museo Ferroviario di Campo Marzio, è un by-pass del nodo della città e un qualsiasi guasto lungo i 13 chilometri di ferrovia che separano la stazione centrale dal Bivio d'Aurisina, sarebbe fatale a tutti i collegamenti da e per Trieste”. Non solo. Se i lavori dovessero iniziare nel 2016, oltre al problema dei tempi biblici di ripristino, le Ferrovie dello Stato dovrebbero sborsare più soldi di quanti ne servano oggi per ridare lustro alla linea, perché è ovvio che due anni di incuria comporterebbero spese pesantissime’, afferma l'ingegnere.»;
   il sito internet trasporti-italia.com, in data 26 giugno 2014, nell'articolo «l'Authority di Trieste chiede a FS di ripristinare la transalpina» riporta la notizia di una missiva inviata da Marina Monassi, all'epoca, presidente dell'autorità portuale di Trieste, al vertice del Gruppo Ferrovie dello Stato e, per conoscenza, alla presidente della regione Friuli Venezia Giulia e alla direzione generale per i porti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Monassi, in conseguenza della chiusura della tratta, ha ricordato che: «tale provvedimento interno di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) costituisce una rilevante limitazione all'accesso via ferro alle infrastrutture del Porto di Trieste, in palese contrasto con le obbligazioni assunte dal nostro Paese in sede internazionale a seguito dei trattati e dei relativi dispositivi a suo tempo sottoscritti circa l'impegno a mantenere la più ampia accessibilità al porto stesso». E ha ribadito che questa linea ferroviaria «pur non venendo regolarmente utilizzata per il traffico merci a causa della rilevante pendenza, rappresenta un'eventuale via di emergenza comunque fruibile in caso di eventi straordinari che possano incidentalmente interrompere collegamento ferroviario costiero»;
   l'articolo «La ghigliottina: le vie d'ingresso e di uscita da Trieste: ferrovia Campo Marzio — Opicina», pubblicato sul blog FAQ Trieste (faqts.blogspot.it) il 4 marzo 2016, illustrando la linea ferroviaria attualmente non operativa, commenta come: «prima delle chiusure e dei tagli dovrebbe esserci un confronto tra i soggetti direttamente impegnati a decidere. Quindi un confronto necessario tra Regione e RFI. (...)Sarebbe importante per l'attività del porto non lasciare perdere una possibilità di questo tipo»;
   in data 3 giugno 2016, il sito online TriestePrima al riguardo ribadisce come la tratta citata in premessa sia stata «recentemente messa fuori uso dalle ferrovie italiane malgrado sia importante per le criticità del porto, malgrado sia un veicolo di turismo che collega rapidamente il centro città con Opicina e le linee internazionali; malgrado abbia pendenze analoghe alla Capodistria-Divaccia, unica linea che serve il Porto di Koper (...); malgrado la sua riapertura sia richiesta sia dagli operatori del porto, sia dall'Autorità Portuale, sia dagli operatori turistici (...) per il collegamento con una stazione irraggiungibile dal Centro città e priva di servizi, come quella di Opicina, ma in posizione strategica sulle linee internazionali; malgrado sia un simbolo concreto di unità; pace e amicizia tra popoli e nazionalità (...).»;
   a parere dell'interrogante va ulteriormente osservato che, alla luce dello sviluppo portuale previsto dal piano regolatore portuale e dal decreto del commissario di Governo nella regione FVG (Prot 19/8-5/2016) relativo al trasferimento del regime giuridico internazionale di porto franco dal Porto Vecchio a 5 nuove aree individuate sul territorio, mantenere un'unica direttrice di collegamento ferroviario da e per la città risulta molto limitante e potenzialmente rischioso: una prolungata interruzione della linea Trieste Centrale – Aurisina comporterebbe il totale isolamento di Trieste e del suo porto. Il ripristino della linea Transalpina, dunque, sia dal punto di vista strategico che da quello logistico, rappresenta una necessità inderogabile –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa;
   quali iniziative urgenti intenda adottare, di concerto con Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana, Autorità Portuale di Trieste e Regione FVG per consentire la riattivazione della linea «Transalpina» nel tratto Campo Marzio-Opicina, chiarendo le tempistiche e le modalità d'intervento. (5-09186)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09186

  L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale riferisce che la linea Transalpina presenta dei condizionamenti all'esercizio dei treni merci per le forti pendenze nella direzione Porto-Villa Opicina e per la sua portata dei treni inferiore alla media; la portata è tuttavia migliorabile con piccoli interventi e vanno rivisti i profili delle gallerie per consentire il transito dei container HC (high cube).
  Nei progetti della predetta Autorità di sistema portuale c’è l'utilizzazione della linea Transalpina quale collegamento più breve tra il Porto di Trieste e il transito internazionale di Villa Opicina e, proprio ai fini della riattivazione della linea, l'Ente ha già iniziato un confronto con RFI, soggetto che ha in concessione la linea in qualità di gestore dell'infrastruttura nazionale. Inoltre, ritenendo che i tempi di ripristino della linea Transalpina non siano lunghi, l'Autorità ha già dato indicazioni alle imprese ferroviarie per l'utilizzazione con locomotori di adeguata potenza per i treni merci.
  Inoltre, la società Adriafer, operatore di manovra dell'Autorità Portuale di Sistema portuale del Mare Adriatico, ha in corso la richiesta di certificazione come impresa ferroviaria presso l'ANSF per la tratta Trieste Campo Marzio – Villa Opicina di 15 km e per la tratta più lunga di 34 km via Bivio Aurisina.
  Dal canto suo, Rete Ferroviaria Italiana ha evidenziato che, nell'ambito dei progetti di potenziamento previsti nell'area, la regione Friuli Venezia Giulia ha un panorama di rilevanti interventi sulla rete esistente i cui principali sono:
   il nuovo piano regolatore di Trieste Campo Marzio e di Villa Opicina;
   l’upgrading della linea esistente Bivio Aurisina e Villa Opicina;
   il potenziamento della dorsale del porto (linea alta) con la realizzazione di nuovi impianti terminali in Servola e Aquilinia per avere la possibilità di inoltro diretto dei treni lungo la linea di cintura.

  In questo contesto, il ripristino della Transalpina rappresenta uno degli interventi che RFI sta analizzando, anche di concerto con le realtà locali, per ottenere un itinerario alternativo di uscita dal porto ma anche la chiusura di una sistema ad anello tra Campo Marzio – Villa Opicina e Aurisina da conseguire per mezzo di nuove bretelle di collegamento tra linee in ambito Villa Opicina.
  Non meno importante è anche la funzione retro portuale che l'impianto di Villa Opicina e Fernetti hanno già oggi rispetto al porto di Campo Marzio e che potrebbe un domani trovare ulteriore sviluppo.
  Altre modalità di utilizzo di questa linea da parte di sistemi passeggeri o di tipo turistico sono in funzione degli accordi che Regione e Comune potranno stabilire con RFI per l'acquisizione di nuovi servizi.
  RFI conferma quindi la disponibilità ad una possibile riattivazione della linea, tenendo presente che il ripristino delle condizioni di circolazione su una linea che per lungo tempo è stata sospesa all'esercizio sarà subordinato alle opere di manutenzione delle strutture esistenti con un costo stimato di circa 2 milioni di euro e con tempi da definire in base alla disponibilità dei finanziamenti e a successivi approfondimenti progettuali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

linea di trasporto