ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MOGNATO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 06/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09095
presentato da
MOGNATO Michele
testo di
Mercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   MOGNATO, MARTELLA, MURER, NACCARATO, CAMANI, MALISANI, NICOLETTI e ZOGGIA. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   gli uffici sterni per l'esecuzione penale (UEPE) costituiscono un'articolazione essenziale del sistema penitenziario del Paese, in quanto sono demandati alla gestione delle misure alternative alla detenzione in carcere;
   le misure alternative alla detenzione in carcere rappresentano un perno del sistema penitenziario, sia per ottemperare quanto previsto all'articolo 27 della Costituzione, sia per agire efficacemente sulla riduzione del sovraffollamento della popolazione carceraria italiana;
   più aggiornate statistiche in tema di recidiva evidenziano che le persone che sono ammesse alle misure alternative alla detenzione hanno una probabilità sensibilmente inferiore di incorrere nella reiterazione di reati e comportamenti illeciti rispetto a quanti scontano la misura detentiva all'interno del carcere;
   l'UEPE è composto da personale altamente professionalizzato nel campo dell'assistenza sociale, che cura la presa in carico dei soggetti ammessi a scontare le misure alternative come l'affidamento in prova al servizio sociale ovvero la sanzione di comunità, in collaborazione con le reti territoriali associative, le forze dell'ordine, la magistratura, le autonomie locali, le comunità terapeutiche;
   le funzioni dell'UEPE sono state implementate proprio per consentire all'Italia di fronteggiare la drammatica situazione del sovraffollamento carcerario, per la quale il nostro Paese è stato condannato dalla Corte europea per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione dei diritti umani (cosiddetta sentenza «Torregiani»);
   tale implementazione di funzioni non ha però corrisposto un adeguamento delle risorse umane assegnate all'UEPE: a livello nazionale infatti, sono circa 900 gli assistenti sociali in forza all'UEPE a fronte di un organico di 1.600, che hanno in carico la gestione di circa 33.000 misure e sanzioni non detentive (affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare, lavori di pubblica utilità, messa alla prova e altro);
   nel Triveneto sono presenti 7 UEPE, che possono contare su 61 assistenti sociali, i quali al 30 aprile 2016 avevano in carico 8.229 persone, per una media di 134 persone per operatore. In particolare, UEPE come Trento, Udine e Padova toccano carichi di lavoro ancora più elevati a causa di ulna particolare condizione di sotto-organico di funzionari di servizio sociale;
   il costo di funzionamento degli UEPE è pari solo al 2,5 per cento bilancio complessivo del sistema penitenziario italiano;
   nel corso degli ultimi 20 anni le misure alternative e le sanzioni non detentive seguite dall'UEPE sono aumentate del 700 per cento;
   il blocco del turn-over che permane da 15 anni rende sempre più gravoso il carico di lavoro assegnato agli operatori, e rischia soprattutto di compromettere l'investimento in materia di alternativa alla pena compiuto dal nostro paese, vanificando quindi i risultati raggiunti –:
   quali iniziative il Ministro intenda adottare nell'ambito delle sue competenze, al fine di verificare, come peraltro previsto dall'articolo 7 della legge n. 67 del 2014, le necessità di incremento degli organici degli assistenti sociali dell'UEPE e consentire a questi uffici di avere la dotazione adeguata per mantenere e incrementare l'attuale livello di accesso alle misure alternative alla detenzione. (5-09095)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Carta dei diritti dell'uomo

diritti umani

reato