ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09073

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 05/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09073
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   LATRONICO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   Tempa Rossa è uno dei due grandi giacimenti di petrolio e di metano della Basilicata situato nella Valle del Sauro nei territori di Corleto Perticara, Gorgoglione e Guardia Perticara. Il giacimento fu scoperto nel 1989 ed è gestito dal colosso francese Total in associazione con le compagnie Mitsui e Shell;
   il giacimento Tempa Rossa è particolare sia per la natura degli idrocarburi presenti (olii pesanti da 10 a 22 API e presenza di zolfo), sia per il suo contesto ambientale e storico, perché è situato tra il parco regionale di Gallipoli Cognato e il parco nazionale del Pollino, con un alto valore turistico per la bellezza dei suoi paesaggi e un patrimonio archeologico di preminente pregio culturale;
   sono previsti 1,6 miliardi di euro di investimenti internazionali nel giacimento e quando l'impianto sarà a regime Tempa Rossa avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di Gpl e 80 tonnellate di zolfo e rappresenterà circa il 40 per cento della produzione di petrolio in Italia;
   nelle ultime settimane ha suscitato particolare inquietudine e agitazione la protesta dei lavoratori dell'indotto del centro oli che la Total sta realizzando a Corleto Perticara (Potenza) perché agli operai italiani non vengono rinnovati i contratti di somministrazione, non per mancanza di posti di lavoro, ma perché costoro vengono sostituiti da maestranze provenienti prevalentemente dalla Polonia e dall'est Europa;
   su 1.300 addetti, solo il 24 per cento della manodopera e lucana e quasi l'80 per cento è composta da lavoratori provenienti da altre regioni. Nell'apposita sezione sul sito della compagnia petrolifera, dedicata all'occupazione, si distingue unicamente fra lucani e non: a maggio 2016 erano poco più di un terzo su 2.409 unità occupate fra imprese appaltatrici e subappaltatrici;
   sono almeno 70 i contratti di lavoratori italiani che non sono stati rinnovati e che sono stati sostituiti con contratti a lavoratori stranieri, con le medesime mansioni, ma con salari inferiori: mentre gli italiani percepiscono circa 9 euro all'ora, risulta che il personale straniero è retribuito con 5 euro;
   gli operai stranieri sono relegati in «campi base» e ha o orari di entrata e uscita dall'azienda che raramente coincidono con quelli degli altri operai; oltre tutto, dato che non parlano l'italiano, lavorano con i traduttori, impedendo di fatto contatti con i lavoratori italiani e con le rappresentanze sindacali;
   anche la situazione igienico-sanitaria è discutibile visto che per gli oltre mille operai sono disponibili solo bagni chimici, peraltro puliti soltanto alcuni giorni della settimana. Inoltre, non c’è acqua potabile corrente e il personale, che viene accompagnato all'interno di container per mangiare, deve farlo su più turni, perché non c’è spazio per tutti;
   tale situazione sta creando forti preoccupazioni tra i lavoratori della Total e nel contesto sociale di una delle zone in cui la disoccupazione raggiunge uno dei più alti tassi d'Italia; le scelte della Total secondo l'interrogante finiscono di fatto assecondare la logica di utilizzare lavoratori stranieri per imporre condizioni di lavoro e salari al ribasso, negando i diritti e le tutele dei lavoratori lucani –:
   se i Ministri interrogati non ritengano, per quanto di competenza, di dover convocare la dirigenza della Total per accertare gli obiettivi dell'azienda;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per verificare le condizioni di lavoro e il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori ed esercitare controlli sull'operato delle società appaltatrici e delle agenzie interinali. (5-09073)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

diritto del lavoro

giacimento di petrolio