ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08792

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 632 del 26/05/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09497
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 26/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 26/05/2016
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 26/05/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/05/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08792
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Giovedì 26 maggio 2016, seduta n. 632

   SCAGLIUSI e PETRAROLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   come indicato sul proprio sito istituzionale, Postel spa, società con socio unico del gruppo Poste italiane e caratterizzata da una specifica storia di azienda di stampa, è una grande realtà produttiva per la gestione documentale al fianco di oltre 4.000 clienti, tra imprese e pubblica amministrazione centrale e locale;
   come riportato sul proprio sito istituzionale, «Il codice etico Postel è quello della capogruppo Poste italiane e sancisce non solo i principi e i valori sui quali si fonda la nostra impresa e ai quali tutti i dipendenti sono chiamati ad attenersi, ma anche l'insieme delle responsabilità che Postel assume verso l'interno e verso l'esterno»;
   come riportato nei principi generali del codice etico, «i rapporti e i comportamenti, a tutti i livelli aziendali, sono improntati a principi di onestà, correttezza, trasparenza, riservatezza, imparzialità, diligenza, lealtà e reciproco rispetto»;
   come previsto dalla certificazione sulla responsabilità sociale SA8000 conseguita da Postel spa, i cui, riferimenti normativi sono la dichiarazione universale dei diritti umani, le convenzioni ILO, la convenzione ONU sui diritti dei bambini, la convenzione ONU sulla discriminazione verso le donne, i sistemi legislativi nazionali, l'azienda privilegia l'etica a garanzia del proprio ciclo produttivo;
   la tutela dei soggetti portatori di handicap giustifica, ai sensi della legge n. 104 del 1992, deroga al normale svolgimento della prestazione lavorativa ed ai criteri ordinari che disciplinano i trasferimenti della categoria di personale di appartenenza;
   risulta agli interroganti almeno una domanda di trasferimento per gravi e comprovati motivi familiari ancora non accolta, a fronte di altre domande evase, ad avviso degli interroganti, con tempistiche e modalità che appaiono talvolta non trasparenti;
   nella seconda metà del 2014, Postel spa, ha attuato il trasferimento di 17 lavoratori dalla sede di Pomezia (via Campobello n. 43) alla sede di Roma di viale Europa n. 175;
   tale trasferimento è avvenuto a poco più di due anni di distanza dallo spostamento, alla fine del 2011, di 77 risorse di Postel spa presso la suddetta sede di Pomezia dagli uffici di Roma siti in via Massaia n. 31, in seguito al rilascio dell'immobile che ospitava complessivamente 284 lavoratori. I restanti 207 lavoratori di via Massaia, invece, sono stati contestualmente trasferiti nello stabile di viale Europa 175 Roma;
   dopo poco tempo dallo spostamento collettivo del 2011 da Roma a Pomezia, l'azienda ha ritenuto opportuno riunire le strutture tecnico-operative dal momento che, ad avviso degli interroganti, non ha in alcun modo agevolato né logisticamente né strategicamente le attività aziendali;
   il 25 settembre 2014, con una interrogazione a risposta scritta a prima firma del deputato Bianchi, a cui non è ancora stata data risposta, si chiedeva al Ministero dell'economia e delle finanze, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché al Ministero dello sviluppo economico, se non intendessero intervenire per favorire, nei limiti di competenza, una maggiore trasparenza e una maggiore sensibilità per le problematiche esposte in premessa presso imprese, come Poste italiane spa, a totale partecipazione dello Stato;
   per i dipendenti di Postel, secondo le informazioni in possesso degli interroganti, non esisterebbe una graduatoria trasparente di mobilità né interna a Postel né tantomeno di accesso alla capogruppo Poste Italiane;
   già nel settembre 2005, veniva pubblicato un dossier dall'Espresso, dal quale emergeva, come scritto testualmente nel settimanale, «la mappa del privilegio di cui si è spesso favoleggiato e che trova conferma in database e file con messaggi di posta elettronica e bozze di lettere, indirizzari e minuziosi riepiloghi» finalizzati a favorire, segnalazioni di casi umani, promozioni e trasferimenti per conto di politici e familiari «influenti» –:
   se esista una graduatoria trasparente ed accessibile di mobilità interna a Postel e di accesso alla capogruppo Poste Italiane;
   se il Ministro non ritenga opportuno, nei limiti di competenza e dato che Postel spa è una società con socio unico del gruppo Poste italiane, adoperarsi per favorire una maggiore trasparenza e una maggiore sensibilità alle problematiche esposte in premessa, soprattutto quando trattasi di aziende, come Poste italiane spa, a totale partecipazione dello Stato. (5-08792)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'infanzia

convenzione ONU

condizione della donna