ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08776

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 631 del 25/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08776
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Mercoledì 25 maggio 2016, seduta n. 631

   GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   secondo la Commissione europea, le specie esotiche invasive sono una causa della crescente perdita di biodiversità e dell'estinzione delle specie. Le specie esotiche invasive possono anche essere vettori di malattie o causare direttamente problemi di salute (ad esempio asma, dermatiti e allergie). Tali specie possono danneggiare infrastrutture e impianti, ostacolare, a silvicoltura o causare perdite agricole. I costi dei danni provocati dalle specie esotiche invasive nell'Unione europea ammontano a circa 12 miliardi di euro l'anno, secondo la valutazione d'impatto della Commissione;
   nel settembre del 2005 alcuni ricercatori dell'università di Milano segnalarono in aree della provincia di Pistoia un coleottero curculionide, chiamato Aclees cribratus Gyllenhal, presumibilmente di origine asiatica, in grado di arrecare danni alle talee e ai giovani frutti in vaso di Ficus carica (Fico comune). Praticamente ogni varietà risultava danneggiata e tra queste ricordiamo il dottato, brogiotto nero, verdino, portogallo, gentile bianco, fiorone, verghese e altro;
   dopo anni senza ulteriori segnalazioni e approfondimenti da parte della ricerca scientifica, ma con la popolazione in rapida diffusione in altri territori toscani, si arriva ad oggi con un quadro abbastanza mutato, che interessa ulteriori province tra cui ricordiamo Lucca (molti comuni della Garfagnana, Pescia e altro), Livorno (Isola d'Elba) e Prato (comune di Carmignano);
   la presenza di questa specie esotica invasiva in Toscana rappresenta una grave emergenza per la coltura del fico, in particolare sul territorio di Carmignano e Garfagnana, note soprattutto per la loro produzione di fichi secchi che sono anche presidio slow food;
   ancora oggi, se si esclude quanto pubblicato da Ciampolini nel 2007, non si hanno informazioni esaustive e complete sulla biologia e sulla difesa dall'insetto. Il Servizio fitosanitario regionale starebbe promuovendo l'acquisizione di un quadro completo sulla sua reale diffusione in Toscana, ed attivando le istituzioni scientifiche toscane per predisporre le più opportune tecniche di difesa;
   per evitare l'introduzione deliberata di specie esotiche invasive nel territorio dell'Unione europea, l'importazione di vegetali è soggetta ai controlli ufficiali. In Italia, tali controlli sono effettuati attraverso i servizi fitosanitari regionali (strutture territorialmente preposte alle funzioni ed alle responsabilità dello Stato italiano nei confronti degli Stati europei in tema di controllo fitosanitario);
   il disegno di legge di delegazione europea, già approvato dalla Camera e attualmente all'esame del Senato, dispone l'adeguamento della normativa nazionale alle regole europee su prevenzione e gestione delle specie esotiche invasive. In particolare all'articolo 3, qualora fosse approvato senza modifiche al Senato si stabilisce che l'autorità nazionale competente sarà il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che si avvarrà dell'Ispra come ente tecnico-scientifico di supporto. Nell'adottare i propri atti legislativi nazionali, l'Italia dovrà prevedere l'introduzione di sanzioni penali e amministrative per le violazioni del regolamento 1143/2014 e destinare una quota delle sanzioni pecuniarie, fino al limite del 50 per cento di quelle incassate all'attuazione delle misure di quelle incassate all'attuazione delle misure di eradicazione e di gestione delle specie esotiche invasive;
   l'Italia ha già fallito nel contrastare un altro coleottero curculionide, il Rynchophorus ferrugineus 8 punteruolo rosso), che ha praticamente decimato la popolazione di palme (sopratutto Phoenix canariensis, Phoenix dactilifera e Phoenix robeleinii) non solo in Toscana, ma in tutta Italia, azzerando quasi del tutto il valore commerciale ed il mercato di queste specie arboree –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare il Ministro interrogato per promuovere un miglior coordinamento tra i servizi fitosanitari regionali ed una maggiore cooperazione regionale tra gli Stati membri, come previsto dalla legislazione europea in materia, al fine di predisporre una strategia di difesa efficace e tempestiva in grado di controllare e debellare le specie invasive aliene, come il Aclees cribratus Gyllenhal citato in premessa. (5-08776)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

frutticoltura

importazione comunitaria

studio d'impatto