ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08679

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 624 del 13/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/05/2016
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 06/04/2017
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/05/2016

SOLLECITO IL 29/09/2016

SOLLECITO IL 16/01/2017

SOLLECITO IL 08/03/2017

DISCUSSIONE IL 06/04/2017

SVOLTO IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08679
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Venerdì 13 maggio 2016, seduta n. 624

   RIZZO e VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Caltagirone è un comune italiano di 38.828 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia;
   caso unico in Italia, alla data di presentazione del presente atto, il comune di Caltagirone è dotato, come ultimo bilancio approvato, di quello deliberato dal consiglio comunale il 28 gennaio 2013, relativo al rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2011; quindi sono ben cinque anni che la città è governata con un bilancio riferito al 2011;
   l'11 marzo 2013 con deliberazione di consiglio comunale n. 6 è stata adottata la dichiarazione di dissesto finanziario dell'ente;
   a seguito del dissesto finanziario, in applicazione della normativa vigente, è stata presentata al Ministero dell'interno l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato distribuita in tre anni (articolo 259, comma 1-ter, del TUEL);
   il 15 gennaio 2015 con decreto ministeriale n. 4527, il Ministero dell'interno ha comunicato la mancata approvazione dell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Nel medesimo decreto così si statuiva: «Articolo 2 — È prescritto all'Ente, ai sensi dell'articolo 261, comma 4, del TUEL, di presentare, previa deliberazione consiliare e dentro il termine perentorio di 45 giorni decorrenti dalla data di notifica del presente decreto, una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito alla COSFEL (Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali) di esprimere parere favorevole, tenendo conto delle criticità emerse in sede d'istruttoria»;
   la giunta comunale in data 11 marzo 2015 con deliberazione n. 38 ha sottoposto all'approvazione del consiglio comunale lo Schema della Nuova ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2012-2013-2014 ritenuta «idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito alla COSFEL di esprimere parere favorevole, tenendo conto delle criticità emerse in sede d'istruttoria»;
   il consiglio comunale in data 19 marzo 2015 con deliberazione n. 10 non ha approvato la Nuova ipotesi di bilancio così come presentata dalla giunta comunale;
   il 21 aprile 2015, con delibera consiliare n. 12 è stata votata favorevolmente una mozione di sfiducia al sindaco pro tempore, dottore Nicola Bonanno;
   con decreto del Presidente della Regione Sicilia n. 163/Serv.1o/S.G. del 12 maggio 2015, è stato nominato il commissario straordinario nella persona dell'ingegnere Mario La Rocca che si è insediato il 19 maggio 2015;
   a seguito del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, che, fra l'altro, ha modificato l'articolo 259, comma 1-ter del TUEL l'ipotesi di bilancio che l'ente locale deve presentare al Ministero dell'interno è stato esteso ad un arco temporale di quattro anni dalla dichiarazione di dissesto finanziario;
   la precedente ipotesi di bilancio 2012-2013-2014 aveva ricevuto il parere negativo del Collegio dei revisori dei conti (che così scrivevano «A parere del Collegio dei revisori dei conti, l'equilibrio di parte corrente così come risultante nell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non realizza la condizione prevista dall'articolo 162 comma 1) e 6) del TUEL, poiché non consente (l'anno 2014) di assorbire il disavanzo complessivo di parte corrente 2012». E ancora «Relativamente alle Entrate previste nell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato al titolo I con riferimento al tributo IMU, il Collegio ritiene sovrastimata la previsione di entrata in rapporto alla riscossione»);
   come si evince dall'albo pretorio del comune di Caltagirone, Cassa depositi e prestiti spa avrebbe acceso contratti di mutuo decennale per necessità diverse dell'ente;
   tale condizione risulta anche dalla consultazione del sito internet www.finanzalocale.interno.it dal quale si evince come, alla data della presentazione di questo atto di sindacato ispettivo, il comune di Caltagirone abbia mutui accesi, ma senza indicazione di quanti siano espressamente contratti con Cassa depositi e prestiti spa –:
   quali siano i mutui accesi, ed ancora in essere, dal comune di Caltagirone con la Cassa depositi e prestiti spa, con particolare indicazione delle finalità, del tasso applicato, della durata del contratto, dell'importo delle rate e della relativa scadenza. (5-08679)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-08679

  Con l'interrogazione in esame, gli onorevoli interroganti, nel segnalare le criticità gestionali del Comune di Caltagirone, che ha deliberato il dissesto finanziario nel marzo 2013, chiedono di conoscere, alla luce di quanto pubblicato nell'albo pretorio del Comune, quali siano i mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti ancora in essere, con specificazione delle finalità, del tasso applicato, della durata, dell'importo delle rate e della relativa scadenza.
  Al riguardo, in base alle notizie ed alla documentazione fornite dal Ministero dell'interno, si ritiene utile ripercorrere brevemente il succedersi degli eventi.
  Dopo la predetta dichiarazione di dissesto finanziario, nell'agosto del 2013, è stata decretata, su proposta del Ministro dell'interno, la nomina dell'Organo straordinario di liquidazione (in seguito OSL) per l'amministrazione della gestione e dell'indebitamento pregresso e per l'adozione dei provvedimenti per l'estinzione dei debiti. Tale Organo risulta essersi regolarmente insediato nei cinque giorni successivi alla relativa notifica, come previsto dal TUEL.
  Nel dicembre dello stesso anno, la Giunta comunale esecutiva ha aderito, sempre in base al TUEL, alla modalità semplificata di liquidazione, formalizzando l'impegno a reperire ed a mettere a disposizione dell'OSL le risorse finanziarie necessarie per la liquidazione della massa passiva rilevata, mediante la riscossione anche coattiva dei residui attivi, il recupero delle fasce di evasione e di elusione fiscale, l'alienazione del patrimonio disponibile non indispensabile per le finalità istituzionali dell'Ente.
  Sono stati quindi posti in essere i vari adempimenti previsti per l'accertamento definitivo della massa passiva e dei mezzi finanziari disponibili. Il tutto finalizzato all'adozione del piano di estinzione delle passività pregresse al 31 dicembre 2011, istruito con reiterata interlocuzione ed approvazione finale del Ministero dell'interno, intervenuta con decreto del 3 novembre 2016.
  Come previsto dal TUEL, entro venti giorni dalla notifica del piano di estinzione, l'OSL ha provveduto al pagamento delle passività residue fino alla concorrenza delle attività realizzate.
  Infine, con delibera della Commissione straordinaria di liquidazione del 2 febbraio 2017, è stato approvato il rendiconto di gestione e definita la cessazione dell'attività dell'OSL, il cui piano di riparto definitivo si è chiuso con una differenza positiva di euro 1.958.504,41.
  Ciò premesso, per quanto attiene specificamente ai mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, da notizie fornite da quest'ultima, il Comune di Caltagirone, allo stato, ha in essere prestiti così suddivisi:
   n. 79 prestiti con oneri di ammortamento a carico del Comune di Caltagirone;
   n. 22 prestiti con oneri di ammortamento a carico del Ministero dell'economia e delle finanze;
   n. 7 prestiti con oneri di ammortamento a carico del Provveditorato Regionale Opere Pubbliche di Palermo.

  Il debito residuo complessivo in essere, relativo ai suddetti 79 prestiti con oneri di ammortamento a carico del Comune di Caltagirone, è ad oggi pari ad euro 25.392.203,70.
  L'ultimo prestito concesso al Comune risale al 27 dicembre 2011.
  Per completezza di informazione, al fine di corrispondere compiutamente alla richiesta degli onorevoli interroganti, si riporta in allegato alla presente l'elenco dei prestiti, aggiornato al 31 marzo 2017, con l'indicazione della finalità degli stessi, del tasso di interesse applicato, della durata del singolo prestito, della data di scadenza e dell'importo delle rate.  

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio

amministrazione locale

sindacato dei comuni